Non è certo un momento idilliaco quello che, calcisticamente parlando, la città di Salerno sta attraversando.
3 sconfitte consecutive ed il pari odierno, hanno reso molto difficile il raggiungimento della zona play-off, distante 6 punti e con la giornata di riposo ancora da superare, ed inoltre non hanno certo placato il malumore che c’è nella città campana.
Salerno, piazza tanto calorosa quanto ambiziosa, ha perso la pazienza e anche quest’oggi, nella delicatissima sfida casalinga contro il Venezia, sono stati tanti i fischi che l’Arechi ha dispensato nei confronti dei giocatori di mister Gregucci.
Un po’ perché il calciomercato estivo sembrava aver plasmato un organico molto competitivo, un po’ perché fino a metà novembre la Salernitana si trovava a pianta stabile nelle prime 8, i tifosi granata si son fatti contagiare da un ventata di ottimismo, creandosi fin da agosto grandi aspettative.
E’ inevitabile che il pensiero sia andato al sogno proibito della gestione Lotito–Mezzaroma, il ritorno in Serie A, a più di vent’anni dall’ultima volta.
Poi un girone di ritorno finora infelice, con la staffetta Colantuono–Gregucci in panchina che, a quanto pare, non sembra abbia scosso più di tanto l’ambiente.
Ad oggi la Salernitana si trova a galleggiare a metà classifica, senza ben sapere che cosa chiedere a queste 8 giornate rimanenti.
Se la zona play-off, che giornata dopo giornata appare sempre più lontana, oppure una salvezza tranquilla, pensando subito a progettare la prossima stagione.
Senza dubbio, la sfida al Picco, ci darà in questo senso, qualche risposta in più.