[ot-caption title=”Nenè esulta verso la Ferrovia con i compagni – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/05/Nene-esulta-dopo-il-gol-e1432433056391.jpg”]
Noi, in fondo, abbiamo già vinto.
Saranno cinquanta, o forse più, le sfumature d’emozione che martedì sera proveremo sulla nostra pelle e nella nostra mente.
Perché non va sottovalutata la portata storica di tutta questa annata – che fa il paio con quella dell’anno scorso – rendendo ancor maggior lustro e meriti al Patron Gabriele Volpi ed alla gestione di Damir Miskovic.
Uno Spezia che sta scoprendo la bellezza di scoprirsi sempre più grande, passo dopo passo e stagione dopo stagione, qualcosa che somiglia molto alla forza di altre piazze che hanno fatto salti importanti negli anni scorsi.
L’anno passato abbiamo fatto capolino, per la prima volta, nei piani alti di un campionato da sempre solo sognato, quest’anno, stravolgendo staff tecnico e dirigenziale, ha gettato basi solide e talento cristallino fatto apposta per sorprendere nel presente e, allo stesso tempo, programmare per il futuro.
Se l’anno scorso, infatti, lo Spezia bussò alla porta dei play-off un po’ timidamente sul campo del Modena, quest’anno spinge dalla porta principale e, grazie a questo rocambolesco quinto posto, quella porta sarà proprio quella dell’Alberto Picco.
E’ anche sottolineando questo aspetto, che pensiamo di avere già vinto. Inutile soffermarsi su quanto avvenuto venerdì sera, nei minuti finali di un campionato che ha mostrato fino all’ultimo la sua indecifrabilità e il suo equilibrio, condizionando alti e bassi d’umore che sono stati quelli di un’intera stagione.
E’ facile pensar male della partita di Vicenza, ma come diceva un noto politico del passato, a pensar male spesso ci si azzecca; in queste ore però nessuna energia mentale andrà sprecata alla ricerca di fantasmi veri o presunti.
Quinto posto era, prima di ieri sera, e quinto posto è stato, da qui ripartiamo pieni di certezze e di una buona dose di curiosità nello scoprire davvero quale ruolo potrà recitare questa squadra in questi ultimi infuocati minuti.
Scopriremo se il talento avrà la meglio su una certa dose di inesperienza insita nei ragazzi di mister Bjelica vista la giovane età media del gruppo.
In poche parole, ne scopriremo il vero valore.
Nel frattempo, godiamoci l’attesa, godiamoci tutto il contorno, la gioia di esserci e di esserci da protagonisti.
Tanti “nemici” sparsi a pochi chilometri da noi avranno un occhio di riguardo e un pensiero per noi, un pensiero magari non troppo gentile.
Nemici di mille battaglie sui campi della vecchia Serie C che ci guardano dal basso verso l’alto sognando il nostro stesso volo.
Un altro piccolo aspetto, un altro piccolo motivo che ci fa pensare, comunque vada, di avere già vinto.