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“Accanto ad ogni grande uomo c’è sempre una grande donna“. Questa celebre frase, attribuita alla scrittrice britannica Virginia Woolf si riferisce al detto latino “Dotata animi mulier virum regit” e cioè “Una donna dotata di coraggio consiglia il marito”. Ecco, proprio da qui parte l’idea per la rubrica “CALCIO & AMORE”, nella quale conosceremo meglio le compagne di vita dei giocatori dello Spezia.
Il calcio si sa, è uno sport prettamente maschile: i calciatori e la quasi totalità degli addetti ai lavori sono uomini. Ma al loro fianco spesso ci sono donne che li sostengono, lottano, si arrabbiano e gioiscono insieme a loro. Le compagne di una vita, amiche, complici, amanti, sorelle, quella parte mancante che li completa: non si parla frequentemente di loro, ma si può intuire con facilità l’importanza che hanno nella vita di un calciatore.
Continuiamo questo viaggio particolare e interessante, andando a conoscere meglio Marta Maffioletti, moglie del centrocampista aquilotto Daniele Sciaudone. Marta è una ragazza di venticinque anni, studentessa di “Chimica e Tecnologia Farmaceutiche”: pungenti occhi scuri e un sorriso autentico; l’amore per gli animali e la passione per il cinema, di questo e di tanto altro abbiamo parlato in una piacevole chiacchierata, nella quale ci ha svelato alcuni particolari interessanti della sua lunga storia con Daniele e della loro quotidianità.
Partiamo dal principio: come vi siete conosciuti tu e Daniele?
“Ci siamo conosciuti dieci anni fa alla festa di compleanno di un nostro amico in comune a Bergamo: da lì mi ha invitata ad uscire e dopo un paio di mesi ci siamo fidanzati ufficialmente“.
Come ti ha conquistata?
“Sinceramente è stato talmente insistente che a un certo punto, quasi per sfinimento, ho accettato di uscire con lui: poi è stato un crescendo e mi ha conquistata con diverse prove, tra cui sorprese e tanti altri gesti carini, insomma a modo suo“.
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Cosa ti ha fatto innamorare di lui e cosa invece non sopporti?
“Sicuramente le due cose che mi hanno fatto innamorare di Daniele sono il suo bellissimo sorriso e il fatto che quando litighiamo io non riesco a rimanere arrabbiata per più di due secondi perché lui trova sempre un modo per farmi sorridere. La cosa che invece non sopporto è la sua testardaggine su alcune cose, anche se in realtà questo è anche un suo grande pregio perché è molto determinato e quello che vuole, ottiene. Però questo suo aspetto caratteriale alcune volte nella vita di coppia può creare qualche piccolo screzio“.
Daniele ti ha fatto una proposta di matrimonio spettacolare: ce la racconti?
“Ho ricevuto la proposta di matrimonio al Grand Canyon, sullo sky walk, la passerella in vetro che dà sull’immensa gola creata dal fiume Colorado: ad un certo punto Daniele si è inginocchiato e mi ha fatto la proposta. Ovviamente è stata una cosa molto particolare e non la dimenticherò mai“.
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Vi siete sposati a Bergamo, la vostra città di origine: un ricordo particolare di quel giorno?
“Dai preparativi della mattinata, all’ingresso in chiesa: questi sono stati per me gli attimi più emozionanti di tutta la giornata, anche se devo dire che è stato tutto molto bello, dal percorso della navata con mio papà all’arrivo all’altare. Ovviamente ricordo con piacere anche il divertimento della serata con i nostri amici, ma a livello emotivo quelli della preparazione e dell’arrivo in chiesa sono stati i momenti che non dimenticherò mai“.
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Vi siete trasferiti qui alla Spezia ormai da un anno: come vi trovate in riva al Golfo?
“Direi benissimo, anche perché rispecchia molto la nostra città che è Bergamo perché è piccola, concentrata e ben servita: c’è tutto quello che serve ed è a misura d’uomo, senza essere una grande città, che alle volte diventa troppo dispersiva“.
Conosci le altre fidanzate o mogli dei compagni di squadra di Daniele? Che rapporto c’è tra voi?
