Le aquile se la giocano con la Juve per una settantina di minuti, giusto il tempo di veder entrare Ronaldo che segna poco dopo il 2 a 1 e vedere in fondo al sacco il 3 a 1 di Rabiot.
Prima e anche dopo, i ragazzi di Italiano hanno retto per quel che potevano anche rispetto alla differenza tecnica evidente in campo che nessuno mette in dubbio.
Perché se è pur vero che la Juve ha avuto alcune occasioni nel primo tempo, prima e dopo il gol del vantaggio di Morata sul filo del fuorigioco, i bianchi hanno sempre tenuto bene il campo, proponendo il proprio gioco, come fatto sempre sino ad ora.
Ecco quindi arrivare l’occasione di Nzola e poi il pareggio di Pobega, che mandano il primo tempo in archivio sull’uno a uno.
L’inizio di ripresa è sorprendentemente equilibrato, tanto che, con coraggio, lo Spezia avanza e prova ad offendere.
Italiano lo sottolinea nel dopo gara, “pensavo di poter fare anche qualcosa in più, vista la squadra di inizio ripresa“.
Ma Italiano e i suoi non avevano fatto i conti con il rientro di Cristiano Ronaldo.
Ci mette poco più di due minuti infatti il portoghese per segnare il gol del 2 a 1 su passaggio di Morata.
Gli spazi a quel punto si allargano per la Juve, ma è ancora Chabot a sfiorare il pari, grande parata di Buffon, prima che Rabiot la chiuda poco dopo.
La doppietta su rigore di Ronaldo aggiunge un gol in più, forse, al divario meritato dai bianconeri alla resa dei conti, ma c’è poco da sottilizzare, ciò che importa è che la squadra di Italiano ci provi sino alla fine, anche solo per accorciare le distanze.
In sostanza una sconfitta prevedibile, ma la prestazione e la risposta della squadra in campo è stata positiva e propositiva, due dettagli che non possono che far sperar bene per il futuro, a partire dallo scontro salvezza con il Benevento di sabato prossimo.
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