Non bastasse la tegola degli indisponibili, che soprattutto nell’ultimo match ha frenato nei secondi 45 minuti il ritmo e la qualità degli uomini di Vincenzo Italiano, si aggiunge ora la fuga di Bidaoui dal club di via Melara.
Perchè di fuga si tratta, al di la di beghe contrattuali dovute in parte anche alla situazione Covid.
Il belga-marocchino, per quanto frenato da infortuni e discontinuità varie, sarebbe stato elemento prezioso in queste settimane nelle quali, davvero, lo Spezia non riesce a sfruttare a dovere la regola dei 5 cambi.
In un attacco che vede già altre defezioni importanti, in quegli stessi ruoli.
Lascia cosi un pessimo ricordo, tra scherno e rabbia di buona parte di una tifoseria che l’ha sempre aspettato, elogiato, talvolta acclamato.
Vincenzo Italiano e la sua truppa viaggiano verso Frosinone per quello che sarà uno snodo cruciale della stagione, l’ultimo scontro diretto, a meno che la Salernitana – che affronteremo per ultima – non torni prepotentemente sotto.
Non ci si arriva nelle migliori condizioni, ed è ormai inutile, oltre che sacrosanto, recriminare.
Quelli che ci saranno ci crederanno al massimo delle forze rimaste, dopo questo primo tour de force di partite ravvicinate.
Dall’inizio, o a partita in corso, il tecnico aquilotto potrebbe riservarsi qualche sorpresa, come l’utilizzo di Bastoni e di Vignali in ruoli ultimamente non più ricoperti, dalla cintola in su.
Molto dipenderà dal corso del match.
Il Frosinone viene da un periodo cupo. Per quanto non abbia mai brillato da un punto di vista della qualità del gioco, i ciociari sembrano aver smarrito anche quello che era un loro chiaro tratto distintivo, una difesa di ferro.
Quella, cioè, che gli permetteva spesso di portare a casa punti col minimo sforzo.
C’è chi dice che la panchina di Nesta traballi pesantemente dopo aver smarrito la scia della promozione diretta, chi parla di ultima spiaggia per il campione del mondo oggi in panchina.
Di sicuro, sia per i bianchi che per i laziali la partita di domani varrà molto in termini di classifica e di morale.
Se lo Spezia dovesse uscire con qualche punto dallo “Stirpe”, potrebbe poi concentrarsi sul recupero degli indisponibili in vista di un calendario che appare meno complesso rispetto alle avversarie dirette per il secondo posto, senza perdere di vista i piazzamenti al sole in griglia Play Off. Tanto importanti anche questi.
Giusto approccio, episodi favorevoli, spirito di squadra, identità e personalità, sono tutte chiavi sulle quali i bianchi dovranno cercare di far presa fin dai primi minuti, limitando al massimo i danni da palle inattive, consci che davvero, uscire da Frosinone col massimo della posta in palio, vorrebbe significare uno slancio incredibile verso un sogno che, qualche mese fa, sarebbe stato da pazzi immaginare.
Ci sarà solo chi ci crede, compresi i prestiti rinnovati Ragusa, Vitale e Marchizza.
Questa si, gente seria. Gente sulla quale Angelozzi ha puntato, non a caso, anche da un punto di vista umano. Aspetto imprescindibile, questo, quando si tratta di essere ambiziosi.
