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Dopo la sconfitta di Carpi, lo Spezia torna in campo per affrontare l’Avellino nelle trentesima giornata del campionato cadetto. Gli irpini arrivano alla gara del “Picco” dalla pesante disfatta casalinga contro il Perugia: vietato perĂ² farsi ingannare dall’ultimo risultato negativo degli uomini di Novellino, vista la lunga striscia positiva di ben nove risultati utili consecutivi inanellata fino alla scorsa giornata. L’Avellino, al dodicesimo posto in classifica, è infatti vicino alla zona play off e la gara di domani sarĂ importante per questa rincorsa; sarĂ anche la gara degli ex Ardemagni e Moretti, al ritorno in riva al Golfo dopo le rispettive esperienze in maglia bianca non molto positive per motivi differenti. Lo Spezia di Di Carlo, sceso al decimo posto in classifica dopo le due sconfitte in trasferta contro Novara e Carpi, è chiamato a riprendere la giusta marcia tra le mura amiche per poter tornare a lottare in zona play off.
Quest’oggi il tecnico bianco ha parlato nella consueta conferenza stampa pre gara presso la Sala Polifunzionale del C.S. “Bruno Ferdeghini”, analizzando le condizioni della sua squadra e tutti i temi cruciali del match in programma domani pomeriggio allo stadio “Alberto Picco”.
Qual è la condizione fisica della squadra?
“Barbato e Crocchianti stanno iniziando a lavorare sul campo; Nenè tornerĂ la settimana prossima. Mentre posso dire con gioia che Giannetti ha iniziato a lavorare in campo giĂ da quattro giorni, quindi sono positivo per la sua situazione”.
La sconfitta di Carpi come è stata presa dalla squadra?
“Carpi ormai è un capitolo chiuso: noi abbiamo avuto cinque occasioni, loro due e hanno portato a casa i tre punti . Abbiamo fatto la partita noi, ma la vittoria è andata ai nostri avversari: ci vuole piĂ¹ attenzione ai particolari per fare buone parttite. Capisco la rabbia dei nostri tifosi e li rispetto, per questo dobbiamo andare in campo con piĂ¹ decisione perchĂ© sta a noi trascinare loro. Ci sono ancora molte partite da giocare e dobbiamo lottare per conquistare piĂ¹ punti possibile”.
Quale differenza fa avere o non avere Fabbrini in campo?
“Fabbrini mette in apprensione tutte le difese facendo saltare gli schemi con dribbling secchi: deve giocare bene tutta la squadra altrimenti lui non puĂ² fare la differenza da solo; tutti devono dare qualcosa in piĂ¹ per ottenere il risultato”.
Cosa dĂ in piĂ¹ il “Picco” alla sua squadra?
“I nostri tifosi ci danno il calore e il sostegno: questo fa la differenza, un esempio lampante sono i sei gol segnati dal Barcellona in casa nella partita di Champions. Domani ci vorranno qualitĂ e furore agonistico e dovremmo essere bravi a riscattarci per la sconfitta immeritata di Carpi. Dobbiamo fare piĂ¹ punti possibili senza guardare la classifica in questo momento”.
Ci puĂ² essere il rischio di dare per scontato una partita così, visto che l’Avellino ha due squalificati e viene  da una pesante sconfitta?
“No, sarebbe un errore clamoroso: conosco i miei uomini e so che quando si arriva da una sconfitta si deve guardare soprattutto se stessi con la voglia di sovrastare gli avversari producendo un gioco di qualitĂ per cercare di vincere”.
Quali sono le condizioni del centrocampo?
“Se guardiamo la partita di Ascoli non si poteva dire nulla. Per quanto riguarda Djokovic, a Carpi ha voluto giocare nonostante le sue condizione non fossero ottimali. Per quanto riguarda gli altri magari è mancata l’attenzione in mediana: si resetta e si riparte, questo è il diktat da ora in poi”.
Giudizio su questa prima parte di stagione?
“I giudizi si fanno a fine stagione: per ora la classifica ci dice che dobbiamo correre e ci sono ancora tante partite per farlo. Ognuno di noi deve lavorare sulle piccole cose e tutti insieme riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo; con serenitĂ e fiducia sono certo che poteremmo migliorare molto”.
Che Avellino si aspetta domani?
“Mi aspetto un Avellino arrabbiato dopo il 5-0, ma siamo arrabbiati anche noi: mi aspetto grande vigore agonistico da parte nostra. Novellino ha cambiato molto questa squadra portandoli in alto, rispetto a dove si trovavano. Nella gara di domani serviranno qualitĂ del gioco e furore agonistico per scardinare la difesa avversaria”.
Come pensa di affrontare l’Avellino a livello di modulo?
“Questa settimana provato anche il 3-4-3 cercando di trovare anche altre soluzioni per il futuro, ma ho giocatori molto duttili in grado di poter fare diversi moduli, anche se i fattori che contano di piĂ¹ sono l’atteggiamento, il cuore e la voglia di sacrificarsi per arrivare all’obiettivo dei tre punti. Qualcuno dei centrocampisti non è ancora al 100%, ma per fine Marzo sono certo che tutti saranno al meglio”.
“Per rimanere aggrappati al gruppo play off” – ha concluso Di Carlo – “Dobbiamo iniziare a vincere e mettere in fila una serie di risultati positivi guardando le piccole cose e non perdendo tempo a concentrarsi sulle grandi cose che possono solamente togliere forze”.