Il punto – Il pari dei centometristi e la sfortuna nel recupero..

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Dopo due trasferte da zero punti e tante, tantissime recriminazioni, a Perugia lo Spezia torna a far punti, paradossalmente nella gara più difficile delle tre.
Una gara giocata come sempre con il baricentro avanzato, cercando di limitare le avanzate avversarie, con quel marchio di fabbrica e quella mentalità che mister Marino ha da tempo “insegnato” ai suoi ragazzi.

Il “peccato originale” semmai è quel gol al primo tuffo che molto spesso complica maledettamente il cammino esterno, anche stavolta preso a difesa schierata e non in contropiede.
C’è quella buona parte di casualità in tutto questo, specie in un match come quello del “Curi” che i bianchi hanno interpretato molto bene in avvio anche dal punto di vista dell’attenzione difensiva.
Gran merito del vantaggio dei bianco-rossi umbri va ascritto in verità a Luca Vido, giovane talento scuola Atalanta, che addomestica un pallone non facile e lo nasconde a Terzi trovando il movimento giusto per il diagonale vincente..

Quel che piace nel dopo, è la solita voglia di giocare cercando le trame offensive, senza abbattersi per l’ennesimo svantaggio da recuperare, anche in questo si intravede una crescita che alla lunga potrebbe portare a ben altri risultati in campo esterno.
E se nel primo tempo si è fatta fatica a creare occasioni nitide, la ripresa ha mostrato il volto migliore di una squadra comunque orfana di Bidaoui e Galabinov la davanti, ma in grado di scatenare il duo dei centometristi Okereke Gyasi che castigano i grifoni, dopo un errore in ripartenza.

Proprio questo aspetto, la voglia del Perugia di provare a non chiudersi nella propria metà campo, è forse stata la chiave per il pari aquilotto, ottenuto con la tavola apparecchiata nel modo migliore per le caratteristiche dell’attacco spezzino.
Da li ne scaturiva una gara aperta che avrebbe potuto anche finire in altro modo, ma erano i portieri a salire in cattedra, specie Lamanna, miracoloso sulla deviazione ravvicinata di Verre.
Ma dalla parte opposta erano Pierini, Gyasi e Bartolomei a mettere i brividi al già infreddolito pubblico umbro.

Sin qui tutto bene, o quasi, sono gli ultimi minuti, quelli del recupero, a mandare in crisi il già menomato attacco spezzino, con l’infortunio che ha colpito David Okereke, uscito zoppicando dal terreno pesante del “Curi“.
Gli esami strumentali ci diranno di più, ma i segnali non sono buoni, e la botta al polpaccio per Galabinov è ancora da superare pienamente.
Inoltre il giudice sportivo non è stato clemente nei confronti di Bidaoui, confermandone le tre gare di stop.

Sarà quindi una settimana di passione verso una di quelle gare che vorresti affrontare al massimo delle possibilità, fisiche e di uomini, e che invece gioco forza affronterai rimaneggiato.
Ma le somme le tireremo alla vigilia del match, farlo ora è prematuro e azzardato..

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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