[ot-caption title=”Foto Patrizio Moretti – Grafica SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/02/Mister-Bjelica-avellino.jpg”]
L’Avellino espugna il Picco, lo fa con i mezzi a sua disposizione ci mancherebbe, anzi sono proprio le squadre che sanno sfruttare meglio i pregi e nascondere i difetti ad essere spesso più in alto in classifica.
Si da il caso però che il Picco sia stato violato solo due volte sino ad ora e proprio da due squadre che, oltre ad aver messo in mostra gli attributi, hanno usato anche armi, per così dire illecite, ma consentite.
Il fallo sistematico sul portatore di palla e l’ostruzionismo esasperato, li puoi mettere sul terreno di gioco infatti, solo se il direttore di gara te lo consente.
Guarda caso, proprio in occasione delle due sconfitte con Carpi e Avellino, lo Stadio spezzino ha visto protagonisti direttori di gara a dir poco incomprensibili.
Gestione della gara presuntuosa, atteggiamenti provocatori e tolleranza massima nei confronti della squadra in trasferta.
L’affrettata espulsione di Bjelica è stato solo il primo passo, quella di Migliore la ciliegina sulla torta.
Se poi ci mettiamo il fatto che superare il fort apache messo in pratica da emiliani e campani, non era di per se già semplice, viste anche le ridotte dimensioni in larghezza del nostro campo, ne viene fuori un quadro preoccupante.
Poi si possono fare disquisizioni tattiche a non finire, parlare di difesa a tre, esterni d’attacco non sempre brillanti, attaccanti poco prolifici, le parate di Gomis e Rafael, ciò che vogliamo, ma questi due episodi sono emblematici.
Preoccupa il fatto che si tracci quasi una via obbligata per chi verrà al Picco nelle prossime occasioni: difenditi, picchia, riparti e spera di trovare un arbitro che ti consenta di tutto e di più.
Ovvio che il concetto espresso è estremizzato, ma la sfuriata nel dopo gara del tecnico croato nei confronti della situazione arbitrale era fatto già pronto ad esplodere, serviva solo la goccia che facesse traboccare un vaso che era già colmo.
Anche a voler essere parchi nel considerare gli episodi a sfavore, senza esagerare, quei 5/6 punti li abbiamo lasciati per strada per colpa dei torti arbitrali, mentre i vantaggi onestamente sfuggono alla mente, anche sforzandosi.
Saremo di parte? C’è un disegno dietro a tutto questo? Forse no, ma il “lamento” di Mister Bjelica non andrebbe lasciato inascoltato, per non passare per i fessi del villaggio se non altro, come troppo spesso abbiamo fatto nel recente passato.
La società ha un suo codice etico e non lo mettiamo in dubbio, ma un messaggino al Sig. Nicchi, io lo recapiterei, almeno per provare a vedere se ne esce qualcosa di positivo, almeno nelle prossime designazioni.
Che però anche in Lega si rendano conto che c’è qualcosa che non va, può trasparire dal fatto che, per l’ennesima volta, Mister Bjelica, seppur espulso, non è stato squalificato, ognuno valuti a piacimento questo particolare.
