Il Pagellone – Dopo la sofferenza viene fuori l’orgoglio, bene le fasce, ottimo Milos

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[ot-caption title=”Pasquale Schiattarella calcia a lato un’ottima opportunità – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/11/Schiattarella-calcia-a-rete.jpg”]

Chichizola6 – Il Bologna preme, ma tiri in porta ne arrivano pochi, nel primo tempo intercetta una conclusione di Cacia che invece lo batte con un pallonetto in occasione del gol. Proprio sul gol degli ospiti, potrebbe rinviare meglio sul precedente cross, ma sono dettagli. Non rischia altro. Incolpevole.

Valentini6 РNon ̬ una passeggiata contenere le scorribande bolognesi nella prima parte della gara, anche se, a dire il vero, non ̬ che Acquafresca gli faccia passare un pomeriggio tanto difficile. Non riesce ad essere pericoloso sui calci piazzati come altre volte, ma ci pensa il compagno Piccolo a trovare il pareggio. Attento.

Ceccarelli 6,5 – Il Capitano si trova a tu per tu con il suo ex compagno Cacia e non si fa ingannare dalle sue qualità. Gara attenta la sua, emblematica un’uscita laterale su un avversario che aveva saltato Piccolo, tempismo e decisione. Se i felsinei sono stati poco pericolosi è anche per merito suo. Invalicabile.

Piccolo 6 – Qualche assillo di troppo per lui, mai così in difficoltà nelle altre gare. Cacia lo irride con un tunnel, coraggioso e fortunato, per poi superarlo in velocità e battere il portiere. Nel finale va a cercare gloria in avanti e contribuisce a mettere in difficoltà la difesa ospite sino allo splendido gol di testa del pareggio. Bella e difficile la torsione in tuffo, complicata dal dover colpire la sfera arretrando. L’esultanza equivale ad un ringraziamento al fato che lo ha baciato in questa occasione. Golasso.

Milos 7 Non si sottrae alla sofferenza iniziale, non riuscendo a trovare varchi anche dove normalmente li trova. Contiene i danni e conserva le energie per l’ultima mezzora, nella quale diventa imprendibile per gli esterni felsinei. Pericolosi i cross che riesce a mettere nel mezzo, veramente un bel finale di gara del croato. Sgusciante.

Brezovec6 – Troppi errori per il suo standard nella prima parte del match, troppo nervosismo nel corso di tutta la partita. Probabile abbia sentito più del dovuto l’importanza della gara, ma non è stato comunque l’unico. Ciò nonostante quando, nel secondo tempo, c’è da mettere la quarta e tirare fuori gli attributi, si piazza in prima linea guadagnando una serie di preziose punizioni. Inoltre, in una giornata avara di soddisfazioni tecniche sulla calibrazione dei calci da fermo, all’ultimo tuffo piazza quello vincente per la testa di Piccolo. Carattere.

Juande 6,5 – Prezioso nel lavoro di copertura quando c’è da soffrire, importante nell’impostazione del gioco quando Laribi cala il pressing su di lui nella seconda frazione. Ormai non stupisce più la sua tranquillità nelle giocate, anche circondato da avversari, doto che permette alla squadra di trovare sbocchi anche nel pressing. Glaciale.

Bakic5 – Alla sua età si può fare una grande gara in Nazionale contro la Svezia, per poi sbagliare quasi tutto nel successivo match di campionato. Mettiamoci un po’ di tensione in più e le difficoltà dell’intera squadra, fatto sta che delle sue qualità si sono perse le tracce nella gara di ieri. Solo un passo falso, alla prossima. Sfasato.

Migliore 6,5 – Come per il compagno Milos dall’altra parte, il primo tempo è quasi un incubo, anche perché dalla sua parte si sviluppano buone giocate del duo Ceccarelli – Zuculini. Potrebbe far meglio anche nell’occasione del gol di Cacia. Poi si sveglia ed è uno di quelli che danno la sveglia alla squadra, specie quando lo affianca Acampora, nell’inedito ruolo di esterno alto di centrocampo. Guerriero.

Giannetti5 – Quando si rientra dopo mesi di sofferenza ai margini, l’altalena delle prestazioni è fisiologica. Soffre le difficoltà della squadra a guadagnare metri nella prima frazione, ci mette anche del suo, poi viene sostituito da Catellani. Avulso.

Ebagua 6,5 – Si da da fare come non mai, recupera palloni anche in difesa, pressa a centrocampo nel momento del bisogno. Sin qui tutto bene, anche nei movimenti offensivi e nei tentativi di far salire la squadra, purtroppo Coppola non deve nemmeno sporcarsi le mani su un suo tiro, anche se le conclusioni sono tante, sia di testa che in rovesciata, nell’ultima mezzora di gioco. Ma gli avversari non saranno sempre il Bologna. Acrobatico.

Schiattarella 6 – Più vivo ed utile di Bakic lo è di sicuro, anche se gira a vuoto per qualche minuto prima di trovare la posizione. Nel finale si allarga a destra e se la cava meglio. Sciupa un paio di grosse occasioni, specie l’ultima, successiva al fallo di mano in area felsinea, quando calcia a lato da favorevole posizione. Confusionario.

Catellani6 – Ottimo rivederlo in campo e con buona gamba, per le giocate a cui ci aveva abituato, bisognerà attendere un’altra gara, troppo caotica la metà campo del Bologna nel finale di gara per le sue serpentine. Ci prova comunque con la solita verve.

Acampora6,5 – Bjelica fa preparare Situm, poi ci ripensa e, per quel ruolo, pensa alla sua vivacità e lo piazza esterno alto di sinistra. Se la cava con bravura e riesce a dialogare bene con Migliore.

Mister Bjelica6,5 – I suoi per la prima volta sentono il peso del match, o almeno è questo che traspare dall’avvio teso e con molti errori. Conferma gran parte della squadra che ha pareggiato a Terni, con Bakic per Schiattarella, ma l’idea giusta è quella del doppio cambio dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa, dopo lo zero a uno, dentro Schiattarella e Catellani per Bakic e Giannetti. Il successivo 4-4-2 offensivo che diventa nel finale un 1-4-5 con Piccolo nel ruolo di centravanti, la dice tutta sulla voglia di punti sua e della squadra. Alla vigilia ha messo dei punti importanti sulle sue scelte future, rinunciando a Gagliardini, Sammarco e Ardemagni, la probabile abbondanza delle prossime gare, stilerà una classifica di merito ancor più probante. Avanti Nenad!

Arbitro Chiffi6 – Sorvola sul fallo di mano in area del Bologna, anche se l’azione si presta all’interpretazione del direttore di gara. Per il resto, lascia giocare tanto, ed è positivo, sbagliando poco. Può fare carriera.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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