Verso Norcia – Più italiano, più affamato, più “compatto”: parte lo Spezia 3.0

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[ot-caption title=”Mister Di Carlo indica la via – Foto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/07/Mister-Di-Carlo.jpg”]

In principio fu lo Spezia inesperto delle spese pazze e dei budget fuori categoria, quello della serie B ritrovata dopo un fallimento che brucia ancora a ricordarlo, sotto pelle.
Nomi altisonanti, ingaggi roboanti, il tutto accompagnato da risultati troppo spesso deludenti, anarchie tecnico-tattiche singole, e allenatori senza il giusto carisma, eccezion fatta per il buon Gigi Cagni.

Poi fu la volta dello Spezia 2.0 a guida croata, quello del binomio Spezia – Rijeka sotto la regia di Miskovic, del mix di giocatori italiani e stranieri, del budget “ragionevole”, delle scommesse da vincere e dei progetti “triennali“.
Spese tagliate, risultati in crescita, operazioni di mercato intelligenti e plusvalenze interessanti.
E poi lui, Bjelica, il condottiero-manager di un gruppo al quale è mancato soltanto un po’ d’esperienza in campo, e un po’ di sagacia tattica in panchina, per rendere perfetto un campionato d’avanguardia.
Uno Spezia bello, ma incompleto, che ha avuto però il merito indiscusso di tornare a far divertire la propria gente.

Lo Spezia 3.0 di Fusco e Di Carlo si è ritrovato ieri, ma è nato a gennaio, sulle ceneri di quello Spezia croato che non ha saputo rialzarsi dopo le prime difficoltà di un campionato, quello scorso, sul quale erano riposte grandi attese dopo l’annata precedente.
E’ lo Spezia di Mimmo, più italiano, più accorto e compatto, tatticamente più equilibrato, più “cattivo“.
Lo Spezia dei 40 punti nel girone di ritorno,  e dei record – in coppa italia e in campionato – passati troppo sotto silenzio.
Ad un passo, davvero ad un passo da scrivere qualcosa di incredibile, di ancora più grande.

Lo Spezia 3.0 prosegue con Mimmo, ed in parte  continua a seguire quella linea del rigore economico che, non c’è che dire, ha portato risultati e giocatori da “battaglia“, di “categoria“.
E’ lo Spezia delle maxi plusvalenze che, i tifosi lo sperano, dovrà solo trovare voglia e modo di investire per quei piccoli ritocchi che occorrono ad una rosa rimasta intatta nei giocatori fondamentali.
Ci sarà bisogno di poco, ma quel poco dovrà portare qualità in dosi superiori.
Si cercano giocatori possibilmente giovani e di personalità, con doti caratteriali ben ricercate, con la voglia necessaria a compiere, insieme alla società, quello step in più che manca.

E’ uno Spezia al quale non si può che voler bene, che dal settore giovanile alla prima squadra cresce in competitività di anno in anno. Ora viene il difficile, ecco perché Fusco sa perfettamente quanto sarà importante fare centro con quei due, tre pezzi che mancano per dare la spinta decisiva a tutto il gruppo.

Ben ritrovate, aquile.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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