Il PAGELLONE dell’andata – PORTIERI E DIFESA

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LAMANNA – 5,5 Per lui un autunno negativo che ne compromette il voto generale, nonostante un ultimo mese e mezzo in netta ripresa.
Arrivato in riva al golfo per dare certezze ad una porta che, dopo l’addio di Chichizola, non ha trovato un custode in grado di portare punti e sicurezza a tutta la squadra.
Un curriculum che parla per lui, eppure è vittima, con continuità, di una serie di piccoli o grandi errori che gli costano molto in termini di fiducia, fino a far storcere il naso ai più.
Pasquale Marino crede però in lui ed ha il merito di non negargli praticamente mai una maglia da titolare.
Finisce in crescendo il girone d’andata, soprattutto tra i pali si rivede un portiere sicuro, che toglie anche qualche castagna dal fuoco che pareva impensabile solo un mese e mezzo fa.
Appare più tranquillo, e questo è uno stato d’animo indispensabile per ogni buon portiere.
Ci auguriamo di ritrovarlo cosi come l’abbiamo lasciato.

MANFREDINI – S.V. Quattro presenze per lui ad inizio stagione, troppo poco per valutarlo sia in relazione agli aspetti positivi che a quelli negativi dei suoi 300 minuti giocati.
Resta, per Lamanna, un buon motivo per non allentare troppo la tensione, trattandosi di un portiere che sarebbe titolare in almeno la metà delle squadre di B.

TERZI – 7  Per l’ennesima stagione si riconferma un autentico guru del ruolo in questa categoria.
Capitano ormai di lungo corso in maglia bianca, cambiano i compagni al suo fianco ma lui resta la lancetta che ferma il tempo.
E’ vero, in qualche modo gli anni iniziano a farsi sentire nel logorare quelle che già non erano le sue migliori caratteristiche; se preso sul fisico, o in velocità, lascia qualcosa in termini sostanziali, non è però facile trovare attaccanti che evidenzino queste difficoltà.
E questo è un pregio.
Il più delle volte è lui a spadroneggiare quando ingaggia guerre di posizione, quando si tratta di leggere in anticipo le trame offensive avversarie, quando sa annusare pericoli e traiettorie di ogni palla vagante in area di rigore.
Classe, esperienza, mentalità di ferro, meticolosità, sono alcuni degli ingredienti che lo rendono ancora imprescindibile per questi colori, per ogni allenatore succedutosi sulla panchina aquilotta dal 2015 ad oggi.

GIANI – 6 Undici presenze in campionato, agevolato inizialmente dalle indisponibilità di Erlic e di Capradossi, due difensori acquistati in estate da Angelozzi per portare centimetri al reparto, quelli che mancano all’ex capitano della Spal.
Inizia bene, sulla falsariga della scorsa stagione in cui si rivelò elemento prezioso per Fabio Gallo.
In autunno incappa in qualche prestazione non del tutto sufficiente, il recupero e l’esplosione di Capradossi, poi, fanno il resto, fino a relegarlo a prima alternativa dell’attuale coppia di centrali.
Pasquale Marino ha un debole per i difensori con una buona struttura fisica, il buon Nicolas sa però sopperire con furbizia, rapidità ed elevazione ai centimetri che gli mancano.
Non sarà, dunque, una stagione da 30 presenze, ma la sua integrità fisica e la sua professionalità restano elementi preziosi.

CAPRADOSSI – 7,5 La rivelazione del reparto arretrato, l’elemento che meglio si sposa con capitan Terzi.
Voluto fortemente da Guido Angelozzi, il centrale scuola Roma parte ad handicap per via di un infortunio che ne preclude l’utilizzo fin dalle ultime battute della preparazione estiva.
Su di lui scommettono in molti, entra nel giro di tutte le Nazionali Under e la Roma non vuole saperne di cedere il cartellino.
Prestanza fisica, rapidità nello stretto e velocità nel lungo, temperamento da “grande”, uno che quando è il caso sa dare anche la stoccata “cattiva”; insomma, da quando ha potuto mettere piede in campo, Pasquale Marino non ha più fatto a meno di lui.
Prototipo del difensore moderno, bravo ad impostare e con i centimetri giusti per marcature sostanziose, qualcosa di cui questa squadra necessitava per compiere un salto di qualità anche dal punto di vista atletico.
Già a Bari, l’ugandese naturalizzato italiano ha saggiato la categoria, in un contesto difficile nel quale però conferma le ottime sensazioni lasciate negli anni romani delle giovanili, tanto che Di Francesco, la scorsa stagione, lo fa esordire in A proprio in maglia giallo-rossa.
La vicinanza di Claudio Terzi non potrà che fargli bene, trattasi di una coppia ben assortita, due punti fermi davanti a Lamanna.

DE COL – 6 Vice capitano, anche lui ormai una sorta di mini-bandiera di questa società, visto che arrivò negli anni “dei croati” e se ne andò solo per una breve parentesi.
Ha vissuto momenti migliori, dal punto di vista delle prestazioni, rispetto a quello attuale.
13 presenze ed un piccolo passaggio a vuoto che gli fa assaggiare la panchina per qualche turno, salvo riprendersi maglia da titolare e fascia destra nelle ultime uscite.
Bravo come sempre in fase difensiva, stazza e corsa si fondono quasi perfettamente, pecca in qualità negli ultimi metri, quando si affaccia nella metà campo avversaria e qui manca il suo salto di qualità per emergere definitivamente ed ambire a qualcosa in più rispetto a questa categoria.
Chiediamo forse troppo, forse no, certamente la sufficienza non gliela toglie mai nessuno quando si tratta di giudicarlo. Resta un elemento importante per tutto il reparto.

AUGELLO – 7,5 No, non è più una sorpresa, eppure ci ricordiamo tutti in maniera cristallina da dove è venuto, con quante poche luci a presentarlo.
Rispetto allo scorso anno, quando emerse dallo scetticismo iniziale con una serie di buone prove seppur sempre nell’ombra di Lopez, quest’anno esplode, si prende la fascia, ne diventa padrone incontrastato nonostante la presenza di Crivello, elemento che bene ha fatto con Marino a Frosinone.
Un motorino che abbina tranquillità, chilometri e tecnica in un mix sorprendente, con una continuità di rendimento e di ritmo nei 90 minuti che è il vero fiore all’occhiello dell’esterno milanese.
E’ nato per spingere, ed infatti corregge per strada qualche piccolo difetto riscontrato in marcatura, crescendo cammin facendo anche su questo aspetto.
Ha il piede che manca a De Col, quella capacità di scodellare nel mezzo palloni sempre intrisi di validi argomenti per far male alla retroguardia avversaria.
Il gioco di Marino ha riscosso applausi a più riprese da parte della gente del “Picco”, per una buona parte di questi lui risulta assoluto protagonista.

CRIVELLO – S.V. L’esplosione di Augello lo relega per ora in un ruolo di mera alternativa sulla fascia mancina.
Il tecnico aquilotto lo ha già avuto a Frosinone, sa che potrà contare su di lui e sulla sua esperienza, cosi come avvenuto nel girone d’andata anche se soltanto per parentesi prive di continuità.

BACHINI, ERLIC S.V.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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