Il PAGELLONE 2018/19 – CENTROCAMPO

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MORA – 7,5 Da quando Crimi alza bandiera bianca, si prende quella zona di campo e la trasforma nel suo giardino come mai gli era riuscito lo scorso anno.
Lo vedi dappertutto, in un crescendo di fiducia che settimana dopo settimana gli permette ogni tipo di giocata efficace, da quella più ruvida a quella più pregevole dal punto di vista tecnico, compresi qualche gol pesante in acrobazia. Sembra, tutto d’un colpo, tornato ai livelli di Ferrara, e difatti trascina, è il secondo capitano in campo dopo Terzi, è elemento che per tutto il girone di ritorno risulta assolutamente insostituibile.
Prezioso nelle due fasi, instancabile, imprescindibile, il Luca Mora tutto barba, capelli ed umiltà che ha trascinato la Spal in serie A tra gol e spremute di polmoni. Sarà un punto fermo anche per il centrocampo della prossima stagione, il pubblico del “Picco” conta di ritrovare lo stesso giocatore determinante di questa stagione.

RICCI – 7 34 presenze da titolare, l’idea originaria di affidargli il ruolo da regista di questa squadra che diventa da subito certezza. Il classe ’94 scuola Roma ha grande tecnica, il temperamento giusto che gli consente di diventare in molti casi anche un discreto recupera-palloni, ed una visione di gioco da categoria superiore.
Pecca a volte in un eccesso di sicurezza che è nemica dell’infallibilità, in una zona di campo nella quale perder palla può essere molto velenoso.
Però che dire, il pubblico del “Picco” ha goduto della sua eleganza e di questo talento cristallino, il gemello “ragionatore” che si è preso lo sfizio di andare in gol proprio contro l’altro Ricci, attaccante del Benevento.
Pronto a ripartire la prossima stagione per tentare il definitivo salto di qualità per sé e per questa squadra, chiavi in mano.

BARTOLOMEI – 6,5 Fin dal ritiro estivo si intuisce la sua utilità per lo scacchiere tattico ideato da mister Marino e da Guido Angelozzi. L’ex Cittadella è mezzala da baricentro basso e piedi buoni, dinamismo non eccelso a causa di una statura e di un passo che non gli permette di “strappare”, però è un mastino, suda la maglia e vede la porta come pochi altri in categoria, sono 4 i suoi gol in campionato, più uno in Coppa Italia.
Tira al massimo, dicevamo, dal ritiro estivo ed è un punto fermo del centrocampo aquilotto, forse per questo arriva un po’ appannato all’ultimo scorcio di stagione, quando la freschezza e la buona vena di Maggiore consigliano al mister di ridurre sensibilmente il suo minutaggio.
Probabilmente non se lo aspettava, ci rimane male e si capisce lontano un miglio, perché dal primo giorno mostra attaccamento alla maglia e grande voglia di compiere un altro salto di qualità per la sua carriera, dopo anni trascorsi in Lega Pro prima di approdare, e fare molto bene, al Cittadella lo scorso anno.
Si ripartirà anche da lui, e non sarà poco.

CRIMI – 6,5 Nel pagellone inerente il girone d’andata, lo eleggemmo come il migliore della rosa aquilotta fino a quel momento. Centrocampista “totale” che pareva insostituibile per la mediana aquilotta, uno di lotta e di governo come piace alla tifoseria spezzina.
Un infortunio di non semplice guarigione lo toglie però dal campo per i mesi necessari a Mora per ritrovare lo smalto dei tempi migliori, e da li in poi diventa quasi impossibile, per il centrocampista ex Entella, riguadagnarsi una maglia da titolare.
Solo poche apparizioni per lui dal girone di ritorno in poi, quindi, una stagione forzatamente “a metà”, però quella metà assolutamente sostanziosa. Per questo, non ci sarebbe da sorprendersi se Guido Angelozzi riuscisse, e basterebbero pochi denari, a riscattarlo dal club di Chiavari per riproporre tutta la sua verve in maglia bianca nella stagione che verrà.

MAGGIORE – 6,5 Lui, invece, non è certo partito sotto le luci dei riflettori del campo, tutt’altro. La sua spinosa vicenda contrattuale condiziona le scelte di Marino e pure in parte, inevitabilmente, la testa di Giulio. Angelozzi ci mette una pezza, elabora e fa accettare una proposta di rinnovo contrattuale favorevole per tutti, recuperando cosi un giocatore per mille motivi importanti.
Nel girone d’andata trova il campo senza continuità e partendo dalla panchina, chiuso da un Bartolomei in grande spolvero, dall’inverno in avanti, però, è autore di una vera e propria rimonta nelle considerazioni e nei gusti del tecnico siciliano, fino a guadagnarsi una maglia da titolare per il rush finale del campionato che certifica lo Spezia ai Play Off grazie anche alla sua freschezza, e perfino qualche suo gol: la pregevole doppietta di Palermo è emblematica in tal senso.
Va in rete pure nello sciagurato Play Off di casa contro il Cittadella, un altro lo sfiora, il tutto per certificare nuovamente una dimensione rosea per questa promessa della cantera aquilotta pronta ormai al definitivo salto di qualità. E’ adesso che Giulio deve macinare l’ultimo step.

DE FRANCESCO – 6 Tra lui e Matteo Ricci, gli anni delle giovanili a Roma, erano grandi battaglie e stima reciproca. Inizialmente mister Marino pensa anche a lui per il ruolo di regista, ma di questa idea non resta che un lieve fascino e nulla più.
Ha i piedi buoni, Alberto, ma resta una mezzala e proprio in questo ruolo lo schiera il tecnico aquilotto nelle rarissime occasioni nelle quali viene chiamato in causa. Racimola 9 presenze, si fa apprezzare e va pure in gol in un periodo di grandi defezioni nella mediana aquilotta durante l’inverno, poi nulla più.
Un piccolo fuoco di paglia, ma resta giocatore di sicuro talento, che merita di trovare spazio altrove per continuare la sua crescita in una categoria che può tranquillamente vestirgli a pennello.

ACAMPORA – S.V. Poco spazio per lui, ha concluso poi la stagione infortunato.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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