La Serie A è un palcoscenico importante e per certi versi esaltante, ma saranno tanti gli aspetti che dovranno essere migliorati in ambito societario e strutturale.
La società di Via Melara è già ben strutturata per certi aspetti, centro sportivo, campi di allenamento, molto meno per altri, non tutti di diretta derivazione, come ad esempio lo Stadio Picco.
Ma la massima serie necessita anche di un organigramma societario all’altezza della situazione, e da questo punto di vista c’è senza dubbio da migliorare.
E’ probabile quindi che vedremo a stretto giro di posta volti nuovi sia a livelli di dirigenti che di collaboratori.
Tolti i vertici, dal Presidente Onorario Gabriele Volpi, al Presidente Stefano Chisoli e al Vice Andrea Corradino, ai quali spetta il potere decisionale, a livello operativo la società conta su un Direttore operativo Nicolò Peri, che si occupa anche dell’area Amministrativa, un Direttore Tecnico, Guido Angelozzi, la parte strettamente organizzativa è gestita invece da Mauro Ferrara.
Il Segretario sportivo è rappresentato da Pietro Doronzo.
A proposito, ieri scadeva il termine per l’iscrizione alla Serie A, regolarmente effettuata, indicando come campo da gioco alternativo, in attesa dell’agibilità dell’Alberto Picco, il “Dino Manuzzi” di Cesena, impianto a norma anche per quanto riguarda le esigenze televisive e del VAR.
A fare da collante tra le varie aree societarie, vista la mancanza di un Amministratore Delegato, ruolo vacante da un anno dopo l’addio di Luigi Micheli, i vertici stanno pensando all’inserimento di un Direttore Generale.
Un possibile candidato è l’attuale Direttore Generale del recentemente retrocesso Trapani, Giuseppe Mangiarano, già Segretario Generale del Milan con Fassone e Mirabelli.
Un dirigente emergente che ha fatto una lunga gavetta in tutte le categorie con vari incarichi e che con tutta probabilità lascerà la Sicilia.
Detto del vertice, le varie aree operative dovranno essere potenziate per far fronte alle esigenze della categoria, a partire dall’Ufficio Stampa, per certi versi già molto sottodimensionato anche per la Serie B.
L’urto mediatico della Serie A necessita oltre che di strutture adeguate allo Stadio, dovranno infatti essere create ex novo in questo periodo, anche di persone che se ne occupino giornalmente.
Dovrà avere poi necessariamente un peso maggiore a tutti i livelli il settore giovanile, abile a sfornare ottimi prospetti negli ultimi anni, attualmente in prima squadra o altrove, ma con qualche evidente lacuna nel recente passato.
Anche in quel settore sono possibili cambiamenti ed è probabile che si torni a investire anche più direttamente per potenziarne gli obiettivi.
A livello di strutture, il centro sportivo è stato recentemente scorporato dalla gestione societaria principale per poterne gestire meglio le potenzialità e anche un possibile ampliamento come previsto del progetto iniziale.
Il Comunale di Follo è invece già attrezzato con due campi e palestra, quindi già efficiente per le necessità anche di una squadra della massima serie.
Infine tornando allo Stadio Picco, sarà lo Spezia a realizzare i lavori di adeguamento più urgenti per ottenere la deroga da parte della Federazione a giocare nell’impianto di Viale Fieschi: impianto luci e strutture per i media, nonché i servizi igienici.
Successivamente il Comune ha già dato l’incarico per lo Studio di fattibilità dell’adeguamento alla capienza prevista per la Serie A, 16mila posti a sedere, campo da gioco ampliato e tutto ciò che servirà, da realizzarsi la prossima estate, specie se ci sarà la permanenza nella massima serie.
