Dopo la sconfitta contro la Juventus per 1-4, ecco le parole del tecnico dello Spezia Vincenzo Italiano nel post gara.
Questo Spezia si è voluto giocare a viso aperto anche la partita contro i campioni d’Italia.
“Si, la nostra mentalità è questa: volevamo giocarcela alla grande e lo abbiamo fatto contro una Juve che chiaramente è una squadra di livello molto più alto rispetto a noi: per tanti minuti siamo riusciti a giocare il nostro calcio e a creare i presupposti per segnare: Buffon, sul risultato di 1-2 ha fatto una parata strepitosa. Ovviamente dobbiamo cercare di migliorare sotto l’aspetto difensivo perché in certi momenti concediamo troppo e puntualmente veniamo puniti“.
“Soprattutto nel secondo tempo siamo stati per alcuni minuti stabilmente nella metà campo della Juve e questo è un grande merito” – ha continuato Italiano – “Quando giocavo io, si faceva fatica a fare anche solo due passaggi consecutivi contro squadre di livello così alto, invece noi siamo riusciti a mettere in difficoltà i nostri avversari e di questo non possiamo che essere felici“.
Alla Juve è servito l’ingresso di Ronaldo per sbloccare definitivamente il match.
“Quando entra un campione come lui ed entra con la grinta di essere decisivo e ribaltare le sorti della gara, chi lo affronta va in difficoltà. Avremmo potuto fare meglio ed evitare qualche errore: io stesso al 65′ ho visto i miei ragazzi fare possesso palla nella metà campo della Juve e ho pensato che potevamo fare di più“.
Alla fine è arrivata una sconfitta, forse con un risultato un po’ troppo ampio?
“La sconfitta ci sta, ma si poteva gestire in maniera diversa: dobbiamo cercare di avere più attenzione difensiva e mettere più furore, malizia e determinazione“.
Che Juve si aspettava in questa partita?
“Penso che fino ad oggi la Juve abbia ottenuto meno di quello che ci si aspettava: in alcune partite è stata sfortunata, ma se lasci campo e spazio ti creano difficoltà ed è proprio quello che è successo a noi. Poi hanno in rosa giocatori come Ronaldo, Chiesa, Morata che alla prima occasione colpiscono. Questa è la Juve, che è una squadra in costruzione e se lo sono loro, figuriamoci noi con tutti i giocatori nuovi che abbiamo e tutto il lavoro che dobbiamo ancora fare“.
Che valore ha questo campionato con le cinque sostituzioni, l’esito dei tamponi che ogni volta determina la scelte di formazione e tutto il resto delle problematiche?
“È tutto anomalo: è ovvio che quando arrivi all’ultimo giorno della settimana e tutte queste situazioni iniziano a emergere non si sa chi mandare in campo e chi convocare, ma ci dobbiamo adeguare perché purtroppo il contesto è questo. Noi abbiamo anche la problematica dello stadio e per questo giochiamo le partite in casa lontani dalla nostra città. Però, sotto l’aspetto tecnico, è un campionato in cui si segna tanto e forse si inizia ad avere più coraggio nel segnare un gol in più degli altri“.
Una settimana per preparare lo scontro diretto contro un’altra neo promossa, il Benevento.
“Sarà una partita uguale a tutte le altre: dobbiamo preparare tutte le gare con la solita attenzione e come se fossero l’ultima. Andiamo ad affrontare una squadra per la quale i punti peseranno e cercheranno di vincere, ma noi continueremo a fare come in queste prime partite, nelle quali tutti ci davano per spacciati e invece abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti“.