“Diciamo che l’anno scorso eravamo un po’ distaccate per diversi motivi: io sono arrivata qui a Gennaio e ci è voluto un po’ di tempo per conoscerci. Però ora ci siamo conosciute tutte un po’ meglio, anche perché più o meno siamo le stesse, quindi ora siamo più affiatate e ci vediamo spesso allo stadio e ci sentiamo durante la settimana“.
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L’amore per gli animali vi unisce: raccontaci come avete deciso allargare la famiglia con il vostro cane Mojito.
“Dal primo anno in cui siamo andati a convivere, abbiamo preso un coniglio nano: io non so stare senza animali, ne ho sempre avuti da quando sono piccola e li amo molto. Dopo tre anni non bastava più il nostro coniglietto e abbiamo voluto allargare la famiglia con un cane: ho dovuto convincere Daniele, che era un po’ più restio per il fatto dei continui spostamenti e viaggi per il suo lavoro e in più lui voleva un cane grande, mentre io ne preferivo uno più piccolo. Poi abbiamo conosciuto un’amica che aveva un maltese e abbiamo capito che era la razza giusta, sia per le dimensioni, sia per il carattere buono. Così abbiamo scelto Mojito: il 13 febbraio sono andata in negozio solo per dare un’occhiata e dopo cinque minuti mi sono innamorata e l’ho comprato“.
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Cosa vi piace fare nel tempo libero?
“Daniele ha una grande passione per il cinema: io non ero molto appassionata, ma lo sono diventata, quindi spesso andiamo al cinema la sera. Poi ci piace molto cucinare, quindi tante volte proviamo insieme nuove ricette, oppure guardare qualche serie in tv: diciamo che siamo molto casalinghi e ci piace molto la vita di coppia“.
Qual’è il viaggio più bello che avete fatto insieme?
“Sicuramente il viaggio di nozze, anche se ricordo molto volentieri anche quello negli Stati Uniti, nel quale c’è stata la proposta di matrimonio, quindi indimenticabile. Però il viaggio di nozze è stato davvero incredibile: siamo stati in Thailandia e alle Maldive; nella prima parte abbiamo visto una cultura completamente diversa dalla nostra e dopo il relax nel mare cristallino delle Maldive è stato veramente superlativo“.
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Nella quotidianità come descrivi Daniele come marito? Ti aiuta nelle faccende domestiche e in cucina?
“Diciamo che all’inizio era molto più partecipe: senza che io gli dicessi nulla, passava l’aspirapolvere, sistemava in casa, insomma si dava da fare. Ultimamente ha un po’ ceduto, ma devo dire che questa cosa non mi pesa per niente perché mi piace dedicarmi alla casa; comunque mi aiuta molto in cucina, porta fuori il cane e fa la spesa, diciamo che qualunque cosa io gli chieda, cerca di farla“.
Qual è il tuo rapporto con il calcio? Vai allo stadio a vedere le partite o preferisci seguirle in televisione?
“Diciamo che prima di conoscere Daniele non seguivo per niente il calcio, poi, piano piano, mi sono appassionata e lo seguo volentieri. Quando lo Spezia gioca in casa, vado sempre allo stadio e quando posso anche in trasferta: diciamo che all’inizio magari seguivo le partite perché giocava Daniele, ma senza capire un granché, invece ora guardo le partite anche se lui non gioca e mi piace, anche perché capisco molto di più“.
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Dai consigli ad Daniele per quanto concerne il suo lavoro? Se si, lui li accetta?
“Consigli tecnici no, perché ovviamente non ho le competenze adeguate; però a livello emotivo si. Quando magari una partita non va come lui avrebbe voluto io cerco di sdrammatizzare la situazione o lo incoraggio quando serve. Ovviamente ci sono i momenti giusti in cui intervenire, visto che subito dopo la partita solitamente Daniele non vuole sentire nessuno: bisogna cercare di capire quando se ne può parlare, magari dopo un paio di giorni ne parli tranquillamente, mentre al momento si rischia anche di litigare“.
Cosa ti senti di augurare a Daniele per la sua carriera?
“Innanzitutto gli auguro di realizzare il suo più grande sogno, cioè di arrivare a giocare in serie A. Poi non posso che sperare le cose migliori per lui, che riesca ad avere tutto quello che desidera e che stia bene, perché se sta bene lui, stiamo bene tutti“.
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Un ringraziamento particolare a Marta Maffioletti per la disponibilità e la cortesia dimostrate.
