[ot-caption title=”Felice Piccolo” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/09/Felice-Piccolo.jpg”]
Il mercato ha confermato, nell’ultimo giorno, la linea – quanto giusta lo vedremo – decisa dalla società per questa stagione, ossia un mix di giocatori giovani, di talento e di prospettiva ma con un alto valore di mercato.
In quest’ottica va considerato l’acquisto di Gagliardini e quelli di giocatori di esperienza da affiancare ai giovani (Piccolo, ma anche Brezovec, punto di forza e capitano del Rijeka).
Forse si poteva fare di più con cordoni della borsa un po’ più ampi ma sarà il campo a parlare e la storia, anche qui a Spezia, è piena di giocatori arrivati in sordina e poi rivelatisi ottimi, se non quando addirittura beniamini.
Qualunque critica o qualunque esaltazione, adesso, sarebbe un azzardo.
C’è da dire che, non dimentichiamolo, rispetto a tante altre compagini di B il nostro resta un mercato complessivamente di buon livello e che dunque merita la fiducia di tutti, fino a prova, del campo, contraria.
Ardemagni, Bakic, Cisotti, Gagliardini, Piccolo, De Col, la conferma – da non sottovalutare – di tutti i big fino all’ultimo giorno di mercato.
Le prime due sconfitte stagionali, su tre partite ufficiali, seppur arrivate anche in maniera rocambolesca e non meritata, richiedevano un intervento deciso della società e lascia certamente l’amaro in bocca l’abbandono forzato della pista Gazzi dopo che la sera prima il “rosso” mediano di Ventura (ma vecchio gioiello di Angelozzi) ha convinto il Torino a non privarsene, stracciando di fatto tutti i preliminari di accordo già raggiunti nei giorni scorsi.
Un mancato acquisto che conferma il momento poco fortunato e che avrebbe certamente fatto fare quel salto di qualità ad un reparto fino a ieri troppo sguarnito e incompleto.
Se ne riparlerà magari a gennaio.
Gagliardini e Brezovec, giocatori di qualità e quantità, assieme a Bakic, cambieranno volto forse anche radicalmente al centrocampo se il mister avrà il coraggio di scomporre il puzzle da lui composto fin qui, e di conseguenza cambierà volto tutta la squadra.
L’attacco è rimasto intatto e brilla di luce propria, attacco che non è un azzardo considerare, sulla carta, il più forte e completo dell’intera categoria.
Cisotti ha fatto intravedere solo lampi di quello che sa fare e non scordiamoci di Giannetti, che manca tanto, e da troppo tempo, a questa squadra sia in termini di manovra che di gol.
La zona centrale della difesa sarà la sorvegliata speciale di queste prossime partite.
Ceccarelli anche a Varese ha dato ampie garanzie di affidabilità e di esperienza, giustissima la sua riconferma.
Valentini ha bisogno di tempo sia dal punto di vista fisico che dell’affiatamento con i compagni ma resta un pezzo di valore per la serie B, anche come rincalzo.
Datkovic resta un oggetto misterioso ma dal potenziale enorme.
In questo contesto Piccolo potrebbe inserirsi come una certezza, giocatore di provata esperienza, anche internazionale a Cluj, dove ha assaggiato la Champions League ed ha avuto un maestro in Mandorlini.
Si chiedeva alla società uno sforzo, ad Angelozzi qualche rinforzo, da ieri sera sicuramente questa squadra è più forte e più attrezzata, resta da stabilire “quanto“.
Certo che Gazzi ribalta molti commenti, come quel rigore a Varese, come quel palo di Ardemagni… staremmo a parlare di un altra partita, forse staremmo a parlare di un altro mercato all’Ata Hotel Executive.
