FOCUS – Il marchio di fabbrica

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Lo Spezia è ripartito, lo ha fatto nel migliore dei modi, mostrando la maturità necessaria per eliminare le tossine post Benevento.
Lo ha fatto scavando nel fondo prezioso di questa rosa ampia, mettendo in luce un concetto importante: chiunque giochi segue ed esegue alla lettera il credo targato Vincenzo Italiano, le linee guida di quell’idea di calcio divenuta ormai un marchio di fabbrica riconoscibile da tutti.
Palla a terra, fraseggio corto di prima o a due tocchi ad eludere la pressione avversaria, verticalizzazioni e cambi di gioco repentini, formazione rapidissima delle catene laterali per andare a trovare superiorità numerica o profondità improvvise tra le linee avversarie, alle spalle dei terzini.
Un calcio da godere, fatto con continuità nell’arco dei 90 minuti, riconosciuto e riconoscibile.

Contro il Pescara un primo tempo non esattamente esaltante come le ultime uscite, ma condito di quella capacità, nonostante un ampio ricorso al turn over, di saper accelerare e poter far male in ogni momento.
Una squadra che lascia la sensazione di poter trovare il gol anche nei momenti nei quali il ritmo non è dei più alti.

Una nota di merito va senz’altro a Giulio Maggiore, uno che in quel primo tempo di mercoledì ha impresso accelerazioni e giocate degne di altre platee: triangolazioni, verticali, preparazioni al tiro, occasioni da rete a stretto giro di posta, interdizione ferrea.
In poche parole, prestazione “totale”, proseguita poi nella ripresa nonostante la mancanza di concretezza sotto porta.
Mister Italiano, dopo la partita, ci scherza anche su riguardo alla mira del centrocampista spezzino, ma non nasconde di trovarsi di fronte ad un diamante ormai lucidato, pronto per il definitivo salto di qualità, uno con le caratteristiche ideali per adempiere ai compiti che il tecnico chiede alle sue mezzali.

Il 2-0 al Pescara, figlio di una ripresa nella quale le aquile hanno saputo imprimere l’accelerazione giusta, non ammette repliche ed ha un valore intrinseco enorme: rende meno amaro il punto nelle ultime due trasferte e, soprattutto, risponde a tutta una serie di vittorie delle formazioni in lotta per i Play Off.
Poteva esserci un pò di pressione, per questo, invece la calma dimostrata è quella di chi ha raggiunto una consapevolezza di ferro, data da una spensieratezza di base.

Vignali e Terzi rispondono “presente” alla chiamata del mister come non fossero mai usciti dagli undici titolari, mentre Galabinov trova il modo di rendersi utile, fin anche decisivo, su quei due palloni che risolvono il match contro gli uomini di Legrottaglie.
La forza del gruppo risiede anche in questo, nel saper trovare forze fresche in ogni evenienza, forze in grado di tenere alta la competitività collettiva, preservando al contempo energie preziose in vista di una “guerra” settimanalmente intensa.

Mastinu e Bidaoui sono i due che si sono messi meno in luce nell’ultimo turno, quelli che hanno faticato un pò di più in termini di brillantezza ed incisività.
Per questo, probabilmente, mister Italiano potrebbe optare per il rilancio di Mora dopo la squalifica, ed il lancio di Di Gaudio per la fascia sinistra d’attacco.
Un giocatore, l’ex Parma e Verona, abituato a fare primavere intense di lotta – promozione diretta, uno che, a differenza di Bidaoui, ha meno pertugi tecnici nel proprio bagagliaio ma maggiore concretezza in area di rigore, più confidenza con il gol.

Testa dunque già proiettata in avanti, alla sfida a porte chiuse a Castellammare, su campo sintetico, con la voglia di tornare a fare bottino pieno lontano dal “Picco”.
Perdere terreno ora col duo che ci precede in classifica potrebbe essere pericoloso.
Il destino va afferrato anche attraverso queste trasferte, provando a vincerle in qualunque modo lecito, anche “sporco” o rocambolesco, confidando che nessuno ci darà una mano.
Quella mano che, purtroppo, chi è sopra di noi riceve costantemente, in maniera evidente, qualcosa che andrebbe “gridato” nelle sedi competenti prima che, come già successo, diventi troppo tardi.

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Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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