[ot-caption title=”Pablo Granoche – Foto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/02/Granoche.jpg”]
Forse a tutto avremmo creduto, un paio di mesi fa, tranne che il diablo Granoche, a questo punto della stagione, sarebbe stato il terminale offensivo unico, e pure in gran spolvero, della truppa di Mimmo Di Carlo.
Cause di forza maggiore hanno voluto cosi, vedi l’infortunio di Nenè e l’allungamento dei tempi utili per essere a disposizione del mister, che coinvolgono il neo acquisto Niccolò Giannetti.
Scalpita, l’attaccante ex Cagliari, ma la parola d’ordine è prudenza, per non rischiare di rovinare il prosieguo della stagione.
Granoche, questo Granoche, ha un merito anche in questa scelta.
L’arrivo del diablo in riva al golfo destò qualche motivo di perplessità nella piazza e non certo per le qualità e la carriera dell’attaccante uruguayano, quanto per le sue condizioni fisiche, a settembre cosi lontane dall’essere anche solo accettabili ed idonee a far male fin da subito alle difese avversarie.
Ci ha messo forse qualche settimana di troppo di rodaggio, l’attaccante ex Modena, ma man mano che i minuti trascorsi in campo aumentavano, è aumentata anche la sua condizione atletica, agevolata dalla fiducia di qualche gol ritrovato e dall’esperienza tipica di un bomber che è sempre stato di razza, ovunque abbia giocato.
Sabato, contro il Trapani, toccherà ancora a lui reggere il peso dell’attacco aquilotto, supportato da un Fabbrini già perfettamente a suo agio tra le mattonelle di fascia del “Picco“, ed un Piccolo che si giocherà probabilmente fino all’ultimo il posto con Mastinu.
Un Piccolo che, una volta recuperato in pieno, fungerà da manna per tutti, anche per Granoche, cosi come è successo con l’inserimento di Fabbrini.
In un tessuto tattico assolutamente dipendente, per funzionare al meglio, da gente abile nell’uno contro uno, gente con gamba, velocità e personalità nell’accettare le sfide in ogni zona del campo.
In attesa dunque di Giannetti, ormai destinato a sbocciare solo alle porte della primavera, tiriamo un sospiro di sollievo per questo Granoche, per questi gol ritrovati, per questo cinismo da consolidare, da procrastinare il più a lungo possibile.