Il Pagellone – La ribalta spetta a portiere e centravanti, bene anche Luna e Situm, male Aureliano

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[ot-caption title=”Niccolò Giannetti mette in rete il gol del pareggio – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/02/Giannetti-segna-il-gol-del-pareggio.jpg”]

Chichizola 8,5 Giusto sfoderare il voto “Felliniano” per lui, perché se a Carpi ci aveva messo una pezza decisiva, ripetersi è sempre difficile eppure riesce a farlo anche questa volta. In precedenza è incolpevole sui gol subiti, esce con tempismo quando serve e neutralizza con bravura un colpo di testa da distanza ravvicinata. Protagonista.

Datkovic6,5 – Il fisico c’è, il coraggio pure, magari fare il terzino non è il suolo ruolo, ma da quella parte c’è un certo Fedato da controllare. Soffre in avvio di gara, ma non ci mette molto a trovare le contromisure giuste ed è spesso l’esterno canarino a doverlo rincorrere. Suo il cross del primo gol di Nenè. Roccioso.

Valentini6 – Si preoccupa spesso e volentieri di arginare le velleità offensive di un osso duro come Ferrari. I duelli non li vince tutti, ma non gli concede nemmeno le giocate facili per i compagni. Sul secondo gol, partecipa alla galleria degli orrori, con la palla che sembra un flipper al limite dell’area piccola. Impegnatissimo.

Piccolo6 – Per lui c’è più Granoche, in effetti uno dei meno in vista del Modena, tuttavia guidando una difesa che subisce due gol “evitabili” è giusto che un po’ di responsabilità se la prenda. C’è però da ricordare che nel forcing finale, con la squadra sbilanciata, assieme a Valentini, si erge a baluardo e concede le briciole. Capitano.

Luna7 – Uno dei più continui durante tutto l’arco della gara, svolge con diligenza il lavoro difensivo, senza affatto disdegnare le scorribande offensive, anche considerando il fatto che, dall’altra parte, Datkovic mantiene una posizione più difensiva. E’ lo sfortunato protagonista del finale di gara, l’intervento su Signori è regolare, ma l’arbitro lo penalizza doppiamente, con rigore e rosso. Propositivo.

Gagliardini 5,5 – Deve impegnarsi nella doppia fase, anche se, per caratteristiche, preferisce la fase offensiva. Non sempre preciso negli appoggi, soffre un po’ il pressing avversario, ma tiene botta sino al minuto 97. Pressato.

Canadjija5,5 – Ha caratteristiche più difensive rispetto a quelle di Gagliardini, quindi soffre meno rispetto al compagno, ma ha le stesse difficoltà nel giro palla e nella costruzione del gioco. Certo non gli mancano la grinta e la voglia di mettersi a disposizione della squadra. Esce per far posto a Giannetti. Trottola.

Situm7 – Uno dei più positivi, con questo modulo interpreta il suo ruolo preferito, alla costante ricerca del dribbling che possa consentirgli di creare la superiorità numerica. Meglio nella ripresa, quando dalla sua parte va a sovrapporsi spesso anche De Las Cuevas, creando evidenti difficoltà alla difesa modenese. Sgusciante.

De Las Cuevas6 – Secondo match con la maglia delle aquile, questa volta in posizione più avanzata, da trequartista con licenza di svariare su tutto il fronte offensivo. Fatica però a trovare la posizione che meglio ne possa favorire le giocate, anche se, riesce a disimpegnarsi meglio nella ripresa. Un paio di spunti sulla destra sono incontenibili dalla difesa. Può fare la differenza. Imprevedibile.

Catellani6,5 – Gli si potrà dire che potrebbe essere più cinico nei sedici metri, che qualche volta ecceda con il dribbling, che magari quando gioca esterno rende qualcosa meno, ma non certo che non cerchi di prendersi la squadra sulle spalle, anche per grinta e determinazione. Impersona ciò che il tifoso pretende da un giocatore, impossibile dargli un’insufficienza. Volitivo.

Nenè8,5 Anche per lui il voto “Felliniano” è d’obbligo. Segna una rete di rapina con una girata di testa in anticipo sul difensore, poi partecipa al gioco offensivo, pur essendo più abituato a giocare con un compagno vicino, infine condisce il tutto con un gol spettacolare all’incrocio dei pali. Tecnica, impegno e colpi da categoria superiore, chi aveva dei dubbi si metta in coda per recitare il mea culpa. Stratosferico.

Milos 6 – Subentra a Datkovic per il forcing finale, scelta oculata del mister anche per avere a disposizione un giocatore più dinamico per contrastare i contropiedi avversari. Il compito lo assolve bene.

Giannetti6,5 – Si accomoda in panchina e aspetta il suo momento, facendo poi quello che gli si chiede, il gol. Meglio di così.

Bakics.v. – Pochi minuti per provare il tutto per tutto, se non altro porta bene…

Mister Poms (Bjelica)6,5 – In panchina ci va Poms, ma le scelte iniziali ovviamente sono di Bjelica e quelle in corso d’opera sono condivise. Se si poteva avere dei dubbi sullo schieramento iniziale, specie per la posizione di Datkovic a destra, il campo tutto sommato li smentisce. Certo se si analizza la gara nel suo complesso, di problemi ne appaiono più d’uno, ma non di quelli irrisolvibili, specie se si fa la conta su chi era fuori (Juande, Bianchetti e De Col) e si ripensa alla gara di ieri con loro in campo. Le scelte sono ampie, tanto che, da due gare, non trovano spazio giocatori come Kvrzic e Stevanovic, non propriamente gli ultimi arrivati, come lo sono anche i possibili moduli di gioco. La gestione dei cambi, pur con i rischi finali, dovuti alla quantità di giocatori offensivi in campo, hanno pagato in positivo, quindi una parte del merito va certamente alla coppia di mister. Si può far meglio di così, basta che il Picco dimostri di avere un po’ più di pazienza e torni ad apprezzare di più quel che vede sul campo, che non è certo di ultima fascia…

Arbitro Aureliano 3 – Discutibile e discusso, è uno di quegli arbitri che non ci si spiega come facciano a dirigere gare di questo campionato. Inadeguato e sfasato, consente a Salifu una serie di falli ininterrotti per ammonirlo solo nel finale di gara. Nel primo tempo perde più di un minuto per far comunicare ai tifosi che non devono usare fischietti, senza poi recuperare. Nel secondo tempo perde tempo ad allacciarsi una scarpa assieme a Cionek, infine concede un rigore che non c’è, condendolo con l’espulsione. Ma non è finita, Chichizola sul rigore si muove molto prima ed avanza oltre la linea, lui ignora, e meno male. Inadatto, a voler essere generosi.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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