[ot-caption title=”Guido Marilungo – Foto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2018/01/Marilungo.jpg”]
Fabio Gallo è un uomo solo al comando del gruppo; può sembrare un’affermazione negativa, ma non la è.
Gli ultimi giorni di mercato hanno rinfocolato lo spirito di una piazza che si è sentita più forte, rinfrancata per altro da quella striscia positiva pre e post pausa che ha portato le aquile nelle parti nobili della classifica.
Il problema, proprio ai fini della graduatoria, è che si può volare o tornare ad altezze normali alla velocità della luce, e se è vero che contro Parma e Palermo gli uomini di Gallo hanno fornito due ottime prestazioni, è anche vero che sono stati raccolti due punti; due punti che ora non danno sostanza, dopo la sconfitta di Carpi, la trasferta in cui molti auspicavano la rottura di un tabù e la conferma di una squadra in crescita.
L’altalena delle emozioni, le amarezze momentanee del popolo bianco, si spiegano così.
Questa è la nostra storia recente, un continuo studio per volare davvero in alto, senza riuscirci mai fino in fondo.
Che, si noti bene, non vuol dire andar male, anzi, lo Spezia è pur sempre l’unica formazione ad aver disputato continuamente i Play Off a maggio, nelle ultime stagioni.
La soddisfazione è questa, la sensazione di volare davvero è un’altra, è quella che cerchiamo continuamente ogni qual volta siamo sul punto di fare il salto di qualità.
Fabio Gallo, dicevamo, è “uomo solo” in questo momento. Nel contesto di un ambiente che decide anche legittimamente di puntare ad obiettivi più importanti della dichiarata quota salvezza, il tecnico aquilotto predica calma, lucidità, pazienza.
E’ una squadra solida la sua, nonostante i due gol presi a Carpi arrivati dopo un mare di minuti passati a non subire gol; il dato che non convince è quello certamente relativo ai gol realizzati, che si lega inevitabilmente al rendimento del reparto d’attacco.
A parte il mese di dicembre in cui a turno gli attaccanti hanno portato i tre punti, nel computo generale di una stagione sono troppo pochi i gol realizzati, il loro peso, la loro brillantezza.
Questione di caratteristiche, di malanni vari, di carte d’identità, del sistema di gioco di inizio anno, e quant’altro.
L’infortunio di Gilardino, attaccante la cui sola presenza in campo può essere fondamentale se accompagnata da una sufficiente condizione atletica, ha lasciato tutti improvvisamente più “soli”, non solo Fabio Gallo, proprio alla vigilia di un match da esorcizzare, in cui esordiva anche Luca Mora, in cui contavamo di gettare nella mischia, quindi, tutto il nostro peso massimo.
Occorrerà probabilmente un mese o poco più, prima che il campione del Mondo possa rientrare a pieno regime in campo, a questo punto una domanda sorge spontanea: la società avrà tempo e modo di operare un rinforzo in attacco?
La discontinuità di Marilungo, l’evanescenza in zona gol di Granoche, i dubbi sulle reali qualità da “bomber” di razza di Forte, l’infortunio e l’incognita legata alla futura condizione atletica di Gilardino, potrebbero indurre il D.S. Andrissi ad adoperarsi in un ultimo sforzo.
Cinque mesi di campionato e risposte ancora al di sotto delle aspettative, per il nostro attacco.
Non è certo semplice, a questo punto del mercato, trovare un rinforzo in grado di dare alternative, potenza, velocità e gol al reparto, qualcuno in grado di “strappare” una partita, con caratteristiche magari diverse rispetto ai nostri attuali protagonisti.
Una cosa è la necessità, un’altra cosa sarà l’opportunità..
