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Alla vigilia della prima partita di campionato tra le mura amiche, sono tanti i pensieri che passano per la testa di una piazza intera, tanti sono i desideri e, allo stesso tempo, anche le paure di non riuscire a vederli esauditi.
Sarebbe forse troppo semplice gustarci il presente, giorno per giorno, in una Serie B sognata per 50 anni.
Ma poi la testa va al campo e la fame di Picco, di Spezia, si fa prepotente e non ci accontentiamo facilmente.
Serve una vittoria domani, per tanti, forse anche troppi motivi.
Serve una vittoria per dare un segnale di forza innanzitutto a se stessi e per dare un piccolo segnale alle avversarie di questa Serie B, per dire alla piazza “ci siamo, da questa domenica non si scherza più“.
Serve una vittoria per ringraziare quanti – più dell’anno scorso – sottoscrivendo l’abbonamento hanno dato fiducia alla squadra ed alla società nonostante qualche malumore dovuto all’ennesimo ribaltone tecnico e societario, ma a dimostrare che tutti quei “Penso solo a te“, “Non ti lascerò mai“, “Sei parte del mio cuore” non sono solo slogan e parole.
Serve una vittoria per smorzare i primi inevitabili mugugni che contraddistinguono e probabilmente arricchiscono questa tifoseria, che la rendono così speciale nelle vittorie come nelle sconfitte, che rendono più intensi i momenti felici e rendono più amari e interminabili i momenti di difficoltà .
Serve una vittoria, ma soprattutto occorre una prova di carattere, occorre dire al Picco “questa maglia ce la suduremo ogni settimana e questa è soltanto la prima dimostrazione, la posa del primo mattoncino“.
Serve una vittoria per affrontare al meglio i giorni che verranno, per dare benzina nuova al gruppo, per cementare le ambizioni e far respirare all’ambiente un’aria sempre più positiva, che poi è ciò che sta alla base di ogni grande stagione.
Noi ci saremo, come sempre. Per i 3 punti.