Il PAGELLONE 2018/19 – PORTIERI e DIFESA

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LAMANNA – 6 Una stagione dai due volti, la sua. Chiamato a sostituire Di Gennaro e Manfredini dopo una stagione non fortunata per la porta aquilotta, scende dalla serie dove non sfigura, ma la prima impressione non è delle migliori. Ha sulla coscienza qualche gol di troppo nei primi mesi della stagione, qualche incertezza evidente sul piano delle uscite, del dinamismo e della “spinta” sulle gambe. Si riprende con buone prestazioni e parate finalmente decisive dall’inverno in poi mostrando le qualità che tutti si aspettavano, pur non riuscendo mai a convincere in pieno sul piano della sicurezza sua, e della sicurezza che deve trasmettere ai compagni. L’area piccola, giusto per fare un esempio, pare non essere mai del tutto territorio di sua proprietà, ed anche da questo aspetto nascono gol o pericoli evitabili. Angelozzi lo ha scelto, ora va in scadenza, al dirigente siciliano ed al tecnico Marino – se sarà ancora sulla panchina aquilotta – spetta la decisione se rinnovare o meno la fiducia all’estremo difensore ex Genoa.

MANFREDINI – S.V. Fido secondo, qualche lampo brevissimo di campo, macchiato comunque da un paio di indecisioni importanti. Marino più volte conferma un Lamanna, pure inizialmente in affanno, senza dargli mai la possibilità di creare dualismo effettivo per una maglia da titolare. Lo scorso anno non sfigurò, anzi.

TERZI – 7 Un finale di campionato passato non senza qualche affanno, qualcosa probabilmente di fisiologico visto il suo altissimo minutaggio e l’età che inesorabilmente avanza. Per mesi, però, il suo rendimento è costantemente puntato sui soliti alti livelli, punto fermo della difesa aquilotta, vero e proprio regista arretrato, un compendio d’esperienza quando si tratta di leggere le trame offensive avversarie. Soffre quando preso in velocità, contro attaccanti rapidi sui quali non sempre basta giocare con astuzia. In un calcio che cambia volti da un anno all’altro alla velocità della luce, sarebbe un peccato vederlo andar via, lui che da anni indossa maglia e fascia da capitano ed è un punto fermo importante sia nello spogliatoio, sia nelle vesti di chioccia per i difensori più giovani. Lo Spezia gli propone il rinnovo, tutti noi auspichiamo che arrivi presto l’accordo.

VIGNALI – 6 Si prende a poco a poco la maglia da titolare su quella fascia destra (con qualche incursione d’emergenza sul fronte offensivo) che ormai è diventato il suo terreno di battaglia da quando Mimmo Di Carlo lo volle provare in questa zona di campo, tra lo stupore generale. Si perché lui nasce mezzala, e pure niente male a livello fisico e tattico, ma tant’è, pure Guido Angelozzi benedice la scelta di Pasquale Marino di puntare su di lui, prospettandogli a breve un futuro ancor più roseo. Fisicità e dinamismo sono le sue armi migliori, cresciuto sul piano difensivo sebbene le sue prestazioni risentano di qualche pausa di troppo, qualche imperfezione tecnica ancora da limare ed una personalità da affinare quando si tratta di mettere il naso nella metà campo avversaria. La conferma è scontata, il futuro è nelle sue mani, e per noi spezzini dev’essere sempre un motivo di soddisfazione veder crescere ragazzi della città in maglia bianca, da protagonisti, al di la dei gusti di ognuno.

DE COL – 5,5 Parte titolare, conosce perfino la fascia da capitano, ma non riesce mai ad impadronirsi in maniera definitiva della maglia da titolare. Una sua colpa, e probabilmente un feeling tattico mai esploso con mister Marino. Potrebbe concludersi qui la sua avventura in maglia bianca, dopo anni certamente più positivi.

CAPRADOSSI – 6,5 Anche per lui, come nel caso di Terzi, un finale di campionato con qualche affanno, e sulla coscienza qualche gol pesante per via di marcature non sempre impeccabili. Difetti venuti alla ribalta un po’ improvvisamente, c’è da capire quanto ci sia di fato e quanto di ragione, visto il suo alto rendimento pre-infortunio.
Spalla ideale di Terzi, è difensore moderno, che sa combinare fisico e tecnica ed ha il passo per marcare attaccanti veloci e talentuosi. Ha buon tempismo anche quando si tratta di andare a creare scompiglio e creare pericoli nelle aree di rigore avversarie.
Tutto da decidere il suo futuro, un prestito da rinnovare o un talento da salutare con la necessità, però, di sostituirlo più che adeguatamente.

LIGI – 6 A Carpi inspiegabilmente non trova spazio all’inizio di questa stagione, dopo stagioni di livello. Pasquale Marino ha un debole per i difensori che portano in dote tanti centimetri, lo ebbe con lui nella tappa di Vicenza, e cosi pensa a lui senza indugi per sostituire a gennaio l’infortunato Capradossi. Mette insieme 8 presenze di buon livello, probabilmente sarebbe potuto tornare molto utile in queste ultime partite in caso di variazioni tattiche che, però, non ci sono mai state. Piace ad Angelozzi, piace a Marino, sa stare al suo posto e farsi trovare pronto quando occorre, ha tutti i crismi utili per poter far parte della rosa della prossima stagione, anche se è in prestito.

AUGELLO – 7,5 Lo scorso anno ha scaldato i motori e, timidamente, si è presentato alla serie B pur restando all’ombra di Lopez. Marino non lo conosceva ma tutti gliene han parlato un gran bene, la prova del campo ha fatto il resto: se oggi per lui si parla di serie A e di futuro d’alto livello è perché ha messo d’accordo tutti gli addetti ai lavori che l’hanno affrontato, o ammirato, da semplici osservatori lungo tutto l’anno. Un rendimento costantemente alto, qualche piccola sbavatura difensiva che non condizionano la sua stagione ed il suo voto, dato che non esistono difensori, soprattutto terzini, esenti da difetti. Macina chilometri, mostra grande tecnica e personalità quando si tratta di proporsi ed arrivare sul fondo, dialogare nello stretto, scodellare palloni a centro area. I suoi rifornimenti hanno quasi sempre l’oro in bocca, peccato soltanto che lo Spezia non abbia potuto contare, per questioni fisiche e tattiche, di attaccanti che vivono e godono di gioco aereo. Resterà, non resterà, senz’altro è uno che si è mostrato attaccato a questi colori, ad una società che ha creduto in lui strappandolo alla gavetta e dandogli la possibilità di costruirsi un ruolo da protagonista nel calcio che conta.

CRIVELLO – 6 Pareva lui il terzino sinistro designato, dopo la stagione passata a Frosinone con Pasquale Marino. Giocatore di grande temperamento, più idoneo nella fase difensiva e non è un caso che, nelle poche occasioni in cui viene chiamato in causa, porta sempre a casa la pagnotta anche quando si tratta di giocare da marcatore centrale, nei momenti d’emergenza. Altro giocatore, al pari di Ligi, sul quale si potrebbe contare per avere una rosa di livello e sempre pronta all’utilizzo.

ERLIC – S.V. Vittima di un infortunio al menisco, con successiva ricaduta, che ne ha condizionato la stagione. Una sola apparizione in Coppa Italia.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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