Il PAGELLONE di Empoli-Spezia – Tutti sopra la sufficienza, tranne l’arbitro

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[ot-caption title=”Applausi finali verso la curvaFoto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/11/Applausi-finali.jpg”]

DI GENNARO – 6,5  Paratona su Caputo nel primo tempo, anche se poi si scopre essere avvenuta a gioco fermo. Resta il riflesso. Molto bravo su Donnarumma, quando toglie da sotto la traversa una palla velenosa. Trasmette sicurezza anche nella ripresa, probabilmente esente da colpe sulla punizione di Pasqual che porta al pareggio dei toscani.

DE COL – 6,5  Al quarto d’ora una sua progressione di cinquanta metri palla al piede, portata a conclusione con parabola velenosa a centro area è una delle cose più belle del match. Sale e scende con buona continuità e sempre con ottima gamba, puntuale nelle diagonali difensive e nel gioco aereo, in cui dà manforte preziosissima ai difensori centrali aquilotti sui numerosi traversoni dalla destra della squadra di casa.

TERZI – 7  Non è probabilmente tirato a lucido come nelle scorse stagioni, ma nella gara più difficile sfodera esperienza e personalità, tempismo e gioco “sporco”, tutto ciò che occorre per tenere a bada Caputo, l’attaccante più in forma della Cadetteria. Nel finale, pur affaticato, mette pezze ovunque all’interno dell’area di rigore.

GIANI – 6,5  Caputo e Donnarumma gli svolazzano intorno come le peggiori zanzare della stagione calda, ma non si scompone, anzi primeggia su tante palle aeree e mette dinamismo e velocità al fianco di capitan Terzi. L’esperienza, come la calma, non gli mancano, legge bene le azioni offensive avversarie ed è perciò attento nei posizionamenti, anche nelle azioni più concitate sceglie spesso la mattonella giusta per sbrogliare.

LOPEZ – 6,5 Generosità e proposizione non mancano neanche oggi, su un campo difficile. Il dialogo con Pessina è maturo al punto giusto, difende con grande intensità, talvolta pecca in nervosismo, ma alza la voce ed il livello della tempra agonistica di tutta la squadra. E ciò è essenziale in questo momento, per stare in linea di galleggiamento anche su un piano caratteriale.

BOLZONI – 6,5  Gara di sacrificio, sarà si e no al 60% della condizione. Dopo un primo tempo in cui fatica a fare da schermo alla difesa e a dare i giusti tempi al possesso palla, nella ripresa, con le unghie, risulta prezioso nello sporcare le linee di passaggio dei padroni di casa. Anche grazie a lui Caputo e Donnarumma non hanno una quantità sufficiente di palle giocabili.

MAGGIORE – 6  Primo tempo in ombra, quando il gioco pare passargli intorno senza toccarlo mai. Cresce in intensità nella ripresa, quando trova il suo gioco migliore, palla a terra e due tocchi. Da lui ci aspettiamo un altro step..

PESSINA – 6,5  Lo step che per ora manca a Maggiore, Pessina lo sta sperimentando, sebbene a spizzichi e bocconi. In alcuni frangenti la sua intelligenza tattica e la sua tecnica sono oro colato nel centrocampo a tre aquilotto. Tocca tanti palloni, ne sbaglia ancora qualcuno di troppo, ma quando riesce a dialogare con Lopez e Mastinu fa intravedere lampi di classe cristallina. Manca, a lui come ad altri centrocampisti in rosa, la stoccata, la progressione palla al piede. Quella si paga al mercato, a caro prezzo.

MASTINU – 7  Un voto in più per il gol che sblocca il match, un sinistro velenoso, improvviso e chirurgico sul quale nulla può l’estremo empolese. Il lampo migliore di un pomeriggio di pioggia, quello che stava regalando allo Spezia tre punti d’oro. Per il resto, i soliti difettucci in dinamismo e velocità che limitano un talento puro.

MARILUNGO – 6,5  A volte pare una scheggia impazzita sul fronte offensivo, è quello che accende la luce, che prova le giocate uno contro uno e le triangolazioni incisive. Pecca in continuità, vittima anche lui di una condizione fisica non ancora ottimale, ma nel reparto offensivo aquilotto è elemento imprescindibile, in questo momento.

FORTE – 6  Una gara ricca di “vorrei ma non posso”, costretto spesso a giocare spalle alla porta. Sostituisce Granoche, cerca costantemente il primo pressing, lotta su tutti i palloni e riesce in qualche momento importante a far salire la squadra. Non ha l’occasione per fare la voce grossa in area di rigore, gli mancano i rifornimenti giusti.

VIGNALI – 6  Entra al posto di Mastinu per dare freschezza e fisicità al centrocampo, mette sostanza e il giusto livello di pressione sui centrocampisti locali.

CAPELLI – 6  Il suo ingresso coincide col passaggio a tre nel reparto difensivo, non si fa trovare impreparato negli ultimi concitati minuti di gara, quando la stanchezza iniziava a farsi sentire non solo in capitan Terzi.

SOLERIS.V.

Mister GALLO 7  Prepara una partita saggia, accorta, dove lo Spezia preferisce giocare corto e non perdere mai le distanze. In questa categoria è importante saper dosare energie preziose, e quel tipo di gioco è essenziale in questo Spezia a corto di condizione in diversi suoi elementi. Per poco Mastinu non gli regala tre punti che avrebbero potuto avere il significato della svolta. Chissà che non la sia lo stesso, perché questo è un punto pesante, che rafforza morale e convinzione in un gruppo che ne aveva assoluto bisogno.

Arbitro ILLUZZI 5  Si inventa il fallo di mano di Pessina al limite dell’area che porta al pareggio di Pasqual, in un momento in cui lo Spezia dava l’impressione di saper soffrire il giusto per portare a termine una missione importantissima. Vede quello che non c’è, fidandosi di una semplice protesta, ed è un errore marchiano. A questo, si accompagna tutto un secondo tempo di puro stampo casalingo, che lo Spezia non meritava. Peccato.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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