SPEZIA – CARPI 1-2 – Carpi ancora amaro: svanisce il sogno del primato

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Spezia – Carpi: 1-2

Gol: 45’ Bianco, 59’ Concas, 90’ Catellani (rig.)

Spezia (4-3-3): Chichizola S.V.; Madonna 6,5, Valentini 6,5, Ceccarelli 6,5 (dal 38’ s.t. Gagliardini s.v.), Migliore 6,5; Brezovec 5,5, Juande 6,5, Bakic 6 (dal 10’ s.t. Ebagua 6); Cisotti 5,5 (dal 10’ s.t. Culina 5,5), Ardemagni 5, Catellani 6,5. A disp.: Nocchi, De Col, Sammarco, Milos, Canadija, Piccolo. All. Bjelica 6.

Carpi (4-5-1): Gabriel 6,5; Struna 5,5, Romagnoli 6, Saugher 6, Poli 5,5; Letizia 6, Lollo 6,5, Porcari 5,5, Bianco 7 (dal 18’ s.t. Mbaye 6), Concas 6,5 (dal 33’ s.t. Di Gaudio s.v.); Mbakogu 6,5 (dal 38’ s.t. Inglese s.v.). A disp.: Dossena, Nava, Sabbione, Gatto, Lasagna, Embalo. All. Castori 6,5.

Arbitro: Candussio 3

Angoli: 10 – 0

Ammoniti: Brezovec, Cisotti, Migliore (S), Saugher, Porcari, Bianco, Mbaye (C).

Note: Serata con cielo nuvoloso, temperatura 22°c, terreno in buone condizioni.

Spett.: 1.741 paganti + 4.313 abbonati, incasso € 18.684 + quota abb.


Neanche il tempo di festeggiare la meritata vittoria nell’anticipo di venerdì contro l’Entella, che il Picco è nuovamente teatro di incontri.

Di fronte Spezia e Carpi, formazioni separate in classifica da un solo punto.

Sette per i padroni di casa, sei per gli ospiti, reduci dal rocambolesco pari interno contro il Trapani.

In quello che solitamente è il giorno del posticipo della serie B, Spezia-Carpi si trasforma invece nel lunedì delle grandi occasioni.

Sognano infatti le aquile, che in caso di vittoria volerebbero per una notte sulla cima della classifica, agganciando il sorprendente Perugia.

Al Picco arriva però il Carpi, formazione che l’anno scorso impose una brutta sconfitta casalinga ai ragazzi allora allenati da Giovanni Stroppa: due a zero per gli emiliani fu il risultato finale, in virtù delle reti messe a segno da Concas e Inglese.

Anche i precedenti dicono Carpi: in dodici incontri al Picco, gli emiliani hanno infatti ottenuto 5 vittorie, contro le due dei liguri. 5 invece i pareggi.

L’ultima vittoria dello Spezia risale alla stagione 1992-93. All’epoca le due squadre militavano in C1, con le Aquile che vinsero uno a zero.

Ancora imbattuta la formazione allenata da Castori, in virtù di una vittoria e tre pareggi; aquilotti invece, che grazie alle due vittorie casalinghe in altrettanti incontri, cercano il definitivo scatto.

Rispetto all’undici di venerdì, mister Bjelica opta per il 4-3-3: in panchina vanno Ebagua, non ancora al meglio in questo avvio di stagione, e Culina.

Non convocato Datkovic, infortunatosi nel match di venerdì.

Dal primo minuto l’ex Ardemagni, alla ricerca del tanto atteso primo gol, Bakic e Valentini.

Castori che deve invece rinunciare agli squalificati Gagliolo e Pasciuti, recuperando però Concas, al debutto stagionale.

Dirige il match il Signor Renzo Candussio della sezione di Cervignano, assistito dal Signor Marco Bolano di Livorno e dal  Signor Nicolò Calò di Molfetta.

Sulle tribune del Picco da segnalare la presenza di Mateo Kovacic, giovane talento croato dell’Inter, andato a segno nel pareggio di Palermo.

Parte bene la formazione di casa, con Ardemagni che al secondo minuto di gioco gira di testa: debole però la sua conclusione, con Gabriel che para senza problemi.

Partita molto rude con lo Spezia che però non rinuncia alla propria manovra offensiva, rendendosi propositiva soprattutto con Brezovec e Migliore.

Al 18′ è lo stesso numero trenta croato ad avere la clamorosa palla gol del vantaggio: su un cross dalla destra di Cisotti indirizzato ad Ardemagni, un indeciso Gabriel respinge con i pugni sui piedi del centrocampista spezzino, che però spara incredibilmente alto.

