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La diciassettesima posizione in classifica, vuoi per scaramanzia, vuoi per un fattore più prettamente calcistico, non può di certo soddisfare la Pro Vercelli, prossimo avversario dello Spezia.
Citando la celebre frase di gattopardiana memoria, molto è cambiato nella realtà dei piemontesi, senza però essere effettivamente cambiato nulla.
Non c’è più Mister Scazzola, reduce dai trionfi degli anni passati, sostituito da quel Foscarini che tanto ha impressionato nella piccola Cittadella. Eppure, i mali dei sette volte campioni d’Italia, sembrano attenuati poco o nulla.
Anche se a ben vedere, i 24 punti in classifica, ad oggi, vorrebbero dire salvezza. Troppo esigua, però, la sola lunghezza che distanzia i piemontesi dal Livorno, occupante quel quintultimo posto che vorrebbe dire play out. Senza contare, inoltre, di come la retrocessione diretta sia lo stesso ad un passo, precisamente tre, con il Lanciano di D’Aversa in costante rincorsa.
Di certo Foscarini, pur non portando una netta svolta, ha, se non altro, raddrizzato il cammino di una squadra che sino a due mesi fa sembrava destinata ad uno scontato ritorno in Lega Pro.
Tra i meriti dell’allenatore veneto quello di aver raddrizzato una difesa che, con 23 reti subite, è tra le meno perforate del torneo. D’altro canto, male, malissimo l’attacco, il peggiore del campionato con soli 16 gol messi a segno, complice un Ettore Marchi trasformatosi da Re Mida a oggetto misterioso.
A far sorridere i Leoni, però, ci ha pensato l’arrivo di Mammarella, segno che la società è più che mai decisa a raggiungere la seconda salvezza consecutiva. Ad ogni modo, per trasformare i propositi del nuovo anno con la realtà, la sensazione è che il Ds Varini, da qui al primo febbraio, dovrà mettere a segno ancora qualche colpo di mercato.