Il commento – Conosciamo meglio Mimmo Di Carlo, nuovo tecnico degli aquilotti

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[ot-caption title=”Mimmo Di Carlo – Foto AC Spezia” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/11/Di-Carlo.jpg”]

Domenico (per tutti Mimmo) Di Carlo, neo tecnico dello Spezia subentrato da poche ore a Nenad Bjelica, era un centrocampista “faticatore”, una vita da mediano a recuperar palloni come nella miglior tradizione dei centrocampisti che sanno soprattutto correre e metterci cuore ed anima, per sopperire alla mancanza di piedi fatati.

Alla Paolo Ponzo, per intenderci. Una gavetta lunga una carriera nelle serie inferiori, fino a raggiungere il paradiso del calcio, la serie A, in età avanzata con la maglia del Vicenza.

Passò anche dal Picco da avversario, si fece ammirare. Era chiaramente “uno da Picco”, uno di quelli che questa piazza non fa fatica ad applaudire comunque, seppur con maglia avversaria.

Di lui allenatore si disse subito un gran bene, superò il super corso di Coverciano con un lusinghiero primo posto figlio di una tesi mirata sul movimento senza palla degli attaccanti e sui calci piazzati.

Sfiorò la serie A per due anni consecutivi alla guida del Mantova, che prese quando ancora i lombardi militavano in C2, e fu protagonista di quel campionato di serie B 2006/2007 che vide la straordinaria presenza di Juventus e Napoli. Poi tanta serie A per lui, dal Parma al Chievo (squadra con la quale ottiene i migliori risultati, destando ottime impressioni a livello nazionale) alla Sampdoria, fino ad arrivare alle due brevi esperienze sulle panchine del Livorno e del Cesena in serie A, chiamato in corsa per cercare delle miracolose (ed impensabili) salvezze con squadre onestamente non all’altezza della massima serie.

Non ha un modulo preciso di riferimento, seppure le sue scelte sono ricadute spesso sul 4-3-1-2, sul 4-3-2-1 e sul 3-5-2. Ma si badi, sempre in contesti di serie A in cui il primo obiettivo è stato il più delle volte la salvezzaconquistata più volte – o campionati tranquilli.

Le sue squadre fanno dell’organizzazione difensiva, del pressing e delle ripartenze veloci un credo imprescindibile. Uno degli allenatori dunque più stimati e presenti in serie A negli ultimi anni, cerca ora il rilancio alla guida delle aquile.

C’è una categoria da ritrovare alla guida di questa società ambiziosa, sebbene in questo momento sia meglio, da parte di tutti, volgere pure uno sguardo “indietro” in classifica per poi, chissà, puntare a qualcosa di più.

Perché per quest’anno, lo abbiamo capito, tutto ciò che arriverà in più sarà tutto di guadagnato.

I sogni non scompaiono mai completamente e noi li teniamo li, sempre in caldo. La firma fino al 2017 a cifre importanti, con un allenatore che per la categoria è sicuramente una guida pregiata, dimostra che ben presto si tornerà a guardare in alto e che la proprietà ha idee ben diverse da quelle di una smobilitazione generale.

Il mercato di gennaio ci dirà qualcosa in più…

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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