Guido Angelozzi, un mercato tra amicizie importanti, spese oculate e tanta esperienza

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[ot-caption title=”Il Direttore Sportivo Guido Angelozzi – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/09/Guido-Angelozzi.jpg”]

Il nostro Sondaggio sul Voto al mercato dello Spezia, prosegue in questi giorni e, mai come quest’anno, i giudizi variano anche radicalmente.

Sarà la spending review, per usare il termine tanto abusato in questo periodo, sarà la sensazione per una volta di non essere la regina incontrastata del mercato, ma i giudizi testimoniano uno stato di diffidenza forse anche eccessiva rispetto al valore della squadra.

Ma ripercorriamo il cammino di chi questo mercato lo ha realizzato, pur partendo da una base di calciatori sotto contratti, anche onerosi, quindi di difficile collocazione in altre squadre.

Innanzi tutto c’è da fare una considerazione di base, non certo di secondaria importanza, DS ed Allenatore sono arrivati ad inizio Luglio, periodo nel quale, di solito, si è già programmata l’annata e magari acquisito pezzi fondamentali per la squadra dell’anno successivo.

Difficile quindi non considerarlo un mercato in salita quello di Angelozzi, anche perché Damir Miskovic aveva già elaborato strategie di mercato che in  un primo tempo sono andate a scontrarsi con le idee dell’ex DS del Bari.

Chiarita la questione e definiti meglio badget e strategie, sono venute fuori le qualità del DS che ha iniziato a portare a casa giocatori chiave per le necessità della squadra.

Non prima però di aver portato a termine la prima delle operazioni frutto di amicizie consolidate e di reciproci “favori” di mercato che ritrovi solo in personaggi di lungo corso, la cessione, restituzione della metà del cartellino, di Magnusson alla Juve, con guadagno invece che perdita.

Questa operazione, semmai ce ne fosse stato il bisogno, ha disegnato la dimensione professionale dell’uomo mercato alla società, tanto da guadagnarsi operazioni importanti come quella di Matteo Ardemagni.

Anche l’ex giocatore di Chievo e Carpi, ma di proprietà Atalanta, arriva grazie all’amicizia con Pierpaolo Marino, oltre che per volontà del giocatore.

In quel periodo Angelozzi strappa anche la “promessa” su Gagliardini che risulterà determinante nell’ultimo giorno di mercato quando, sul giocatore, si era gettata mezza serie B.

In precedenza però, il DS aveva portato a casa un colpo non da poco, assicurandosi Filippo De Col a titolo definitivo, con un esborso non da poco, ma inferiore a quello chiesto dall’Entella, anche per l’inserimento nella stessa di Sansovini, non più funzionale al Progetto, ma con ingaggio importante.

Sui giovani poi, ci si è mossi come mai prima ad ora, nessun prestito “secco” ma tutti giocatori sui quali si possano vantare diritti, per non correre il rischio di “valorizzare i giocatori per gli altri“, dovendoli magari anche inserire in Lista A.

Anche sugli svincolati Angelozzi si è mosso solo dopo aver verificato la bontà dell’acquisto, Juande era richiesto da Bjelica e costituisce una certezza, almeno per il passato; Valentini è reduce da una stagione in Serie A e Piccolo arriva dal Cluj, spesso e volentieri protagonista anche in Champions in questi anni e che avrebbe voluto trattenere il giocatore anche quest’anno.

A proposito degli ultimi giorni di mercato e della ricerca del difensore centrale esperto, c’è da dire che il DS si è trovato a poter “scegliere” tra elementi di lusso per la B, perché oltre a Piccolo si cercavano anche Portanova e Manfredini.

Sul primo, svincolatosi poi dal Genoa nelle ultime ore di mercato, c’è stato da subito il dubbio che non venisse con la necessaria determinazione, viste anche le pressioni su di lui, ex capitano del Grifone, degli stessi tifosi genoani.

Il secondo ha posto un veto piuttosto suggestivo, “vengo solo se viene anche Portanova“.

Misteri del calcio che ha volte regala colpi inattesi ma da maestro, come poteva essere quello legato all’arrivo di Gazzi dal Torino.

Il venerdì antecedente alla fine del mercato, Angelozzi parla con il giocatore che si convince a firmare per lo Spezia, il contratto è già pronto, se non che il Presidente Cairo ferma l’operazione perché non vuole cedere il giocatore in prestito, ma solo a titolo definitivo.

Viene quindi deciso di aggiornare il tutto al lunedì, anche perché intanto Mister Ventura ha bisogno del giocatore per la gara contro l’Inter che sarà poi determinante.

Infatti Gazzi risulta il migliore in campo ed a fine gara non solo Ventura gli promette maggior spazio, ma Cairo gli rinnova pure il contratto ad una cifra più che doppia rispetto a quella che avrebbe preso allo Spezia.

L’indomani il giocatore dichiarerà ad Angelozzi: “mi sentivo già un giocatore dello Spezia“, la chiosa del DS sull’operazione è fatalisticasi vede che il destino voleva che restasse a Torino“.

Nelle ultime fasi del calciomercato si prova anche a chiedere a Ceccarelli e Sammarco di accasarsi altrove per fare altre scelte, ma i giocatori preferiscono restare allo Spezia.

Contratti prima del tempo non ne rinnovo a nessuno – dichiara Angelozzispecie i giocatori più anziani devono guadagnarsi la riconferma sul campo“, come dargli torto.

L’impressione è che Guido Angelozzi sia all’inizio di un percorso che porterà lo Spezia a Programmare il futuro con molta più sagacia e capacità rispetto al passato, il tempo dirà, ma le premesse ci sono tutte.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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