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CHICHIZOLA – 6,5 – Per farsi notare in diretta Nazionale è costretto a lanciarsi un paio di volte in scivolate per i fotografi. Nel finale chiede a Terzi di fargli provare almeno a parare un rigore, niente da fare, lo tocca solamente con la punta delle dita. Disoccupato. |
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DE COL – 6,5 – Nella prima discesa sulla fascia si traveste da Maicon e prova a saltare tre avversari, ma viene scoperto e non guadagna nemmeno il calcio d’angolo. Si aspetta di trovare dalle sue parti un nero, invece si ritrova un biondo, ma cambia poco, lo nasconde talmente bene che nessuno lo nota. Prestigiatore. |
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VALENTINI – 6,5 – Insegue in lungo e in largo Geijo perché vuole chiedergli come si pronuncia il suo nome. Nel frattempo però gli concede di toccare qualche pallone con i piedi, ma di testa sono tutti suoi. E’ talmente carico che a gioco fermo prova anche ad abbattere un tifoso in tribuna. Molla. |
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TERZI – 6,5 – Ha la spada di Damocle dell’ammonizione che incombe come un avvoltoio sulla spalla, infatti ogni intervento lo fa ad almeno mezzo metro dall’avversario diretto. Nel recupero corre il rischio di farsi sventolare il giallo quando maltratta, ma nemmeno tanto, Mazzitelli in area di rigore. Graziato. |
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MIGLIORE – 7 – Nel primo tempo gioca sotto la tribuna e fa il bello e cattivo tempo credendo che lo stiano guardando una ventina di osservatori, venuti solo per lui. Nell’intervallo gli spiegano che invece sono lì per vedere quelli del Brescia e cambia registro. Sotto i distinti, ignoranti, diventa scontroso e prende a calci Embalo, quando passa dalle sue parti. Deluso. |
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PULZETTI – 7,5 – Carico come una molla dal primo minuto, decide che deve a tutti i costi segnare almeno un gol e prende a calci tutti, pallone compreso. Due pali, parate e respinte, accumula talmente tanta carica nervosa che quando finalmente l’arbitro decide di fischiare la fine, la scarica tutta verso la Curva Ferrovia provocando una pericolosa onda d’urto. Gomorra. |
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ERRASTI – 7 – I compagni di reparto Pulzetti e Sciaudone calciano spesso a rete, quindi finisce per bollire di rabbia perché vuole partecipare anche lui al tiro al bersaglio. Nel primo tempo ci prova dal limite, ma non arriva nemmeno alla porta, poi quando scorge quella palla sulla linea, non crede ai suoi occhi e la spedisce in rete. Euforico ci prova anche di testa, ma la doppietta sarebbe stata troppa manna. Cecchino. |
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SCIAUDONE – 6,5 – Elegante come una gazzella, sfrutta la verve di Pulzetti per farsi trovare sempre dove transitano i palloni giocati dal compagno. Uno di questi lo spedisce in fondo al sacco, in qualche altra occasione ha meno fortuna. Cerca disperatamente di litigare con qualcuno ma i ragazzi del Brescia sono tutti bravi e poi per questo c’è già Pulzetti. Furbo. |
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ACAMPORA – 5 – Che gli frega se è diffidato? Entra con la carica di un pitbull e si becca subito il giallo, non contento rovina tutto scardinando un’altra caviglia prima della fine. Tutto come prima. Mito. |
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PICCOLO – 7,5 – A Latina sembrava essere entrato in uno stato di catalessi, per fortuna si risveglia in tempo per scorrazzare leggiadro per tutto il fronte dell’attacco. Prende la mira a Minelli, nel primo tempo, lo uccella nella ripresa finalmente calciando una punizione come si deve che Errasti scaraventa in rete. Cerca anche il gol personale ma il portiere si oppone e lo spernacchia. Incontentabile. |
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CALAIO’ – 6,5 – Stabilisce il record mondiale di passi in occasione della battuta di un calcio di rigore, tanto che quando se ne rende conto, dimentica che deve ancora calciare a rete. Minelli, il portiere, non l’arbitro, ringrazia e lo beffa. Impermalosito, inizia a parlare male della fidanzata a Calabresi che finisce per rifilargli una scarpata nella schiena. Scorretto. |
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CATELLANI – s.v. – Loro sono in dieci, stavolta lo faccio… Le ultime parole famose. Scalognato. |
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SITUM – 6,5 – Moto perpetuo, non sta fermo un attimo e lo ritrovi ovunque, anche dove non dovrebbe essere. Corre talmente tanto che spesso si dimentica di portarsi dietro anche la palla. Nel secondo tempo Di Carlo lo manda in confusione e non ne indovina più una nemmeno per sbaglio. Frastornato. |
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KVRZIC – 6,5 – Il nostro amato codice fiscale Zoran: questa volta ha tempo e spazio per mettersi in evidenza e lo fa dalla parte a lui meno congeniale, la sinistra. Mette una palla talmente bella a Pulzetti che il compagno la sbaglia dalla sorpresa. Freccia. |
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DI CARLO – 6,5 – Nel finale di gara perde sette mesi di vita, le staffe e le chiavi della macchina. Imbestialito continua a gridare a Situm di coprire sulla fascia, per poi accorgersi che è già seduto in panchina da un quarto d’ora. Allora se la prende con Gennaro Acampora, tanto lo fanno tutti… non l’avesse mai fatto, espulso. In sala stampa sfoggia un sorriso sarcastico e parla di play-off più vicini, in realtà è uscito in fretta dallo spogliatoio per evitare di strozzare Pulzetti e compagni, la “banda del buco”. Santo Subito. |
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MINELLI – 6 – Ci sono più osservatori per lui che posti in tribuna, c’è anche il simpatico designatore Farina. Lui per accontentarli tutti fa un po’ il permissivo e un po’ il severo, tanto che alla fine resta a metà del guado, ne carne ne pesce, ma comunque meglio di molti altri. |
