L’addio di Pasquale Marino non poteva che avere una risonanza particolare in tutto l’ambiente.
Nonostante Guido Angelozzi abbia sempre fatto capire che più che gli uomini l’importante è la solidità societaria, il connubio tutto siculo Dg – Mister pareva essere a ben altri livelli di inviolabilità.
Per questo il divorzio tra i due, è apparso come un fulmine a ciel sereno, una stilettata al progetto triennale.
O comunque un punto interrogativo su come proseguirà questo progetto che punta a migliorare la settima posizione di quest’anno.
Angelozzi ieri sera parlava di “progetto che prosegue” e di “nuovo allenatore adatto a proseguirlo al meglio“, ma non spiegava in sostanza il motivo della frizione che ha portato alla rottura “non ci sono motivi particolari, solo una scelta consensuale“.
Lo stesso Pasquale Marino forse spiegherà i motivi tra qualche giorno.
Resta il fatto che se ne va un tecnico che ha riportato il bel calcio al Picco e che poteva proseguire un discorso potenzialmente ancora più ambizioso.
La palla ora passa di nuovo a Guido Angelozzi, fermo restando che le linee programmatiche non cambiano, su quello il DG è già stato chiaro nella conferenza stampa di qualche giorno fa.
Far fruttare al meglio le cessioni, inevitabili per la quasi totalità delle squadre di Serie B, per poter finanziare al meglio il potenziamento della rosa.
Del resto è stato così anche quest’anno, con introiti inferiori rispetto a quelli previsti in questa stagione, tanto che, il prossimo mister, potrà andare a colmare le lacune emerse nel corso di questa stagione, fermo restando un’ossatura già di buona qualità.
Per questo il profilo del nuovo tecnico sarà con tutta probabilità affine a quello che era il credo dell’allenatore di Marsala: squadra propositiva che adotta in prevalenza il 4-3-3.
Nomi possibili ne sono apparsi dal momento in cui il comunicato della società annunciava l’addio con Marino.
Scontato ricondurre a lui nomi come quello di Cristian Bucchi, peraltro in procinto di firmare l’addio con il club del Presidente Vigorito e quindi sul mercato, per arrivare a tecnici con ingaggio alto, come quello di Davide Nicola.
Nel mezzo altri possibili nomi, ma l’impressione è che Angelozzi si prenda tutto il tempo possibile per la scelta, considerando anche l’importanza della stessa.
Angelozzi rallenta?
Macchè, anzi rilancia e prova a migliorare la scorsa annata, del resto è l’unica via per provare a raggiungere l’obiettivo dichiarato, e restano solo due anni…
Se rimane Angelozzi potremmo dormire sogni tranquilli…però per favore …qualcuno ..potrebbe sussurargli all’orecchio che a noi tifosi..GPVentura ..proprio ci sta indigesto…grazie