Il PAGELLONE di Spezia-Sudtirol – Verde decide, Hristov difende, nella ripresa meglio tutti

Verde e Hristov su tutti in una gara che ha avuto più facce. Dietro a loro le prestazioni di sostanza e utilità di Salvatore Esposito e Falcinelli. Attento Zoet, si fanno apprezzare nella ripresa sia Pio Esposito che Cassata, entrati nel match nel migliore dei modi. Qualche pausa di troppo per Nikolaou, Bertola e nel finale di Vignali.

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ZOET 6,5 – Davvero poco impegnato il numero 1 olandese, la cosa più bella è un’uscita di piede su Davi a metà ripresa. Attento su ogni uscita. Intuisce e tocca il rigore del momentaneo pareggio ospite. Peccato.

BERTOLA 5,5 – L’infortunio nel riscaldamento di Tanco lo catapulta negli undici titolari, come sempre dimostra buon piede in fase di impostazione, alcune pecche di troppo però nelle letture difensive, qualche scalata titubante e qualche uno contro uno non abbastanza roccioso su Davi e su Casiraghi. Il tempo è dalla sua, la personalità c’è eccome per l’ex capitano della Primavera aquilotta.

HRISTOV 7 – Chiude a destra e a manca, urla, rimbrotta, imposta, sulle palle aeree fa la voce grossa. È mancato tanto a questa difesa e chissà, con lui in campo si potrebbe tentare con più coraggio una linea a 4 dietro e uno schieramento più quadrato e incisivo dalla cintola in su come avvenuto, a tratti, nella ripresa.
Sfiora il gol con una capocciata delle sue da azione di corner. Imprescindibile.

NIKOLAOU 5,5 – Non è mai stato il suo forte il piede educato, in alcune gare come quella odierna questa pecca emerge con troppa visibilità per passarci sopra.

MATEJU 6 – Non esente da colpe nell’azione che taglia in due la fascia destra aquilotta, tra lui e Bertola intesa da rivedere in fase di non possesso. Roccioso nei duelli, ne perde pochi, e cerca un paio di volte gloria davanti con quegli inserimenti sul secondo palo fatti con estremo tempismo. Nel complesso dà sempre un po’ la sensazione di non spingere quanto potrebbe, con quella gamba li. Inizio ripresa schiacciato su Hristov, torna tutta fascia con l’ingresso di Gelashvili.

ELIA 6 – Motorino costantemente acceso, primo tempo denso di buone intenzioni con poco costrutto finale. Nella ripresa scala Bandinelli qualche metro più indietro, scala anch’egli, lottando però su ogni palla in una porzione di campo nella quale appare sempre un po’ sacrificato.

ESPOSITO S. 6,5 – Parte bene, poi un paio di palloni sbagliati in disimpegno lo mandano mentalmente fuori giri. Nella ripresa è uno di quelli che suona la carica fin dai primi minuti, tanta generosità, diversi palloni contesi, ci mette sempre il piede, limita al minimo le giocate superficiali. Spazza sul Parodi una palla contesa a centrocampo, in concomitanza col triplice fischio. Urlo liberatorio. Combattente alla faticosa riconquista di un popolo deluso.

NAGY 6 – Funge da schermo davanti alla difesa con consuete buone letture, equilibratore tattico prezioso forse perfino troppo dosato da mister D’Angelo in tema di minutaggio.

BANDINELLI 6 – Acciuffa la sufficienza grazie a quella metà della ripresa giocata con altro piglio rispetto a un primo tempo troppo timido, ibrido, anonimo. Suo il tocco che provoca il rigore nel tentativo di impedire il tiro, c’ha provato, certo tutto ora andrebbe dosato alla perfezione..

