Sono stati due giorni difficili, quelli appena trascorsi, per il Club e per i tifosi.
Paroloni, molti dei quali esagerati a dir poco, hanno dato risalto a tutti i livelli, alla decisione della Procura della Repubblica di dare esecutività alle inibizioni ed ai provvedimenti risultanti dall’indagine sui flussi dei ragazzi nigeriani, provenienti dall’Academia di Abuja.
Un fulmine a ciel sereno per il tifoso, un po’ meno per chi era già al corrente delle perquisizioni effettuate proprio per acquisire ulteriore documentazione per l’indagine.
Dobbiamo dirlo, questa volta si tratta di un’indagine iniziata da parecchi mesi e non del classico “disturbo” da alta classifica, come lo sono state notizie o inchieste a vario titolo perpetrate specie a carico del Patron Gabriele Volpi.
Anche se non è da escludersi che le intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno portato a detta indagine, non fossero predisposte in origine proprio per monitorare attività del Patron spezzino e del suo attuale braccio destro Gianpiero Fiorani.
Resta il fatto che il reato contestato ai dirigenti a vario titolo, alcuni dei quali non più presenti in società, cioè quello di Immigrazione Clandestina, stride inevitabilmente nella mente del tifoso con il vero scopo del loro arrivo in Italia, cioè quello di proporre un futuro nel mondo del calcio a ragazzi altrimenti destinati in larga parte ad una vita modesta o disagiata.
Tutto ciò al di la di regolamenti posti in atto a livello di Federazione Calcistica Internazionale, molto spesso raggirati centinaia di volte in tutta Europa, proprio perché probabilmente iniqui.
Il pericolo che tutto ciò infanghi il nome autorevole che lo Spezia Calcio si è costruito in questi anni, fatto di correttezza e di serietà dal trattamento dei tesserati alla solidità economica, c’è eccome, anche se l’esistenza dell’Academia di Abuja e le relative inevitabili difficoltà di portare a giocare in un campionato che NON prevede il tesseramento diretto di extracomunitari, è ed era ampiamente conosciuta da tutto il mondo calcistico italiano.
Resta il fatto che lo Spezia attualmente non rischia nulla a livello sportivo, considerato anche che a livello penale il procedimento, iniziato in questi giorni, si protrarrà per molto tempo e gradi di giudizio, e che le accuse potrebbero quindi cadere in toto o in parte, specie quella più grave.
Quindi è il momento di tornare a parlare di calcio, specie in un anno come questo dove il feeling con il bel gioco è una di quelle caratteristiche delle quali andare fieri come tifoseria e che nulla può macchiare, nemmeno ciò che è successo in questi giorni.
Siamo alle porte di una gara cruciale per le ambizioni di altissima classifica e che deve essere affrontata al massimo delle possibilità dalla squadra e del supporto da parte del Picco.
Non ci resta che convertire tutte le ansie e le preoccupazioni di questi giorni in mantra positivo da scatenare sui gradoni, speriamo, anzi siamo sicuri, più ricchi di passione rispetto all’ultimo periodo.
Se lo meritano i ragazzi che scendono in campo quest’anno con la maglia bianca, se lo merita il Club e ciò che di positivo sta provando a fare con e per i giovani, se lo merita il Patron Gabriele Volpi che quando ha creato l’Academia di Abuja per salvare dalla strada i giovani nigeriani, non lo ha certo fatto con lo scopo di creare plusvalenze milionarie nel prossimo futuro…
