Dopo 2 vittorie consecutive, il turno infrasettimanale tradisce i biancoazzurri, che nella difficile trasferta di Benevento cadono nel finale sotto i colpi di Massimo Coda.
Nonostante la battuta d’arresto in quello che, di fatto, era uno scontro diretto, per il Delfino la classifica resta comunque brillante, con 41 punti e un 4° posto a braccetto col Lecce che tiene nel mirino la promozione diretta, lontana soltanto 2 punti.
Ma per la corsa alla Serie A diretta, c’è davvero tanta bagarre e il Pescara è soltanto una delle diverse contendenti al traguardo.
E forse, è anche quella che, tra le prime 6, appare per organico e potenzialità più svantaggiata.
Tra queste non è considerato invece lo Spezia (almeno per ora), ma la trasferta dell’Adriatico, comunque vada, ci darà qualche indizio in più al riguardo.
Gran parte dei 41 punti conquistati dagli adriatici sono figli dei 16 gol siglati dal vicecapocannoniere del torneo Leonardo Mancuso (a segno anche nel turno infrasettimanale), che tuttavia ha proprio nello Spezia una delle sue vittime preferite.
Tripletta nella passata stagione e 1 gol nella sfida d’andata vinta dai biancoazzurri per 3-1, in quella che fu la prima caduta casalinga dei bianchi.
Inaspettatamente, dopo la sconfitta del Vigorito, Pillon è stato punzecchiato dai media locali, che ora definiscono la sua posizione “sottotiro“, al punto che la conferma sulla panchina pare sempre più lontana.
Giusto tendere sempre alla vittoria, però è anche forse inopportuno, o comunque troppo precoce, iniziare a contestare un allenatore che per larghi tratti del girone d’andata deteneva il primato in classifica, peraltro con un organico non di certo invincibile.
Senza dimenticare del buon lavoro fatto nell’ultimo scorcio della passata stagione, quando riuscì a suon di vittorie a risollevare una classifica preoccupante.
Anche per questo motivo, il posticipo di domenica all’Adriatico avrà un significato speciale.