Il commento – Lì nel mezzo, ma con la solidità dei grandi

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[ot-caption title=”Claudio Terzi – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/09/Claudio-Terzi.jpg”]

Quando vedi lo Spezia restare in dieci a Trapani, simultaneamente all’ingresso in campo di Petkovic, Citro e Nizzetto tra i granata, capisci che un punto ne vale quasi tre, se riesci a portarlo in fondo.

Un punto di sostanza assoluta, quindi, su un campo complicato per chiunque, contro una squadra, quella siciliana, che ha fatto dell’uno contro uno un fattore importante, che ha colpito lo Spezia in fatto di cartellini e pericolosità offensiva nei secondi 45 minuti di gioco.
Perché nei primi 45 minuti lo Spezia ha mostrato un volto bellissimo, dal punto di vista anzitutto della mentalità; padrone del campo, pressione alta per lunghi tratti, sofferenza difensiva praticamente nulla.
Sarebbe servito un pertugio tecnico e maggiore velocità di esecuzione negli ultimi metri, quelle cose che, purtroppo, riescono troppo di rado a questa squadra.
Altrimenti, saremmo a braccetto probabilmente con il Cittadella dei miracoli. 

E’ dietro che Mimmo Di Carlo ha costruito, pazientemente dallo scorso gennaio, le fondamenta per diventare una grande squadra. La riconferma degli stessi uomini aiuta senz’altro tutto il comparto in termini di meccanismi, oliati a fondo, di conoscenza e di fiducia reciproca.
Quando poi, tra i pali, sai di poter contare su un portiere come Chichizola in quelle poche occasioni lasciate di partita in partita agli avversari, allora ti senti in una vera botte di ferro. E ti convinci sempre più che manca solo una cosa, non certo un dettaglio, ma pur sempre una cosa sola. Il gol.
E’ forse per questo che, rispetto allo scorso anno, i bianchi vanno più spesso alla conclusione da fuori, al tiro improvviso, talvolta pure esagerando.
Una volta aggiustata la mira, una volta trovate le giuste misure in area di rigore da parte dei punteri e di chi li deve servire, ci sarà davvero tutto apparecchiato per una grande stagione.
Per ora restiamo ancora li, come cantava Ligabue, li nel mezzo. Li nel mucchio. Con argomenti però molto importanti.

Una nota a parte la merita il debutto di Giulio Maggiore in serie B, con la maglia della sua città.
Un altro segno tangibile dei progressi, forse mai abbastanza sottolineati, che questa società sta portando avanti nel rapporto vivaio-prima squadra. In bocca al lupo Giulio.

Ed una menzione c’è anche per Giuseppe Mastinu, bravo nel primo tempo a mettersi in mostra per tranquillità e visione di gioco, lottatore anche in fase difensiva nel secondo, per proteggere il prezioso risultato. Chi ben comincia.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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