Il Pagellone – Chichi esibisce ancora i guantoni, Bianchetti e Migliore in evidenza

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[ot-caption title=”Mario Situm trattenuto da Laverone – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/05/Mario-Situm.jpg”]

Chichizola7 Non c’è nulla di eclatante nella sua prestazione, ma ci sono due interventi difficili, dai quali esce con ottima reattività. Una conclusione di testo di Cocco, ben deviata in angolo e un intervento in uscita bassa su Ragusa che evita guai peggiori. Lucido.

Milos5,5 – Che potesse soffrire la rapidità e la tecnica di Ragusa era in preventivo, ma nella prima parte della gara queste difficoltà sono evidenti, anche perché sulla sua fascia, non viene aiutato molto da Kvrzic. Si scuote un po’ nel corso della gara provando anche a rendersi utile in fase offensiva. Nel finale torna a soffrire Ragusa, ma il debito di ossigeno gioca un ruolo decisivo. Affannato.

Datkovic6 – Gli ospiti partono subito forte, ma la difesa tiene botta. Merito anche suo che limita le incursioni, anche se in una occasione scivola e consente a Cocco di avere una buona chance da gol. Forse proprio in questa occasione si infortuna e deve lasciare il posto a Piccolo. Acciaccato.

Bianchetti 7 – Prestazione di qualità e attenzione, a tratti condita da una vera e propria battaglia con Cocco. Bravo in chiusura ed in anticipo, nonché in chiave aerea. L’unica pecca, sempre che sia lui il “colpevole”, quel colpo di testa concesso a Cocco, lasciato solo in mezzo all’area di rigore. Sicurezza.

Migliore7 – Ottima gara in spinta e ripiegamento difensivo, anche se non impreziosita da un gol che peraltro sfiora nel primo tempo con un diagonale finito a fil di palo. Questa volta l’asse con Situm non funziona alla perfezione, anche perché gli ospiti difendono bene con l’accoppiata Laverone-Vita. Vivo e vegeto.

Gagliardini6 – Gara un po’ altalenante la sua, soprattutto per ciò che riguarda la precisione dei passaggi, tuttavia tiene botta al fianco di Juande. E non era facile, perché dall’altra parte erano spesso in tre a contrapporsi in quella zona di campo. A sprazzi mostra anche quella carica agonistica che, se acquisita, lo farebbe crescere di una spanna. Ma è molto giovane ancora e può migliorare in questo fondamentale. Tosto.

Juande6,5 – Spesso accerchiato in mezzo al campo, riesce quasi sempre a cavarsela con bravura, anche se a tratti non con la solita lucidità. In qualche frangente prova la giocata filtrante al limite, perché le linee difensive del Vicenza chiudono bene le traiettorie di passaggio. Mantiene la solita intelligenza nel posizionamento, anche nei convulsi minuti finali.

Kvrzic6,5 – Nel primo tempo Brighenti cerca di limitarlo come può, ma se lo Spezia è spesso pericoloso, è soprattutto per merito suo. Mette al centro un pallone da spingere in porta, su quale Nenè manca l’aggancio decisivo. Nella ripresa è meno incisivo nelle giocate, anche se in realtà la palla buona l’avrebbe ma gli capita di testa e non salta con il tempo giusto. Sgusciante.

Catellani 6 – A tratti vessato in maniera incomprensibile dal mediocre, almeno ieri, Maresca, non riesce ad essere incisivo come al solito, anche perché è costantemente disturbato da Di Gennaro. Non aggancia bene una palla d’oro nel primo tempo che lo avrebbe catapultato in solitaria davanti al portiere ed affretta troppo le giocate in qualche frangente. Esuberante.

Situm 6 – Laverone cerca di contenerlo con tutti i mezzi possibili, riuscendo anche a limitarlo. Non riesce ad essere quindi decisivo come al solito, ma rimane elemento da guardare a vista e che smuove gli equilibri. Come detto per Migliore, forse la catena di sinistra non gira come sa e come potrebbe, ma è giusto dare meriti anche agli avversari. Frenato.

Nenè6 – A volte i gol si segnano per caso, con un rimpallo, con una deviazione involontaria, questa volta a lui non va bene, perché sulla palla che gli serve Kvrzic, bastava anche un tocco fortuito per farla finire in rete. La deviazione di un difensore sul cross lo mette fuori gioco, ma li si deve segnare. Per il resto pur continuando ad agire spesso lontano dalla porta, il suo lo fa con buone giocate. Sbercia.

Piccolo 6,5 – Gettato nella mischia senza nemmeno un minuto di riscaldamento sulle gambe, entra subito in gara. Nel secondo tempo tiene in piedi la baracca, anche quando le linee si sono allungate nel finale di gara.

Giannettis.v. – Una ventina di minuti da spendere nell’area di rigore avversaria per provare a decidere il match. All’ultimo istante avrebbe pure la palla buona, ma il cross gli viene deviato di quel tanto da metterlo fuori causa.

De Las Cuevass.v. – Pochi minuti per riprendere confidenza e candidarsi ad un posto da titolare per le prossime gare.

Mister Bjelica6 – Fa i doverosi complimenti agli avversari per la gara disputata a livello tecnico-tattico. Ciò però non gli ha fatto modificare molto durante la gara l’assetto della sua squadra, perché probabilmente lo riteneva il migliore per mettere comunque in difficoltà i veneti. In effetti le occasioni arrivano e sarebbe forse bastata un po’ di fortuna in più per portare a casa i tre punti. Lui la risolve così “quando i gol conteranno di più li faremo” prendiamolo come un augurio ai suoi e come manifestazione di fiducia nei confronti del suo gruppo. La squadra senza Brezovec soffre sui piazzati, questa non è una novità, ma un dato di fatto. La gara di ieri conferma però il buono stato psico-fisico della squadra, al di là del mancato successo.

Arbitro Maresca4,5 – Ci sarebbe piaciuto vedere questa gara arbitrata senza paura, lasciando correre il gioco e favorendo lo spettacolo. Il Sig. Maresca invece cerca di far giocare la partita che vuole lui, senza prendersi troppi rischi, senza gli attributi che servono per dirigere un match di questa importanza. Quello che lascia più interdetti è il fatto che spesso lo abbiamo visto dirigere in maniera diversa, più lineare e meno penalizzante. E ciò se possibile, è ancora più grave. Il motivo del ritardo di inizio gara poi, causato dalla sua eccessiva fiscalità nei confronti degli slip di Chichizola, se possibile ne sottolinea ancor più negativamente il suo operato. Il prossimo anno lo troveremo in serie A, magari a far cambiare gli slip a Buffon…

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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