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CHICHIZOLA – 7 – Triste e sconsolato per non aver quasi mai toccato il pallone a Vicenza, prima della gara si accorda con Valentini, chiedendogli in ginocchio che gli faccia fare almeno una parata. Detto fatto alla prima occasione Olivera colpisce di testa regalandogli la parata da fotografi, con Nahuel consenziente, mentre qualche minuto dopo il difensore argentino stramazza al suolo dando via libera a Paponi, altra parata da vedere. Protagonista. |
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DE COL – 6 – Primo tempo un po’ timido, sembra quasi che abbia un elastico legato alla schiena che gli impedisce di superare la metà campo. Nella ripresa si accorge che ci sono alcune fans in tribuna e si esibisce per tutto il campo facendosi bello. Ha già inoltrato denuncia nei confronti di Sky, non perché il cronista lo ha chiamato per mezzora Da Col, ma perché ha detto che doveva fare lo sciatore. Permaloso. |
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VALENTINI – 6,5 – Nel primo quarto d’ora ha da mantener fede alla promessa fatta al Chichi poi, concessi gli onori al compagno, decide di fare sul serio e la musica cambia. Paponi non la vede più, anche se si danna l’anima neanche fosse una gara decisiva per la permanenza in B. Quando l’attaccante pontino esce, vorrebbe seguirlo anche negli spogliatoi, ma non sarebbe stata una bella idea. Francobollo. |
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TERZI – 6 – Non sa nulla del fatto che Valentini sia d’accordo con Chichizola e ad un certo punto afferma “devo pensare a tutto io?”. Tranquillizzato dal compagno di reparto, si concede qualche sortita lontano dalla sua posizione di competenza, richiamato dal mister si ombra e decide di andare in ferie sino a fine gara. Sfinito. |
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MIGLIORE – 6 – Il Latina raddoppia sulle fasce laterali ed il suo pomeriggio non è certo dei più semplici. E pensare che quando si accorge che sulla sua fascia gioca il sinistrorso Scaglia, pensa di poterne fare un sol boccone, in realtà dovrà sudare parecchio per renderlo inoffensivo. Nel secondo tempo poi diventa triste e sconsolato perché non riesce più a trovare Situm. Impegnatissimo. |
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PULZETTI – 5,5 – La vivacità della mediana dei pontini lo coglie di sorpresa, perché voleva l’esclusiva sul pressing a centrocampo. Innervosito, inizia a bisticciare con tutti, compresi un paio di steward nei distinti. Dopo il giallo prende la targa all’arbitro e se la appunta per vendicarsi. Finisce per perdere le forze, sostituito. Minaccioso. |
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CATELLANI – s.v. – Il compagno Pulzetti nell’uscire lo incita a continuare con le cagnare a tutto campo e lui lo prende in parola spettinando l’arbitro Pasqua alla prima occasione. Il permaloso fischietto tiburtino gliela fa pagare non fischiandogli più un fallo a favore nemmeno sotto tortura. Ingenuo. |
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ERRASTI – 6 – Sul terreno del Francioni, la tattica di inseguire tutti gli avversari con un bastone in mano non sortisce il solito effetto. Sarà il caldo, saranno i compagni poco reattivi, ma soffre anche lui più del solito ad arginare il centrocampo avversario. A lungo andare però, torna tutto alla normalità, o quasi. Ammonito. |
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SCIAUDONE – 5 – Dei tre protagonisti della mediana spezzina, è quello che capisce meno la partita e si deprime parecchio per questo. Fatica a trovare posizione e giocate da fare, quasi avesse un calo di memoria improvviso. Un po’ di stanchezza si intravede, ma è tutta colpa di quella? Smemorato. |
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CANADJIJA – 6 – Una mezzora in campo più con la testa a cercare attenzione in copertura che non ad andare a cercare fortuna in mezzo alle trincee avversarie. Ma era questo a servire in questa battaglia. Soldatino. |
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PICCOLO – 5,5 – A forza di tirare la carretta, questa diventa pesante e si fa tanta fatica. Gautieri studia una gara bloccata sulle fasce e riesce nell’intento, tanto che lo vedi più ad affannarsi in fase di copertura che a cercare di offendere in fase d’attacco. A fine gara dichiara che la carretta non vuol più tirarla, che se la prenda qualcun altro… Stufo. |
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CALAIO’ – 6 – Ogni partita ha un conto in sospeso con il direttore di gara di turno, ma questa volta di rigori da negare non ce ne sono, perché in area ci entra poco e niente. Tuttavia cerca di battere il record di falli fischiati a favore in una gara, ma quando Pasqua si accorge a che gioco sta giocando, per ripicca finge un guasto al fischietto. Giocherellone. |
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VIGNALI – 7 – Entra al minuto 41 ma scompare poco dopo. Pare che Chi l’ha visto stia allestendo una puntata speciale. Rapito. |
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SITUM – 5,5 – Si dice che la seconda partita da titolare dopo un infortunio, sia peggio di un pisano all’uscio, lui lo sa ed è terrorizzato. Nel primo tempo trova il modo di far finta di nulla, ma a lungo andare viene travolto dal suo destino e basta un Calderoni qualsiasi per fermarne le buone intenzioni. Rassegnato. |
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DI CARLO – 6 – Te lo aspetti incavolato in sala stampo a sottolineare la prestazione scialba dei suoi in una gara che poteva dare il là alla rimonta terzo posto, invece lo ritrovi ad elogiare i suoi per il carattere ed il coraggio. In realtà non l’hanno drogato prima di entrare in sala stampa, ha solamente capito che nell’80% dei casi la sua squadra una gara del genere l’avrebbe persa e quindi se ciò non è accaduto è già una mezza vittoria. Certo nelle prossime tre le cose saranno ben diverse, perché dovranno prevalere a tutto i costi le motivazioni superiori dei suoi, in poche parole, non si può più sbagliare. Altrimenti si che si incavolerà per davvero. |
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PASQUA – 6 – Non gli serve nemmeno il bigliettino in tasca per prendere di mira Calaiò e Catellani, ce li ha bene impressi in testa. Mancano almeno tre falli dal limite per i bianchi ed anche qualche giallo per i padroni di casa. Ma a sua discolpa c’è il fatto che doveva gestire una gara complicata dopo le malefatte del collega Pezzuto. Sul gol di Mbaye è aiutato bene dal collaboratore di linea che ha un compito facile, essendo un calcio piazzato. Sorridente. |
