Oggi allo Spezia Store – Granoche prepara una nuova battaglia, Chichizola emozione e saluti

|

|

[ot-caption title=”Chichizola e GranocheFoto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/05/Chichi-e-Granoche.jpg”]

Questo pomeriggio presso lo Spezia Store di Via del Torretto è avvenuta la consegna del premio “Aquilotto Reale” offerto da Spienergy spa e creato dai ragazzi del centro socioeducativo polivalente A.S.S.O di Cuori. Il giocatore scelto dai tifosi in questa stagione è stato Pablo Granoche, l’attaccante più prolifico della rosa spezzina.
Presente all’evento anche l’estremo difensore bianco, Leandro Chichizola, ormai pronto all’addio dopo tre stagioni da vero protagonista in riva al Golfo dei Poeti.

Dopo il bagno di folla e le firme di autografi ai numerosi tifosi accorsi all’evento, “El DiabloGranoche ha parlato con i giornalisti presenti, analizzando il suo rendimento in questo campionato:
È un premio che mi riempie di soddisfazione perché vuol dire che è stata una stagione fantastica” – ha esordito Granoche – “Un grazie particolare va ai tifosi che mi hanno sostenuto durante tutta la stagione e mi sono stati vicino“.

La stagione purtroppo non è finita al meglio con la sconfitta nel preliminare dei play off a Benevento.
Dare un giudizio ad una stagione per una sola partita non è obiettivo. Io posso dire che abbiamo avuto un campionato complicato, in cui tante partite sono state falsate da errori arbitrali. Sono certo che, con una classifica diversa, si potevano affrontare il play off in un’altra maniera e questa è la cosa che mi dispiace di più“.

Ti senti il leader di questa squadra?
A 33 anni devi cercare di dare l’esempio, c’è già chi fa il leader in questa squadra: Terzi, Migliore, Pulzetti, Piccolo, sono tutti giocatori che erano qui prima di me e io ho solo cercato di entrare in questa squadra con umiltà, rispettando gli altri“.

Ti aspettavi di poter raggiungere una condizione fisica così buona, vista la preparazione particolare fatta prima di questo campionato?
Ero molto fiducioso e sono stato felice di aver raggiunto la condizione che mi ha permesso di fare così bene; mi dispiace solo per l’ultimo periodo in cui ho reso meno rispetto ai mesi scorsi. Comunque devo dire che è stata un’annata molto positiva per me a livello realizzativo e non posso che gioire per questo“.

Anche Leo Chichizola ha dato un suo personale giudizio sulla stagione appena conclusa, probabilmente l’ultima in maglia bianca:
E’ stata una bella stagione, anche se con alti e bassi: ai play off purtroppo siamo usciti, ma siamo andati a giocare in Coppa Italia con il Napoli e abbiamo eliminato due squadre di serie A sempre durante la Tim Cup. In questo momento provo un po’ di amarezza per non aver portato in serie A lo Spezia, ma la cadetteria è un campionato difficile e purtroppo ci poteva stare questo finale“.

Dopo aver giocato più di 140 partite con questa maglia ho fatto più esperienza e di questo devo ringraziare anche i miei compagni” – ha continuato Chichizola – “Qui allo Spezia sono cresciuto molto e sono felicissimo di aver avuto questa opportunità, la mia prima in Europa e lontano dalla mia famiglia“.

Nominiamo tre squadre, forse le tre partite più importanti per te in questa stagione: Palermo, Entella e Trapani:
Sono state grandi partite in cui sono riuscito a fare bene per la squadra, ma ricordiamoci sempre che i risultati vengono per il lavoro di squadra, quindi devo sempre ringraziare anche i mie compagni“.

Ti aspettavi l’ovazione nell’ultima partita in casa contro il Pisa o magari pensavi di tornare al “Picco” nella semifinale play off per il saluto ai tifosi?
Sinceramente mi aspettavo di tornare al “Picco”; quella contro il Pisa è stata una delle partite più difficile che ho giocato in casa. Non mi aspettavo nulla di più dai tifosi: mi hanno sempre sostenuto e dimostrato il loro affetto, quindi non posso che ringraziarli per tutto“.

In questi tre anni allo Spezia hai avuto come preparatore Maurizio Rollandi: quanto sei cresciuto con lui?
Non posso che ringraziare Rollandi per tutti i suoi insegnamenti. Lui è stato il mio “grande allenatore”, ma anche il mio psicologo nei momenti importanti del mio percorso qui. Oltre ad aver avuto due grandi mister come Nenad Bjelica e Mimmo Di Carlo, io ho avuto il mio personale allenatore e a lui va un grazie speciale per tutto quello che ha fatto per me“.

Forse durante questi anni hanno avuto qualche rimpianto al River Plate, dopo il tuo addio:
Può essere, non so. Si dice che quando non si hanno più le cose se ne capisce il vero valore, forse è accaduto proprio questo“.

Giulia Lorenzini
Giulia Lorenzini
Nata a La Spezia, diplomata al Liceo Classico, giornalista pubblicista. Collabora con tuttob.com, prima dell'esperienza televisiva a Sportitalia e quella con la conduzione di uno spazio nella trasmissione Assist Show su Primo Canale. Collaboratrice del Secolo XIX online per la sezione eventi, è redattrice di SpeziaCalcioNews dal 2014.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!

Ultimi articoli

News Italpress

Altri Articoli
Correlati

La vigilia – Cresce l’attesa, verso i diecimila già con il biglietto, tifosi oggi a Follo

Alla vigilia di quella che sarà la gara più...

Il Sondaggio – Vota i tre migliori di Cosenza-Spezia

Proseguiamo gli appuntamenti con il nostro sondaggio relativo all'ultima...

Le Interviste – D’Angelo: “C’è rammarico per aver creato tanto, ma pensiamo a vincere venerdì”

Dopo il pareggio per 2-2 al "Marulla" contro il...

Il PAGELLONE di Cosenza-Spezia – Elia da antologia, Pio fa tanto, mancano le stoccate decisive

ZOET 6 - Altro pomeriggio non certo di straordinari,...
P