FOCUS – Non è dietrologia, è un magma che ribolle..

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Nelle ultime ore, le parole della società per bocca di Guido Angelozzi sono tese a smorzare ogni focolaio di incazzatura verso un’altra trasferta compromessa da decisioni arbitrali avverse.
Un’altra trasferta, un’altra classifica.

Il Direttore Generale chiede maturità, la piazza ha un sasso nello stomaco.
Non ci sta perché non è il primo anno in cui vi è netta la sensazione che, nel punto cruciale della stagione, troppi bastoni tra le ruote sono messi sul percorso, creando presupposti per smorzare il cammino, rallentarlo, o annientarlo, come nel caso di alcuni Play Off che i tifosi aquilotti ricordano bene, da Modena a Benevento, passando per lo scippo in semifinale al “Picco” contro il Trapani di Cosmi.

E’ chiara la linea della società, evitare uno scontro che potrebbe anche finire per ritorcersi contro, se dall’altra parte si crea del fastidio.
Tanti tifosi, però, ribattono che sono difficili ritorsioni eccedenti queste appena consumate, e che la misura è colma, dato che si tratta della seconda trasferta consecutiva nella quale vengono letteralmente strappati dei punti, punti pesantissimi a questo punto della stagione ed in questa situazione di classifica.

E, attenzione, con due arbitraggi, quelli di Foggia e di Cosenza, palesemente avversi in materia di uniformità arbitrale, qualcosa che ha lasciato a tratti sgomenti per la disinvoltura con la quale sono stati usati due pesi e due misure.
Qualcosa che fa inevitabilmente pensare male.

Una società come la nostra è di difficile collocazione dal punto di vista del suo fascino istituzionale: da una parte un’estrema correttezza finanziaria, mostrata da anni senza sbavature, dall’altra la mancanza di una Presidenza fissa, autoritaria, magari in parte anche rispettata.
Oltre, naturalmente, ad avere un passato di minor lustro rispetto ad altre società.

Non sappiamo quanto possa contare essere rispettosi di ogni regola contabile e finanziaria, certo dovrebbe essere un aspetto tale da meritare quanto meno attenzione, e non pesci in faccia quando il gioco si fa duro ed i punti pesano il doppio.
E’ questo che stona pesantemente, ogni anno.

Non sappiamo se davvero la società Spezia Calcio farà silenzio in questi giorni, noi vogliamo sperare che almeno una parte del malessere della piazza venga esposto nelle sedi competenti.
Perché capiamo il lavoro di Guido Angelozzi, teso a togliere alibi alla squadra e richiamare ognuno al massimo della concentrazione sul campo, ma non si può che constatare che il danno creato è di quelli che possono costare caro, perché si proiettano sul presente e sul futuro.
Si perché Pasquale Marino, sabato, nella partita contro il Perugia che vale una stagione, si troverà a schierare una mediana inventata, e col fiato corto.

Insomma, c’è abbastanza magma che ribolle sotto il tappo di un silenzio ufficioso, che pare tanto inspiegabile quanto fittizio.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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