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Può un tiro dagli undici metri scacciare crisi e paure? E’ quello che a Terni si augurano, anche se presente e futuro sono ancora difficili da decifrare.
Dopo il caos societario che ha visto l’avvicendamento del tecnico Panucci – esonerato nonostante la vittoria in Coppa Italia contro il Pordenone – e del D.S. Larini, Patron Longarini ha deciso di affidare la propria squadra a Benny Carbone, affidando all’ex attaccante di Torino e Pavia il doppio ruolo di allenatore – direttore sportivo, in pieno stile inglese.
Non male lo score delle prime due giornate, con le Fere a quota tre dopo l’ultima affermazione casalinga contro il Pisa e la sconfitta sul campo della sorpresa Cittadella.
Domenica, la prova del nove porta il nome dello Spezia, alla ricerca della prima vittoria stagionale: al Liberati le Aquile avranno il proprio bel da fare contro una rosa che può vantare tra le proprie fila giocatori del calibro di Avenatti, Contini, Zanon, Masi – quest’estate sul taccuino del D.S. Fusco – Bacinovic, Coppola e Di Livio, figlio d’arte del “Soldatino” Angelo.
In queste due settimane Mister Carbone ha schierato il proprio undici titolare, prima con un 3-5-2, poi con un 4-3-2-1 in cui possesso palla e verticalizzazioni sembravano più efficaci.
Obiettivo stagionale una comoda salvezza, esattamente come quella ottenuta dalla gestione Breda 2015 – 2016, terminata con 53 punti.