VERDE 7,5 – Due gol dei suoi, il primo a pescare il sette con una parabola a giro di esterno collo imprendibile per l’estremo ospite, il secondo dal dischetto, gambe che non tremano e palla telecomandata nell’angolino. Tutt’altro che semplice. Di contorno, una parabola da fuori area che, deviata, colpisce la traversa.
“Verde speranza, prima che svanisca”: cosi titolavamo in settimana, cosi lo vede il pubblico delle aquile, giocatore che può e che deve fare la differenza in un contesto offensivo sterile, che per giunta perde l’acquisto più prolifico del mercato di gennaio. Nessuno meglio di lui può togliere questa squadra dal pantano nel quale si è cacciata. Lo ritrovi tutta fascia nella ripresa, roba che appare persino un peccato, considerando un’autonomia fisica certo non ottimale. Che la provvidenza lo preservi.

FALCINELLI 6,5 – Primo tempo cosi e cosi per mezzora, si accende nel finale di tempo quando è bravo a lottare su qualche palla che pareva persa e chiedere costantemente palla nel momento più difficile.
Poco incisivo negli ultimi metri, ha però il merito inconfutabile di fungere da appoggio sicuro per una manovra non sempre fluida. Finale di pura esperienza. Deve assolutamente al più presto trovare il gol.

ESPOSITO P. 6,5 – Una delle migliori apparizioni in maglia bianca. D’Angelo lo manda in campo a inizio ripresa cambiando qualche posizione nello scacchiere, lui è bravo, veloce e intelligente in vari frangenti di palla in uscita, spalle alla porta. Dialoga bene nello stretto con Falcinelli ed Elia, sbraccia, sponda con buona continuità, prendendo qualche palla in più del solito. Anche per lui vale il discorso di Falcinelli in zona gol: deve dare di più.

CASSATA 6,5 – Rileva Nagy al 65′, suona subito la carica, si procura un rigore di vitale importanza andando a raccogliere una palla dalla spazzatura e puntando a testa bassa l’area di rigore. Un bersagliere. La partita assume i contorni che lui preferisce e non lo scalfisci più, lavorando di muro e di generosità fino all’ultimo secondo.

JAGIELLO 6 – Prende il posto di Bandinelli dopo l’ora di gioco, lavora di sostanza in mediana, recuperato all’ultimo da un virus intestinale

VIGNALI 5,5 – Entra tutta fascia a destra rilevando uno stanchissimo Verde, trasloca presto a sinistra e qui va in estrema difficoltà negli uno contro uno.

GELASHVILI S.V.

ALL. D’ANGELO 6,5 – Parte col 3-4-2-1 e con 20 minuti iniziali affrontati dai suoi con buon piglio e personalità. Quando i suoi passano in vantaggio riemergono i recenti fantasmi emersi nell’ultima gara casalinga: centrocampo scavalcato con sempre più frequenza, baricentro che si abbassa con troppa facilità. Mateju che spinge poco, Elia che lo fa di più ma con qualche fragilità di troppo, sviluppi offensivi che non aprono a sufficienza il campo, Falcinelli mal supportato, paure che oltremodo si accavallano.
Nella ripresa i suoi iniziano la gara con l’ardore necessario per andare ad acciuffare tre punti pesantissimi, dietro si galleggia tra linea a 3 e una linea a 4 che, francamente, pare davvero donare a tutto l’impianto maggiore sostanza, permettendo anche ai singoli un utilizzo più consono alle loro caratteristiche.
Stride forse un po’ quel Verde tutta fascia per lunghi tratti della ripresa, considerando le sue caratteristiche, l’importanza che ha negli ultimi 25 metri avversari e un carburante sempre abbastanza insufficiente per finire le gare. C’è da dire però che il giocatore risponde bene, sia dal punto di vista fisico che dell’incisività in campo. I suoi sono vivi, si va a Reggio Emilia per tentare di svoltare completamente una stagione assurda.

Arbitro DI MARCO 5 – A tratti sembra più impegnato a convincere i giocatori che chi comanda è lui che a farlo davvero sul campo. Parecchie sono le decisioni che lasciano dubbi, come l’uso dei cartellini gialli. C’è da dire che probabilmente nelle decisioni chiave non sbaglia, ma sarebbe stato perlomeno auspicabile che il VAR facesse decidere a lui se il tocco di mano di Masiello era o no da calcio di rigore.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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