Angelozzi e gli attaccanti, tra superficie e profondità..

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In superficie, alla fine del calcio mercato, ai più appare la mancanza di un vero centravanti di ruolo, forte, di categoria se non di più, in grado di spostare a spallate Galabinov nel caso il bulgaro continuasse ad offrire prestazioni non sempre convincenti.
In profondità, però, Guido Angelozzi porta Antonino Ragusa, con tutto il suo carico di qualità e di incognite fisiche, stante il recente infortunio che l’ha tolto dai campi di calcio per diversi mesi.

L’ex Sassuolo, in carriera, ha giocato con profitto anche da attaccante centrale nel 4-3-3.
Fisico importante, falcata profonda ed un’ottima tecnica di base sono ingredienti che l’hanno proiettato nel calcio che conta negli ultimi anni, dopo aver giocato da protagonista in cadetteria con maglie diverse, in piazze importanti.
Chissà, fosse arrivato nelle ultimissime ore di mercato, anzi che il giorno prima, le reazioni di buona parte della tifoseria sarebbero state diverse, ed il clima più sereno.

Di sicuro il direttore generale, pur ammettendo di aver fatto un tentativo importante a livello economico non andato a segno (Moncini?) si gioca Ragusa nella finestrella “centravanti” quando ce ne sarà bisogno, ben conscio della grande duttilità dell’attaccante siciliano.
Si cade in piedi, insomma, anche se questo si vedrà alla lunga se potrà bastare, dopo aver perso i gol, l’imprevedibilità ed il talento di due giocatori come Okereke e Da Cruz.

Non si vive, però, di solo rammarico, è sempre bene valutare con attenzione ciò che si ha in casa, non dimenticando che fino a poco tempo fa, giocatori come Antonino Ragusa e Federico Ricci rappresentavano una sorta di sogni di mercato, oggi divenuti realtà.
Se è vero che buona parte del tesoretto derivante dalla vendita di Okereke è stato tenuto in un cassetto per future operazioni, è anche vero che almeno una parte di esso ha contribuito a pagare ingaggi importanti, pur in compartecipazione, come quelli di Ragusa, di Ricci e di Scuffet, senza dimenticare rinnovi contrattuali e contratti a lungo termine per giocatori che si legano allo Spezia per più anni e con grandi prospettive di crescita, formandone un vero e proprio patrimonio: Matteo Ricci, Capradossi, Delano, Buffonge, Ramos e Ferrer.
Certezze e scommesse, insomma, ma il tutto con un filo di logica comune.
Superficie e profondità, dipende da che punto la si guardi.

La sconfitta contro il Crotone è stata indigesta per tutta una serie di motivi, si tratta però di un inciampo in parte anche sfortunato, che non scalfisce la fiducia della gente verso questa squadra ed il mister.
Ne tarpa solo un attimo l’entusiasmo, ma da queste parti le altalene non ci fanno paura, il credito della piazza si nasconde dietro ogni nuova partita che verrà.

Questa sera, intanto, tra muscoli e focacce, la tifoseria si ritroverà in Piazza Europa per la presentazione ufficiale della squadra.
I tifosi ritroveranno la loro piazza preferita, ed anche tra gli scontenti per l’ennesima mancanza di Volpi, o per il “braccino corto” di Angelozzi, siamo certi ci sarà voglia di abbracciare vecchi e nuovi protagonisti, dare loro una spinta, lasciare per un attimo il mugugno in tasca.
In superficie resta forse un filo d’amarezza, in profondità sopravvivono i sogni e le ambizioni della piazza…

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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