L’ora delle responsabilità e dei nomi “pesanti”

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[ot-caption title=”Granoche e Marilungo festeggiano, sotto la FerroviaFoto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/10/Esultanza-al-gol-di-Masi.jpg”]

Il recupero dell’estremo difensore Di Gennaro è certamente una notizia in casa Spezia, alla vigilia del delicato match contro il Cittadella; delicato, come lo saranno tutti gli incontri casalinghi da qui in avanti, se non si troverà una quadra anche in trasferta.

Il giovane Saloni, dopo essere stato protagonista di spunti positivi e negativi, potrà tornare al suo naturale percorso di crescita, a meno di ulteriori intoppi fisici da parte del portiere scuola Inter.
Di Gennaro sarà solo il primo di una serie di giocatori che dovranno tirare fuori quel qualcosa in più per spingere i bianchi il più lontano possibile da quell’orlo pericoloso della classifica.

Per quanto lungo sia ancora il cammino, infatti, a livello psicologico sarebbe di fondamentale importanza mantenere una serenità di fondo nel lavoro quotidiano, quella venuta un pò meno questa settimana, per intenderci, dopo gli spregevoli attacchi social condannati duramente dal club di via Melara. Attacchi che provengono da lontano, rispetto al tifo organizzato aquilotto.

E’ l’ora di Terzi, di Giani, di Capelli, di Lopez, di Giorgi, di Bolzoni, di Granoche, di Marilungo, di Gilardino. C’è bisogno della loro esperienza, del loro carisma, della qualità che può e deve essere determinante in questa categoria nel lungo andare, e soprattutto nei momenti topici.
Chissà che non sia arrivato anche il momento, da parte di mister Gallo, di dare una scossa in questo senso, lanciando dal primo minuto un tridente Marlilungo – Granoche – Gilardino, tutti insieme da subito, per dare un segnale tecnico e mentale ben preciso a tutti, avversari compresi.

Dare a loro le chiavi della partita di domani, buttandola senza mezzi termini sulla qualità e sulla personalità di giocatori che, ognuno con diverse caratteristiche, possono far male in ogni momento, che hanno “nome” e devono farlo pesare sul rettangolo verde, tra le mura amiche, in un momento per forza di cose complicato.
Il 4-3-1-2 potrebbe essere ancora il modulo di riferimento iniziale, l’ideale forse per coprire nel miglior modo possibile i tre davanti, un buon mix tra equilibrio ed imprevedibilità, copertura degli spazi dietro e peso davanti.

Lo Spezia ha bisogno di scrollarsi, di compiere uno step di personalità.
E’ l’ora che i giocatori dal pedigree importante buttino fuori il petto, e portino fiducia.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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