[ot-caption title=”Mimmo Di Carlo – Foto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/03/Mimmo-Di-Carlo.jpg”]
Nella storia, la piccolissima Carpi ha battuto lo Spezia 11 volte, contro le 4 affermazioni degli aquilotti.
Una specie di bestia nera, indigesta soprattutto negli ultimi anni, mentre il resto è storia di tanta serie C – l’attuale Lega Pro – ma ancor più da battaglia.
Fare risultato a Carpi, contro una squadra che non pare in salute come qualche settimana fa, potrebbe significare molto, visti poi gli scontri diretti che si susseguiranno quasi senza sosta nei prossimi turni.
Basti pensare che lo Spezia, nel prossimo turno, affronterà l’Avellino al “Picco” mentre sugli altri campi le sue dirette concorrenti ai Play Off si toglieranno punti preziosi dentro scontri diretti che promettono scintille. Ecco perché molto del nostro destino è adesso nelle nostre mani, prima che arrivino gli sconti diretti che ci vedranno protagonisti in prima persona, quando apriremo le porte alla primavera.
La rabbia positiva di mister Di Carlo, mostrata non ultimo nella conferenza stampa post partita dell’altra sera ed intenzionata a fare quadrato contro ogni polemica proveniente dall’esterno, deve tramutarsi in punti esterni importanti, alla stregua di quella meravigliosa rincorsa avvenuta lo scorso anno; allora fu proprio questo dettaglio a fare la differenza, prima che un lieve calo finale dovuto anche a qualche infortunio di troppo nel momento clou, arrestasse in parte il cammino.
C’è da recuperare quel cinismo, quella stessa cura dei dettagli che permetteva ai piedi buoni aquilotti di avere la meglio, sul lungo andare, dei match fuori casa, quando pazientemente si aspettava il momento migliore per l’accelerata conclusiva, per il colpo del Ko arrivato spesso dai centrocampisti.
Possibilmente, lo Spezia di adesso pare avere più fisicità e più tecnica ancora di quella squadra, dopo gli arrivi di Djokovic e Fabbrini.
Non resta che recuperare due giocatori come Piccolo e Sciaudone che furono senza dubbio attori protagonisti nel miglior momento della scorsa stagione.
A questo proposito, Sciaudone, come Errasti, paiono in vantaggio per due maglie da titolari nel centrocampo aquilotto, dopo il turno di riposo contro l’Ascoli.
Nella zona nevralgica del campo c’è abbondanza ed è, questo, un altro fattore che può e che deve pesare.
