Il PAGELLONE di Udinese-Spezia – Galabinov decisivo, Rafael e Chabot giganti

|

|

ZOET 6 Gioca tanto, e bene, con i piedi, non è chiamato a grandi interventi in un primo tempo presso che controllato dallo Spezia nel ritmo e nel palleggio. Troppa sufficienza in un’uscita apparentemente agevole che non trattiene, sulla quale per poco l’ex Okaka non ne approfitta. Deve uscire per un guaio muscolare in seguito a una delle sue tante giocate coi piedi.

FERRER 6,5 Debutto anche per lui in massima serie, lo spagnolo rileva l’opaco Sala del turno precedente e offre quanto meno garanzie sul piano della corretta applicazione della fase difensiva. Quasi mai in difficoltà, senza infamia e senza lode la sua partita, ma è un buon inizio. Non ruba l’occhio ma è roccia pura.

TERZI 6,5 C’è bisogno della sua esperienza la dietro, al di la della carta d’identità e di un passo certo non più disinvolto come una volta. Gioca di mestiere, gioca fisicamente e mentalmente d’anticipo, sa che se fa partire Lasagna non lo prende più e proprio per questo motivo la sua partita è condizionata da quel primo cartellino giallo speso per fermare l’attaccante di casa. Più sfortunato che ingenuo il secondo intervento da giallo che gli fa lasciare il campo anzi tempo, ma è un compendio di calma, di attenzione e di mentalità per tutti. Mezzo voto in meno solo per il doppio giallo che rischia di far saltare l’impianto perfetto di giornata. Certezza.

CHABOT 7 Esordio dall’inizio anche per lui, per questo gigante tedesco dal cognome francese che Ranieri, chissà, ha lasciato andare con un po’ troppa fretta da Genova, sponda Samp. Stazza importante, spadroneggia nel gioco aereo ma è autore di un intervento da applausi, in scivolata, su Zeegelaar nel primo tempo, mostrando anche buon tempismo e buone letture negli uno contro uno e in situazioni di difficoltà. Non cede di un millimetro il suo fortino, neanche in quella ripresa fatta di un mare di palle spioventi nel cuore dell’area spezzina. Esordio da incorniciare per lui.

RAMOS 6,5 Gioca con disinvoltura, sulla falsa riga di quel primo tempo contro il Sassuolo ed è un’altra gradevolissima notizia, tutt’altro che scontata data la discontinuità dello scorso anno in cadetteria. Certo, davanti a lui ha quel sant’uomo di Gyasi, che gli porta via un 30% del lavoro, però lo spagnolo c’è. Gioca senza paure, gioca anche duro quando occorre.

RICCI 7 Peccato quel gol annullato in avvio partita, un bel gol per altro, un piatto interno a giro a mirare l’angolino, trovandolo. Non si scompone, non si demoralizza e anzi, per 45 minuti almeno riprende in mano quella bacchetta da maestro con la quale dettava gioco, tempi e ritmi in serie B. Sempre lucido, sempre a due tocchi, sempre pulito. Secondo tempo di sofferenza, quando deve limitarsi essenzialmente a non lasciare scoperta la zona centrale davanti alla difesa, stante l’inferiorità numerica. Di fronte a De Paul non sfigura certo, anzi, lo guarda in faccia a testa alta, gli dà molto fastidio. Tampona e pressa un po’ tutti i portatori di palla che gli gravitano attorno negli ultimi 25 metri difensivi. In poche parole, gran partita.

DEIOLA 6 Uno dei meno positivi di questa campagna friulana. Trova una maglia da titolare, non teme scottature di personalità vista ormai la sua esperienza in questa categoria. Ci mette fisico e volontà, ma non brilla in fase di costruzione, non prende particolari iniziative. Per oggi va bene cosi, il lavoro sporco è stato svolto con buona lena.

MAGGIORE 6,5 Un bell’esordio per Giulio. Gioca da “grande”, con tutta la tranquillità del mondo, lui abituato a bruciare tappe e scavare in una personalità che l’ha sempre contraddistinto rispetto ai pari età, al di là delle sue innegabili doti tecniche. Dialoga ad occhi chiusi con Ramos e con Gyasi, tiene botta anche fisicamente, la cui crescita ulteriore corrisponde all’ultimo step che gli resta per poter davvero arrivare dove vuole. Da una sua pregevole iniziativa sulla sinistra parte un cioccolatino per Verde a centro area che poteva rivelarsi letale per la retroguardia friulana. In deficit di fiato, lascia il posto nella girandola dei cambi.

VERDE 6,5 Baricentro basso, forza nelle gambe, spirito di sacrificio al top e tatticamente preziosissimo. Non sembra arrivato ieri. E’ vero, sbuccia un po’ quella palla servitagli da Maggiore a centro area, lui che predilige il mancino, però è nel punto giusto al momento giusto. No, non sembra arrivato ieri, compiti tattici eseguiti con grande sostanza nelle due fasi.

