FOCUS – L’ultimo step di Pasquale Marino

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Speculare sul vantaggio, abbassare baricentro e compattare i reparti di fronte ad una squadra in chiara difficoltà tecnica.
Sarebbe stato estremamente complicato, per questo Carpi, trovare sbocchi e area di rigore nel mezzo di spazi ristretti.

La mentalità di Marino però è questa, croce e delizia, ossia continuare a giocare, ad esporsi, a cercare il gol, linee mai troppe compatte ma ricerca sempre della pressione nella metà campo avversaria, con conseguente baricentro alto e rischio di imbucate tra le linee di difesa e centrocampo.

Sono diversi, da inizio anno, i gol incassati o i pericoli derivati da imbucate subite nei nostri ultimi 25 metri, con una mediana che, per motivi tattici e di caratteristiche individuali, non riesce ad assicurare con continuità una buona diga nella nostra trequarti.
Questione tattica o di mentalità che sia, è qui che evidentemente Pasquale Marino dovrà far compiere, senza per forza snaturarsi, un salto di qualità non più rimandabile.
Come tappare una falla in un sistema che poi, per molti versi, funziona molto bene.

Al “Cabassi” si è letteralmente gettato alle ortiche la possibilità di riagguantare già il treno dell’alta classifica, un treno che a volte ripassa, ma non per sempre.
Un treno che una volta raggiunto va mantenuto spremendo tutte le proprie qualità, trovando cinismo e concretezza, affidandosi alle giocate risolutrici dei giocatori di maggior spessore e, come dicevamo ad inizio articolo, senza aver paura di stringersi e di buttare persino qualche palla in tribuna.

Non si tratta di crisi, ma di una settimana di appannamento arrivata nel momento che non t’aspetti, in una situazione che pare ancora abbastanza florida dal punto di vista atletico, delle gambe che girano.
Fortuna vuole che nell’ultimo scompartimento Play Off, attualmente ospitato anche dalle aquile, si fa gara a chi fa meno, rendendo un pò meno amaro il boccone assolutamente indigesto di Carpi, che fa leccare le ferite da una postazione non cosi scomoda.

La delusione resta, il lavoro da fare in termini di compattezza rimane, mentre è già vicina l’ora del derby contro il Livorno al “Picco”.
Una partita che assume importanza su importanza, in termini di campanile e di classifica, mentre la primavera bussa alle porte a ricordarci che, nei momenti caldi, chi sogna in grande deve ridurre al minimo i rimpianti.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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