Da questo momento il pallino del gioco è totalmente in mano all’undici di Bjelica: unica nota stonata, le poche conclusioni verso la porta difesa dall’ex Milan Gabriel.

Il Carpi, dal canto suo, gioca di rimessa cercando, invano, qualche ripartenza con Mbakogu, tenuto però a bada dalla retroguardia aquilotta.

Partita che prosegue su buoni ritmi, senza tuttavia regalare emozioni.

Il copione è il solito: Spezia padrone del campo, formazione ospite in trincea.

La pressione è costante, il possesso di palla elevato, ma a latitare sono le conclusioni verso lo specchio.

Allo scadere del primo tempo, arriva però la doccia gelata: dopo un fallo di mano di Migliore, la formazione ospite ottiene un calcio di punizione dalla distanza.

Pallone sventagliato in avanti, sponda di Mbakogu e gran tiro al volo di Bianco dai trenta metri che si insacca all’incrocio.

Nulla da fare per l’incolpevole Chichizola, sinora rimasto spettatore del match.

Su questa conclusione arriva il fischio dell’arbitro: formazioni negli spogliatoi, con gli emiliani in vantaggio.

Risultato ingiusto, ma il calcio, si sa, è crudele.

Specie se a non essere sfruttate sono occasioni d’oro, come quella avuta da Brezovec al 18′.

Nella ripresa la sostanza non cambia: squadra di casa in avanti, Carpi che si difende e pronto ad approfittarne in contropiede.

E proprio su un pallone perso da Ceccarelli al 4′, arriva la grande occasione del raddoppio ospite: a sbrogliare la matassa in area è però un attento Valentini.

Al 10′, doppio cambio tra le fila dello Spezia: fuori Cisotti e Bakic, dentro Culina ed Ebagua: Bjelica cerca a tutti i costi il gol del pareggio, optando per un offensivissimo 4-2-4.

Al 14′ arriva però il raddoppio del Carpi: su un controllo maldestro di Valentini, arriva Mbakogu che serve a Concas il pallone del raddoppio.

Si conferma bestia nera dello Spezia il numero 7 emiliano, in gol al Picco anche nella passata stagione.

Pubblico di casa ammutolito e gara tutta in salita per i bianconeri.

Spezia che subisce inevitabilmente il duro colpo, rischiano di capitolare definitivamente due minuti più tardi con il solito Mbakogu, che dopo un contropiede mette di poco a lato.

Reazione confusa dello Spezia: ci provano Ebagua con un tiro al volo e Culina con un tiro dal limite, ma entrambe le conclusioni si spengono sul fondo.

Da questo momento saltano gli schemi, con la formazione di casa che prova il tutto per tutto. Ma ancora una volta è l’undici di Castori a sfiorare il gol del tre a zero, con il neo entrato Di Gaudio che di poco mette a lato.

Sul ribaltamento dell’azione, occasione per lo Spezia con Culina: preciso forte il suo tiro, ma un attento Gabriel mette in angolo.

Al 42′ ennesima palla gol per le Aquile, sempre con il numero 15 croato, che di testa spreca una ghiotta occasione.

Passano i minuti e quando ormai la partita volge al termine, dopo un fallo in area di Letizia ai danni di Ardemagni, il Signor Candussio ( insufficiente la sua direzione) ravvisa un tiro dagli undici metri.

Dal dischetto va questa volta Catellani, che di destro spiazza Gabriel.

Si riaccendono così le speranze aquilotte, ma solo in apparenza: ancora una volta è infatti il Carpi a sfiorare il terzo gol, con Di Gaudio che colpisce il palo.

E’ l’ultima occasione di una partita in cui lo Spezia, dopo aver faticato a concludere verso la porta avversaria e dopo aver sprecato una nitida palla gol con Brezovec, ha subito le ripartenze ed il cinismo della formazione emiliana, ora a nove punti e ancora imbattuta in questo avvio di stagione.

Sfuma così per i ragazzi di Mister Bjelica il sogno di passare la nottata da prima della classe.

Non è però questo il momento dei rimpianti: ad attendere gli aquilotti c’è infatti la difficile trasferta di Modena.

La giusta occasione in cui potremo realmente capire se quello di stasera è stato un semplice passo falso.

Andrea Licari
Andrea Licari
Nato a la Spezia, laureato in scienze politiche, giornalista pubblicista, allenatore del settore giovanile Asd Brugnato Calcio. Ha collaborato con l'emittente televisiva Ttnews24 e per La Nazione di Spezia, collabora con Cronaca 4 e SpeziaCalcioNews dal 2014.

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