GYASI 7 Mezzo voto in più per quell’assist che regala a Galabinov una palla d’oro da spingere in buca. Incisivo, quindi, quando decide finalmente di puntare e di avere coraggio, provare la giocata e l’uno contro uno senza timori. Che si riveli prezioso per tutta la fase difensiva della corsia di sinistra non è una notizia, ma è sempre roba da rimarcare e sottolineare.

GALABINOV 8 Il vento dell’est soffia forte nell’est italico. Semplicemente gigante, gioca per gli altri, prende falli in certi momenti complessi, rende fluida la manovra, sgomita soffrendo talvolta la marcatura della retroguardia di casa, e poi piazza la doppietta, di testa e di piede, che regala i primi tre punti allo Spezia in serie A. C’era già nella storia, per via di quel gol all’esordio contro il Sassuolo. Da oggi vi entra con ancor più titolo e argomenti. Tre gol in due partite, roba da mandare indigesta la cena ai suoi antichi detrattori. Dai, si scherza. Tutte le cene stasera saranno dolcissime, sul carro bulgaro che somiglia a un luna park saliamo tutti con estrema gioia oggi.

RAFAEL 7,5 Entra al posto di Zoet, a freddo, e subito si trova di fronte un arrembante Lasagna al quale nega la gioia del gol grazie a un piazzamento perfetto tra i pali, oltre ai demeriti dell’attaccante di casa. Poco dopo un’altra parata tutt’altro che agevole a fil di palo mostrando prontezza da gatto. Miglior biglietto da visita per l’ex Verona non poteva esserci. Grande forza e tempismo in quelle uscite alte nei minuti finali, fino all’assist calibrato con perfezione sulla corsa solitaria di Galabinov verso il 2-0. 38 anni e commuoversi a fine partita dopo una carriera comunque importante. Che acquisto il suo, che piccola bella storia da raccontare e da raccontarci anche in futuro.

BARTOLOMEI 6 Rileva un affaticato Deiola, conosce lo spartito a memoria ma in inferiorità numerica non può far altro che dar battaglia e mettere pressione sui portatori di palla avversari, a braccetto con Ricci.

POBEGA 6,5 Entra in campo nel momento di maggior sofferenza e impatta la partita nel miglior modo possibile, fa sentire il fisico, addormenta quando può alcuni scampoli di match con un buon palleggio e risulta, come di consueto, prezioso nel parare il fortino dagli attacchi aerei di quella miriade di spioventi da calcio piazzato nel finale.

ERLIC 6 Anche lui fido scudiero del fortino aquilotto, quando si tratta di guardare i pericoli che vengono dall’alto.

FARIAS 6,5 Gioca di sacrificio, la davanti con Galabinov, dietro dove serve per tamponare nel finale. Prende un giallo per la foga, ma dimostra di esserci con lo spirito, come tutti gli altri.

Mister ITALIANO 7,5 La prima vittoria in serie A ha un sapore dolcissimo, perché ottenuta con dosi praticamente equivalenti di qualità e spirito di sacrificio. La qualità di quei primi 45 minuti nei quali sceglie un centrocampo meno fisico e più tecnico da opporre ai marcantoni di casa. La qualità della manovra a tratti è quella dei meravigliosi tempi recenti, i suoi hanno costantemente in mano il pallino del gioco, vecchi e nuovi suonano uno spartito che non sembra certo quello di una neo promossa. Mentalità, dunque, al di la della categoria e delle qualità avversarie. Eccitazione pura questi primi tre punti in serie A, nonostante un cantiere aperto non da molto e le conseguenti difficoltà di amalgama. Da non sottovalutare la nota relativa ai tre cambi effettuati nello stesso slot immediatamente dopo l’espulsione di Terzi, quando il tecnico siciliano ridisegna tatticamente e resetta mentalmente una squadra che poteva rischiare di subire il contraccolpo dell’inferiorità numerica. La tifoseria si aggrappa dunque a questa organizzazione di gioco, a questo spirito, a un’identità di gioco uscita a tratti pure contro il Sassuolo, qualche giorno fa. Quale manico migliore al quale aggrapparsi per sognare nuovi, incredibili traguardi..

Arbitro PRONTERA 6 Una sufficienza stiracchiata, non perché faccia particolari errori, quanto perché ha ecceduto con i gialli verso gli ospiti, ignorando interventi altrettanto da punire dei bianconeri di casa. Alla lunga puoi rimanere in 10, come successo, e tutto si complica.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!

Ultimi articoli

News Italpress

Altri Articoli
Correlati

Il PAGELLONE della Stagione – MISTER Luca D’Angelo

Voto : 7,5 La firma più grande posta sopra questa...

Il PAGELLONE della Stagione – l’ATTACCO

ANTONUCCI 5 - 19 Presenze, 1263 minuti giocati. Doveva essere...

Il PAGELLONE della Stagione – Il CENTROCAMPO

BANDINELLI 5,5 - 33 Presenze, 1962 minuti giocati I Numeri...

Il PAGELLONE della stagione – La DIFESA

DRAGOWSKI 5 - 13 Presenze, 1170 minuti giocati.L'estremo difensore...
P