Marino cerca l’ultima, buona cerniera..

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Una cerniera forte, per blindare quel posticino Play Off che ad oggi parrebbe già un grande risultato, viste le recenti difficoltà interne ed esterne al campo da gioco.

Pasquale Marino cerca disperatamente di trovare l’ultima, buona cerniera davanti a Lamanna, quella in grado, in queste ultime 4 partite della regular season, di non far compiere scivoloni che non darebbero più prove d’appello.

Dapprima un centrocampo tecnico e propositivo che non faceva anche abbastanza filtro davanti alla difesa, poi il periodo negativo di Lamanna, l’infortunio di Capradossi che lo toglie di mezzo quando sembra davvero in rampa di lancio, ed infine, venendo all’attualità, il periodo di appannamento – dopo il recupero dall’infortunio – dello stesso difensore ex Bari, tanto bravo quanto, talvolta, un pò ballerino nelle marcature da gioco aereo.

Qualche gol di troppo preso su questo fondamentale richiede adeguato filtro qualche metro più avanti, una soluzione preventiva al problema, perchè anche lateralmente si è accusata qualche distrazione di troppo al momento di tappare cross e traversoni negli ultimi 25 metri.
Questione di dettagli, certo, questione anche di mentalità per una squadra che segue un dettame di gioco divertente e dispendioso, che talvolta fa offrire inevitabilmente il fianco.

Questo, però, è il momento della massima concretezza, della limatura dei piccoli errori; è il momento di chiudere i varchi, di stringersi e di sfruttare, poi, la progressione di Okereke e di Da Cruz, i due attaccanti che, in assenza di Bidaoui, possono davvero strappare ogni difesa avversaria, creando superiorità numerica ed imprevedibilità.

Solidità davanti a Lamanna, dicevamo, perchè in questa guerra di posizione per la difesa di un ultimo posto Play Off c’è da pensare prima a salvaguardare le fondamenta, renderle ancor più forti per poi alzare la testa e mirare al cielo.

Domani al “Picco”, contro il Perugia di Alessandro Nesta, andrà in scena una sorta di spareggio, e l’emergenza a centrocampo costringerà il tecnico aquilotto a re-inventarsi una mediana che avrà assoluta necessità di reggere i 90 minuti, nonostante lo scarso utilizzo dei giocatori che domani scenderanno in campo.
Un motivo in più per non prestare troppo il fianco e tenere mente lucida e gambe fresche lungo tutto l’arco del match, giocando con intelligenza.
Perché questa, più che mai, è una partita da non perdere, dove sarà importante comunque muovere la classifica, al di la della vittoria.

I pochi ma buoni del “Picco”, poi, potranno fare la differenza e far sentire meno il peso di assenze assolutamente importanti come quelle di Mora, Ricci e Bidaoui, importanti per una questione non solo tecnico-tattica, ma anche di gestione della partita attraverso i cambi lungo i 90 minuti.
Per quella che sarà una partita tirata, nella quale lo Spezia, stante la situazione d’emergenza in mediana, dovrà fare molta attenzione..

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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