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Dopo la sconfitta di Benevento, lo Spezia di Di Carlo si prepara ad affrontare il big match contro la capolista Verona: gli scaligeri arrivano al “Picco” da favoriti per la promozione diretta nella massima serie e in questo campionato non perdono dalla terza giornata (Benevento-Verona 2-0). Per gli aquilotti, dopo un mese travagliato in cui hanno conquistato sette punti in sei gare, domani può essere la partita del riscatto, anche se in campo mancheranno per squalifica due giocatori molto importanti come Terzi e Nenè. Una partita particolare, quella tra Spezia e Verona, che rievoca nella mente dei tifosi bianchi la sfida play out del 2007, nella quale gli uomini di Soda conquistarono la permanenza in cadetteria vincendo 2-1 in casa e pareggiando 0-0 la gara decisiva al “Bentegodi”. Ma domani al “Picco” sarà un’altra storia: Di Carlo contro Pecchia, al primo confronto come allenatori, si giocheranno tre punti importanti e pesanti per il loro cammino in questo campionato.
Il tecnico aquilotto ha parlato quest’oggi nella consueta conferenza stampa pre gara presso la sala polifunzionale del C.S “Bruno Ferdeghini”, analizzando le condizioni della sua squadra e tutti i temi cruciali del match in programma domani pomeriggio.
Quali sono le condizioni fisiche della squadra?
“Partiamo dal fatto che non ci saranno gli squalificati Nenè e Terzi. Inoltre non ci sarà Piccolo, anche se il suo recupero procede bene; Crocchianti e Pulzetti non ce la fanno e nemmeno Signorelli è convocabile. Errasti e Deiola sono recuperati, come anche Migliore”.
Cosa rimane della trasferta di Benevento?
“Se fossimo rimasti in undici la partita sarebbe andata diversamente, ma questo ci fa capire che si deve riuscire a mantenere sempre l’equilibrio. Quando c’è una squadra tenace e tosta, non si deve mollare nulla: dobbiamo imparare a leggere la partita nel momento adeguato per poter fare i risultati”.
Questo periodo un po’ altalenante a livello di risultati, può essere uno stimolo a cercare il risultato?
“Il momento non è particolare perchè le prestazioni ci sono state: domani arriva la capolista, una squadra di grandi qualità come lo sono stati Cagliari e Palermo negli anni scorsi. Hanno Pazzini, che attualmente farebbe la differenza anche in serie A; hanno Romulo e tanti altri giocatori forti, inoltre sono allenati da un allenatore che li fa giocare molto bene. Noi dobbiamo andare per la nostra strada e giocare al massimo per ottenere i tre punti: domani sarà una sfida affascinante e dai grandi stimoli e noi vogliamo battere il Verona”.
Ha mai pensato di cambiare il sistema di gioco per segnare di più?
“Per gli uomini che abbiamo ci possiamo sbizzarrire e fare qualunque tipo di modulo: abbiamo più attaccanti per un certo verso che esterni quindi possiamo fare tutto. Ma lo Spezia deve avere una sua fisionomia che è quella di esaltare il collettivo, giocatori di talento ti fanno vincere qualche partita, il gruppo fa vincere i campionati: noi puntiamo a fare risultati per la squadra. Non importa il modulo, ma contano l’atteggiamento e il principio di gioco”.
“Domani giocheremo con Baez e Piu esterni e al centro Granoche” – ha proseguito Di Carlo – “E’ chiaro che quando arriva una squadra come il Verona si tende a coprirsi di più, ma noi possiamo farlo anche con tre attaccanti in campo”.
Domani toccherà a Granoche, quali sono le sue condizioni?
“Sono molto contento di Granoche: anche lui sapeva che aveva bisogno di tempo per conoscere la squadra e il sistema di gioco. Sono due settimane che sta molto bene: domani avrà una grande occasione, ma non ha bisogno di consigli visto che ha giocato in serie A. Dobbiamo crescere in determinazione e cattiveria in fase di finalizzazione e domani servirà proprio questo per abbattere il muro del Verona”.
Vuole fare un appello ai tifosi per la gara di domani?
“Sono convinto che domani tutti allo stadio daranno qualcosa per raggiungere l’obiettivo e reagire alla sconfitta immeritata di Benevento: certamente anche i tifosi daranno il loro contributo, ma quello che faremo in campo sarà fondamentale”.
Quali sono i punti deboli di questo Verona?
“Abbiamo studiato bene il Verona e se tu sei remissivo loro non ti concedono nulla: ci vuole molta aggressività soprattutto in mezzo al campo dove sono molto forti. Noi sappiamo come aggredire e arginare il gioco avversario al “Picco” e domani dovremmo essere bravi ad esaltare le nostre caratteristiche per mettere a nudo i loro pochi difetti. La squadra è molto motivata per fare una prestazione superlativa e questa è la cosa più importante”.
Norcia è stata nuovamente colpita dal sisma, ma questa volta in maniera più grave.
“L’umanità che ci hanno trasmesso quest’estate a Norcia non potrà mai essere ricompensata: possiamo aiutarli comprando i loro prodotti, oltre che dando un aiuto economico. Il terremoto ha tolto certezze a queste persone e noi dobbiamo essere vicini alla popolazione della Valnerina. Sono molto legato a San Benedetto, visto che sono di Cassino e il Santo è importantissimo nella mia città natale: per questo sono stato ancor più colpito da questa tragedia”.
