Quattro gare al giro di boa, quindici giocate, le prime somme si tireranno a fine girone, al momento di decidere strategie e correttivi sul mercato, ma è giusto tornare sulla crescita attuale della squadra.
Lo avevamo già fatto dopo la sconfitta di Pisa, per sottolineare che quella specifica gara poteva essere solo un incidente di percorso.
Ebbene, dopo l’Arena gli aquilotti hanno battuto il Frosinone e il Livorno al Picco, andando a prendere un punto prezioso a Cosenza nel mezzo.
Mantenendo quindi ed anzi migliorando ancora la media punti ottenuta nelle precedenti 5 gare, dalla svolta di Pescara.
Tanto che con la vittoria di Pisa si sarebbe registrata una media da Serie A diretta.
Insomma, nel centenario del nostro amato Stadio Picco, la truppa di Vincenzo Italiano conferma di poter guardare alle prossime gare con fiducia, a patto di mantenere quel carattere e quella compattezza anche difensiva, dimostrata in questo scorcio di campionato.
L’imbattibilità interna di Scuffet lo dimostra, con l’ultimo gol subito tra le mura amiche che risale al colpo di testa di Tello nei minuti finali della sfida con il Benevento.
Da quel giorno al Picco si è visto uno zero a zero con il Chievo e tre vittorie per 2 a 0, con Juve Stabia, Frosinone e Livorno, così si che si ragiona…
Il tutto non certo per casualità , ma seguendo un filone di crescita anche a livello di gioco e come detto di compattezza generale della squadra, capace di far fronte anche a qualche assenza pesante, specie a centrocampo.
Il tutto anche a rivalutare certi giudizi affrettati sulla profondità della rosa o certi de profundis sciorinati con estrema facilità da più parti, anche riferiti al tecnico.
La strada è lunga e per certi versi è un ottimo segnale, considerando anche la classifica molto corta, e non preclude di tornare a recitare quel ruolo di candidata ai play-off che alla vigilia era anche obiettivo minimo.
Guai intanto a considerare abbordabili i prossimi quattro impegni, sarebbe peccato mortale, da queste gare dipenderà molto del campionato che saremo portati a recitare, quindi piedi per terra e pedalare come si dice in questi casi, a partire dal “Penzo” di Venezia sabato prossimo.