L’Editoriale – Sta nascendo uno Spezia molto interessante!

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Siamo ad un passo dall’inizio del ritiro, si parte quindi con l’ottava stagione consecutiva di serie B, una routine nell’era Volpi, un’eccezione per una vita, in precedenza.
Meglio non dare per scontato questo aspetto.

Sette stagioni vissute tra proclami iniziali, gestioni scellerate e una marea di tecnici e giocatori diversi.
Si è stentato a trovare una via da seguire, prima accecati dal tutto e subito, poi storditi da un Patron che ha capito che fare calcio così non era più possibile.
La scelta di affidare la gestione tecnica a Guido Angelozzi può essere la svolta decisiva verso la reale dimensione della piazza e soprattutto verso la giusta direzione progettuale per poter sopravvivere a lungo a certi livelli.

Questa svolta una parte della piazza l’ha capita, l’altra dimostra di stentare a capirla, come se l’unico modo di fare calcio debba essere necessariamente un continuo rimetterci milioni senza un progetto, senza una strada ben precisa.
Strada che il DG ha dimostrato di voler continuare a percorrere, senza lasciare da parte l’ambizione, elemento fondamentale nel calcio.

Ecco quindi che si prova a far meglio dell’anno scorso, partendo si dalle cessioni eccellenti, e inevitabili, di Augello e Okereke, ma proseguendo nella ricerca di elementi di qualità, pronti anche ad essere il motore economico dello Spezia del futuro.
Una strategia che propone al nuovo tecnico Vincenzo Italiano, anche lui scelto con questa mentalità, elementi giovani o meno giovani alla ricerca della consacrazione definitiva.

L’obiettivo è far meglio dell’anno passato ed è quello di riproporre giocatori “da mercato“, ecco quindi Delano Burgzog, sconosciuto ai più, ma reduce da un campionato di massima serie olandese, o lo stesso Juan Ramos, che pare ripercorrere le orme di Tommaso Augello, dopo qualche anno di Serie C.
Ma anche il puntare forte su un ragazzo in ascesa come il portiere Krapikas, scelto senza dubbi per difendere la porta dei bianchi.
La conferma di Terzi è un segnale di continuità, verrà affiancato da un centrale in crescita come Marchizza, scuola Roma, ora al Sassuolo, ma l’anno scorso al Crotone.
A lui si aggiunge Martin Erlic, sul quale Angelozzi punta molto, ma che è stato fermato da un infortunio che lo ha tenuto fuori per l’intera stagione scorsa.
Arriverà anche un altro centrale che potrebbe essere il giovane interessante Simic della Samp, l’anno scorso alla Spal.

Si riparte da un centrocampo solido e ben assortito, in grado anche di segnare tanti gol pesanti per l’economia della squadra, che perde Crimi ma può accogliere un giocatore di esperienza e reduce da un gran campionato a Trapani, il francese Taugourdeau.
In avanti mancheranno Okereke e Da Cruz, oltre a Pierini, ma arriva come detto Delano, pronto a prendere l’eredità del nigeriano.
Per rinforzare ulteriormente gli esterni offensivi, oltre agli affidabili e confermati Gyasi e Bidaoui, ecco Federico Ricci, un altro pallino di Angelozzi che lo volle al Sassuolo e lo porterà in riva al Golfo a giocare con il fratello.
Autentico trascinatore del Crotone che vinse la B tre anni fa, Federico è reduce da una buona stagione al Benevento, ma può tornare ad essere più decisivo proprio con Italiano.

Un reparto offensivo che riparte fortemente da Andrey Galabinov, determinato lui per primo a fugare i dubbi sulla passata stagione, iniziando in proprio la preparazione già da parecchi giorni.
Su di lui Italiano punta molto per sviluppare il suo gioco offensivo, Andrey dovrà innanzi tutto stare bene fisicamente, il resto devono farlo le qualità superiori alla media che il bulgaro possiede.
L’alternativa, oltre all’islandese Gudjohnsen ed al possibile utilizzo nel ruolo sia di Delano che di Gyasi, potrebbe essere rappresentata dal giovane inglese della Juve Mavididi che Allegri ha già fatto esordire anche in prima squadra nella passata stagione.

Questo al 12 luglio, con il mercato aperto ancora per altri 50 giorni, un’eternità, ma l’idea è di partire per il ritiro con la squadra quasi al completo, pronti magari a rivedere qualche dettaglio dopo ritiro ed amichevoli.
Ma il segnale che traspare è di quelli positivi, con la voglia e l’entusiasmo di Italiano a mettere quel qualcosa in più in termini di attese, con la certezza che ci sarà di nuovo da divertirsi a veder giocare gli aquilotti.
Questi i presupposti, per noi veramente interessanti, chi è legato solo ai nomi può sempre scegliere la TV, contenti loro…

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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