[ot-caption title=”Diego Fabbrini – Foto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/05/Fabbrini-2.jpg”]
Terminano al “Vigorito” le speranze play off dello Spezia: gli uomini di Mimmo Di Carlo, dopo aver subito il micidiale 2-0 in tre minuti nel primo tempo, reagiscono nella ripresa, segnando un gol, ma non riescono ad andare oltre.
Al 4′ sono subito gli aquilotti a rendersi pericolosi sugli sviluppi di un calcio piazzato: Djokovic mette in mezzo, la difesa locale devia al centro dell’area, ma Vignali non inquadra la porta. Dieci minuti più tardi risponde il Benevento con un insidioso tiro dalla distanza di Lopez, sul quale Chichizola non è perfetto e blocca la sfera indietreggiando sulla linea di porta. Al 19′ Djokovic atterra Eramo in area di rigore e l’arbitro concede il calcio di rigore; Ceravolo sul dischetto si trova a fare i conti con l’ottima reattività di Cichizola, pronto a deviare in corner il penalty.
Ma i giallorossi non mollano e due giri di lancette più tardi passano in vantaggio grazie all’ottimo colpo di testa di Ceravolo, lesto ad eludere la marcatura di Valentini e Vignali. Al 25′ è micidiale l’uno due degli uomini di Baroni: Puscas porta palla per vie centrali e, giunto al limite dell’area, batte Chichizola con una violenta e precisa conclusione. Lo Spezia, colpito negativamente dal doppio vantaggio dei campani, non riesce a regire; solo al 44′ Giannetti libera a rimorchio Ceccaroni, ma Cragno neutralizza facilmente il tiro del numero 6 bianco.
La ripresa inizia con lo Spezia subito in avanti: al 50′ Giannetti prova il cross basso, deviato in corner da Lucioni. Tre minuti più tardi è Fabbrini a tentare la conclusione dalla distanza, ma la difesa giallorossa indirizza in calcio d’angolo.
Continuano a spingere gli ospiti e al 62′ Mastinu fa partire un bellissimo cross teso dalla destra, sul quale Giannetti non arriva per un soffio. Passano sette minuti e i bianchi riaprono la partita grazie al bolide dalla distanza del neo entrato Nenè.
Al 73′ Cragno blinda la sua porta deviando in corner il pericoloso tiro cross di Mastinu. Il Benevento risponde con il tiro di Eramo, alto sulla traversa. Nonostante l’inferiorità numerica, gli aquilotti continuano a provarci: all’84’ è ancora Mastinu a tentare la conclusione a rete, ma Cragno blocca in tuffo.
Dopo questa partita, ecco i nostri TOP & FLOP.
TOP BENEVENTO: CERAVOLO. L’esperto attaccante giallorosso si dimostra giocatore decisivo e letale. Dopo aver fallito un calcio di rigore,il numero 9 campano, si riscatta immediatamente segnando un gran gol di testa, importante crocevia della partita. Continua per tutto il primo tempo a creare spazi per i compagni di reparto e a svariare per tutto il fronte offensivo. Nella ripresa, complice la buona prestazione dello Spezia, si vede meno il suo lavoro.
TOP BENEVENTO: CHIBSAH. Il centrocampista dei campani ripete l’ottima prestazione del girone di andata, giocando una partita a tutto campo. In particolar modo nella prima frazione di gioco, il suo moto continuo, garantisce alle streghe il costante raddoppio sui portatori di palla. Nel finale di gara, ha ancora la forza di tentare la progressione a rete a Chichizola è bravo ad intercettare la sfera, evitando così il terzo gol.
TOP SPEZIA: FABBRINI. L’attaccante bianco ci prova per tutta la partita: le sue continue accelerazioni e i cambi di passo, mettono in costante difficoltà la difesa avversaria. Il numero 21 aquilotto prova in più di un’occasione anche la conclusione da fuori, ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Nell’assalto finale si sacrifica nella ricerca del pallone lontano dalla porta ed è uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca.
TOP SPEZIA: TERZI. Il capitano si dimostra un vero leader anche nella partita più difficile è importante del campionato. Con chiusure pulite e un tempismo davvero impeccabile, guida la retroguardia aquilotta, elevandosi a baluardo nei minuti finale quando, con tutta la squadra proiettata in avanti, riesce ad arginare da solo un paio di pericolose ripartenza avversarie.
FLOP SPEZIA: DJOKOVIC. Il centrocampista croato inizia in maniera troppo timida un match fondamentale. Il suo approccio non positivo costa molto caro: a 19′, il numero 14 bianco, perde il senso della posizione e non si rende conto della presenza di Eramo, causando un ingenuo calcio di rigore. Il suo prosieguo, probabilmente condizionato da questo episodio, non si rivela dei migliori. Viene infatti sostituito da Di Carlo dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa.
