[ot-caption title=”Mister Bjelica chiede spiegazioni al momento dell’espulsione – Foto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/02/Mister-Bjelica-espulso.jpg”]
Quando si dice che a volte a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca…
Infine la squalifica per Mister Nenad Bjelica è arrivata, due giornate di stop dal giudice sportivo, con questa motivazione: “per avere, al 37′ del primo tempo, benché già richiamato in precedenza, assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti di un Assistente rivolgendogli espressioni irriguardose; per aver inoltre, all’atto dell’allontanamento, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti degli Ufficiali di gara“.
Fermo restando che non siamo in grado di stabilire quali possano essere stati gli “atteggiamenti intimidatori” nei confronti dell’assistente dell’arbitro che, impaurito, invece di preoccuparsi di rilevare un fallo a palla lontana da parte di Romagnoli su Catellani, si preoccupava di tenere d’occhio l’allenatore; fa sorridere il resto.
“all’atto dell’allontanamento assumeva un atteggiamento provocatorio nei confronti degli Ufficiali di gara“, tutto ciò solo per aver chiesto se il provvedimento fosse a suo carico, ben inquadrato dalle telecamere, al punto tale da poter essere giudicato da chiunque assistesse al match in diretta.
Anche a sforzarsi è difficile vederne un atteggiamento intimidatorio, semmai un atteggiamento incredulo di cotanta severità nei suoi confronti, quando ci sono tecnici italiani e non, ben più vistosi e irriguardosi, che restano al loro posto per tutta la gara, impuniti.
Resta il fatto che lo Spezia Calcio ha preannunciato ricorso avverso la squalifica del tecnico, ma ciò che appare veramente ridicolo è l’aver lasciato impunita una manifestazione ben più plateale, come quella nella gara con l’Avellino, per punire il tecnico in questa circostanza.
Il problema esiste, lo Spezia ed il suo tecnico, pare non stiano proprio simpatici alla classe arbitrale.
Non resta che augurarsi solo una cosa: uniformità di giudizio, fattore che sembra proprio latitare in questo periodo, senza voler fare le vittime a tutti i costi, ma rilevando solo i fatti concreti.
