[ot-caption title=”Il gol del pari di Claudio Terzi – Foto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2018/01/Gol-Terzi.jpg”]
Un incidente di percorso, la tradizionale battuta d’arresto che per la legge dei grandi numeri, dopo 5 giornate senza sconfitta, deve prima o poi arrivare.
Guarda caso, il nostro giustiziere, si chiama ancora una volta Carpi, ormai vero e proprio incubo per gli aquilotti, che quando vedono quei colori si sciolgono come neve al sole.
In realtà non è stato così, perché il pari senza dubbio sarebbe stato il risultato più giusto, ma la squadra, dopo un primo tempo comunque di livello, pare avere sofferto troppo la fisicità avversaria, finendo per lasciarsi sfuggire di mano la partita proprio a causa di un contrasto perso in mezzo al campo.
Il tutto in una giornata in cui gli aquilotti sono parsi particolarmente sotto tono e carenti di quella brillantezza che ha fatto da protagonista nel bel filotto dei 5 risultati utili consecutivi.
Ad ogni modo, giustamente mister Gallo nel post-gara ha esortato tutti a non fare della sconfitta di Carpi un dramma, perché qualche partita storta deve essere messa in preventivo, dispiace debba però sempre andare storta contro gli emiliani, che nel doppio confronto Picco–Cabassi raccolgono 6 punti.
Paradossalmente si potrebbe pensare che lo stop del Cabassi possa in qualche modo fare bene all’ambiente per riportare tutti con i piedi per terra, qualora ci fosse stato qualcuno che si fosse alzato dal suolo, perché durante la settimana le pressioni alla squadra sono state davvero molte, nonostante fossero più che legittime.
Ci si aspettava comunque una partita simile, è vero non con così tanti gol, ma con un Carpi ben compatto e organizzato dietro, pronto a finalizzare i contropiede su lanci lunghi, di fronte ad uno Spezia determinato a fare la partita.
Purtroppo il gol decisivo del 2-1 è proprio figlio di un contropiede, scatenato, su palla persa in uscita, da un Mbakogu straripante, che nel primo tempo sfiora il gol in rovesciata, mette a segno il pareggio e serve l’assist del vantaggio nella ripresa: è lui il vero mattatore delle aquile.
Dovesse trovare questa continuità, sarebbe senza dubbio un giocatore da altri palcoscenici.
Pensiamo dunque che la prima trasferta del 2018 sia un semplice incidente di percorso, un piccolo passo falso e non una costante, come durante quel buio periodo lontano da casa del girone d’andata, in cui lasciare il Picco pareva dirigersi al patibolo.
Quella di Carpi è una sconfitta che non deve comunque condizionare quanto di buono fatto in queste ultime settimane, anche se ora per mister Gallo non verranno in soccorso le gradinate del Picco, ma per rifarsi dovrà superare un altro banco di prova, difficile e soprattutto lontano da casa: la trasferta di Chiavari, anch’essa in un campo particolarmente ostile in cui le aquile, in Serie B non hanno mai vinto (solo una volta lo Spezia è riuscito ad espugnare il Comunale di Chiavari, nel 2012 in Coppa Italia Lega Pro).
Considerando il fallimento del Cabassi, è giunto il momento di provare a sfatare l’ennesimo tabù, sperando che rimanere in Liguria, a due passi da casa, possa fare sentir meno la nostalgia e la lontananza del Picco agli uomini di mister Gallo, particolarmente affezionati in termini di risultati al loro stadio.
