Il Commento – Alla ricerca di quel passo in più per emergere e di un “Picco” più coinvolgente…

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[ot-caption title=”Una Ferrovia sotto tono ieri al Picco – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/01/Curva-Ferrovia.jpg”]

Quando perdi l’ennesima occasione per compiere un ulteriore salto di qualità che significa secondo posto solitario, non può che spuntare un sorriso amaro.

Il rammarico è sempre lo stesso, l’emozione di vedere il cielo a portata di mano senza riuscire mai ad afferrarlo pienamente.

Il perché potrebbe trovarsi dentro mille risvolti e mille coincidenze, il dubbio sempre più forte è che si tratti proprio di una piccola debolezza di natura mentale, figlia della bassa età media di questa squadra.

Ogni volta che si è chiamati ad un ulteriore passo in avanti, specialmente tra le mura amiche, esce il famoso “braccino del tennista“, la paura di vincere che prende chi, ancora, non ha la necessaria personalità per essere grande fino in fondo per fare il punto “pesante“.

Ma è un limite, questo, che se preso e allenato in tempo può fungere da incentivo continuo per migliorare e ottimizzare una stagione già di per sé molto buona.

Manca ancora qualcosa per mostrarsi definitivamente, per uscire sempre più prepotentemente dal mucchio play-off di questo campionato. Le qualità ci sono tutte, nonostante i fari spenti con i quali si è partiti questa estate.

Ci sono poche scommesse e tante belle realtà in questa rosa, tanto potenziale presente e futuro, tanto talento, e un pizzico di esperienza la dove serve e dove ancora ne servirebbe per essere più tranquilli. Parliamo del reparto arretrato.

Proseguirà comunque lo studio per diventare grandi da parte di una squadra giovane che sta facendo bene in un campionato difficilissimo e da sempre indecifrabile.

A Frosinone sarà gara di quelle toste, che significano già tanto. Occorrerà la sfrontatezza, la freschezza atletica e la solidità più volte dimostrate nel girone di andata.

Probabilmente sarà un bene affrontarla fuori casa, ritrovando Ceccarelli ed un modulo a noi più congeniale.

Il 3-5-2 ha finora dato garanzie che nessun altro modulo ci ha offerto, si tratta di un modulo che consente ai centrocampisti di essere spesso in superiorità numerica e quindi di correre meno e meglio, consente alla difesa di essere più protetta e a Catellani di dare il meglio di sé tra le linee avversarie, libero di muoversi alle spalle di un’altra punta.

Più di una volta abbiamo apprezzato lo spirito tattico camaleontico esibito dal mister, ma è fuori di dubbio che da tempo, specie nelle partite casalinghe, questo spirito non si sta rivelando un’arma in più. Anzi.

I nuovi acquisti intanto hanno dimostrato di poter dare qualcosa di importante a livello qualitativo, Kvrzic ha esibito due discese sulla fascia degne di quel Gianluca Coti che noi tanto abbiamo amato in questa città. L’azione del gol non può che ricordare il “figlio del vento“, quella tecnica, quella fantasia, quell’efficacia.

Quando acquisiremo un altro buon difensore oltre alla giusta forza mentale, e se Giannetti sarà lo stesso di ieri in area di rigore – ma un po’ più fortunato – allora sogneremo più in grande ancora.

Nota a margine…

Il “Picco” ieri ha dimostrato l’involuzione di tifo, di calore e di coinvolgimento che si protrae ormai da anni.

Se questo era, in parte, giustificato da squadre che non hanno quasi mai convinto e trascinato il pubblico nelle ultime stagioni, ora lo troviamo ingiustificabile e incomprensibile.

Qualcosa è morto, qualcosa non vuole svegliarsi più, qualcosa si è perso.

Resta da capire dove, come e perché, e rimboccarsi le maniche per smuovere realmente qualcosa.

Quei pochi ragazzi che cantano, ieri probabilmente una cinquantina e non di più, meritano più sostegno. E lo merita, soprattutto, questa squadra e questa società.

Ieri Volpi era in tribuna, il tam tam era generale. Neanche un coro per lui. Cori che non mancano mai, però, contro Polizia e Carabinieri, nella desolazione di un “Picco” che, ultimamente, non riesce davvero più ad onorare quel nome.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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